Scarpe da ciclismo e MTB: come sceglierle – Come orientarsi al meglio quando si intende acquistare una calzatura tecnica nel rispetto delle proprie esigenze: le scarpe da ciclismo infatti hanno differenti caratteristiche a seconda si utilizzino pedali e tacchette per la mountain bike, per la bici da corsa, fino all’indoor cycling (spinning) ed al triathlon.
La scelta delle scarpe da ciclismo va fatta in base a determinati canoni; come anticipato nel sommario possiamo discriminare le scarpette per il ciclismo in base:
Oramai da circa un trentennio si utilizzano i così detti pedali a sgancio rapido: in sostanza significa come tutti sanno che per sganciare la scarpa dal pedale bisogna ruotare la caviglia verso l’esterno (di almeno una angolatura stabilita orientativamente nell’intorno dei 10 gradi) per fare in modo che la “tacchetta” posizionata sotto la scarpa si sposti staccandosi dal sistema di agganci (o molle) che la tiene unita al pedale stesso.
I vantaggi rispetto al sistema precedente (i gancetti o il pedale flat con piede “libero”) sono facilmente spiegabili ed intuibili; si pensi su tutti alla fase di “trazione” della gamba debole rispetto alla fase di “spinta”: a livello di biomeccanica con il pedale a sgancio rapido nessuna energia viene dispersa durante il gesto.
Personalmente ritengo che l’era di passaggio al pedale a sgancio rapido ha rappresentato uno dei salti di qualità più importanti del ciclismo moderno; una innovazione che oggi viene spesso sottovalutata al cospetto dell’introduzione di altre rivoluzioni come quelle della corona compact, del cambio elettronico e senza dimenticare l’evoluzione dei telai, delle ruote, della componentistica e della tecnologia di rilevazione dei dati che è il grande must degli ultimi anni anche per coloro che sono alle prime armi.
Tornando allo stretto rapporto intercorrente tra scarpette e pedali va specificato che i pedali a sgancio rapido si dividono a loro volta in base alla tipologia e disciplina ciclistica:
I pedali di tipo look (dal nome dell’azienda che tra le prime li ha introdotti) vanno agganciati alla scarpetta tramite delle tacchette triangolari montate sotto la scarpa tramite tre viti. La tacchetta si inserisce sul pedale ed il gioco è fatto.
I pedali SPD vanno agganciati alla scarpette tramite una tacchetta montata con 2 viti ed “inserita/affondata” nella scarpa stessa. Il sistema di molle stringerà la scarpa lateralmente quando la tacchetta è inserita nel pedale e tenderà a smollare la caviglia ruotando sulla destra spingerà fuori la scarpa dal pedale stesso.
La differenza tra questi due brevetti risiede “principalmente” nelle dimensioni della tacchetta stessa. I pedali tradizionali da “strada” hanno una tacchetta ampia che quindi occupa buona parte della suola nella zona del metacarpo; i pedali SPD occorrono di una tacchettatura ridotta.
Questo porta ad una concept diverso delle scarpe che si può spiegare in maniera molto semplice:
Riassumiamo pertanto le caratteristiche principali delle scarpe da ciclismo per la bici da corsa:
Le scarpe per bici da corsa permettono uno scarico maggiore della forza e quindi una pedalata più efficiente su strada; inoltre saranno molto leggere e ventilate proprio per ottenere il miglior rendimento possibile in un arco temporale di diverse ore.
Se volete avere avere degli altri spunti interessanti sul tema Scarpe per Bici da Corsa vi propongo anche questo bel video di ENDU, una delle community più note per chi si iscrive alle manifestazioni sportive in ambito endurance. Questi alcuni consigli ivi inclusi:
La mountain bike ha un target di pubblico più ampio rispetto alla bici da corsa; questo fa sì che spesso i pedali in dotazione siano di tipo “flat/piatto” e meno persone usino “lo sgancio rapido” rispetto a coloro che adoperano la bici da corsa.
Tuttavia per i tanti che usano il pedale a sgancio rapido anche sulle mountain bike possiamo evidenziare le differenze e caratteristiche delle scarpa per mtb come segue:
Ci vorrebbe un capitolo a parte ma accenniamo ora alle scarpe da triathlon che in buona parte sono una derivazione delle scarpe da bici da corsa ma con delle esigenze specifiche studiate per chi pratica questo sport:
Per chi inizia o fa triathlon in cui le distanze da percorrere in bici sono brevi (fino a 20Km) come nelle distanze sprint e nel triathlo olimpico, si preferiranno scarpe con cuciture quasi assenti dato che si infileranno senza calze e avranno un anello sul tallone per poterle calzare velocemente.
Per le distanze lunghe si potranno preferire usare anche quelle da ciclismo tradizionale la cui rigidità della struttura offre maggiori prestazioni anche a scapito di una certa comodità e una maggiore lunghezza di tempo nella calzata. Le scarpe da triathlon inoltre avranno maggiore traspirazione soprattutto sulla suola pensate idealmente per uscire dalla frazione di nuoto.
Le scarpe invece da indoor cycling o spinning sono una derivazione delle scarpe da mountain bike dal punto di vista dell’aggancio. Siccome si richiede una fase di camminata in luoghi chiusi e su terreni interni anche scivolosi, la scarpa da spinning è “tassellata” come quelle da MTB. Ne consigliamo la scelta però di tipologie molto traspiranti proprio perché l’uso indoor necessità di buona ventilazione. Visto che si tratta una disciplina molto apprezzata dal gentil sesso esistono delle tipologie di scarpe da spinning con delle tomanie e look & feel per donne.
In commercio esistono almeno alcune decine di case produttrici di calzature tecniche per il ciclismo e le sue discipline. Nell’approcciarsi alla scelta e a seconda che abbiate un approccio più professionale o amatoriale allo sport ricordiamo di:
Diamo ora evidenza a come effettuare al meglio una ricerca mirata su un noto e specifico e-commerce; ho estratto per voi una abbondante serie marche di scarpe da ciclismo molto autorevoli ed usate anche dagli atleti professionisti che spesso fungono da testimonial. Potete valutare il necessario e le diverse proposte di prezzo e prodotti per scarpe da ciclismo, tacchette e ganci di riserva, solette interne nonché calze:
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A cura di Tullio Grilli