Parlare di zolfo anticrittogamico significa parlare del ruolo che lo zolfo svolge nell’agricoltura, di come utilizzarlo e contro quali avversità a beneficio delle nostre piante. Andiamo a scoprire le proprietà di questo elemento minerale che fu utilizzato come fungicida anche ai tempi dell’Antica Grecia, in quel caso contro il mal bianco.
Zolfo anticrittogamico: cosa è
Per funzionare lo zolfo anticrittogamico deve essere estremamente puro (almeno 78%), questa condizione è molto importante da rispettare perché ci permette di essere certi che non contenga il selenio che è un elemento dannoso sia per gli animali sia per gli esseri umani.
Possiamo trovare sul mercato lo zolfo puro ma anche altri composti che lo contengono e che possono esserci utili come ad esempio i solfati, che possono servire anche da concime, oppure il polisolfuro di calcio, ottimo insetticida.
Ci sono poi tre grandi gruppi che indicano in che formulazione lo zolfo anticrittogamico è presente nei prodotti commerciali: zolfi pulverulenti, bagnabili, liquidi. I primi sono delle polveri asciutte che così devono essere applicate alle piante, gli zolfi bagnabili sono invece granuli o microgranuli idrodisperdibili per trattamenti liquidi, e quelli liquidi sono dei fluidi per trattamenti liquidi, molto pratici sa utilizzare.
Prima di capire come utilizzare lo zolfo anticrittogamico è bene specificare che tutti i prodotti fitosanitari a base di zolfo che oggi possiamo trovare sul mercato sono ammessi in agricoltura biologica.
Zolfo anticrittogamico: come si usa
Si parla di zolfo anticrittogamico perché questo elemento non è un anticrittogamico qualsiasi ma è il principale, considerato il più efficace nella prevenzione e nella lotta contro mal bianco o oidio e molto utile anche per via della sua azione preventiva e anche eradicante. Ha un buon successo anche contro gli attacchi di acari come il ragnetto rosso e gli eriofidi del pero e della vite, ed è insetto-repellente.
La particolarità dello zolfo sta nel fatto che al contrario degli anticrittogamici “sistemici” non viene assorbito nel tessuto e nella linfa delle piante, per cui va da sé che rende tossica né la pianta né i suoi frutti. Come agisce allo? Fa in modo di disidratare la cellula fungina e ne blocca così la respirazione sostituendosi all’ossigeno. Il suo potenziale di fungicida dipende dalle sue caratteristiche, dalla temperatura, dalla finezza delle particelle e dall’umidità relativa.
A basse temperature, ad esempio, il suo effetto si affievolisce come anche con un alto tasso di umidità relativa.
La piante che maggiormente possono beneficiare dei poteri dello zolfo anticrittogamico sono quelle che troviamo nell’orto e nei frutteti ma a dire il vero questo elemento può essere applicato ovunque, l’importante è farlo all’aperto e non in un appartamento, soprattutto se in forma di polvere.
E’ molto importante seguire pedissequamente le indicazioni che leggiamo sull’etichetta del prodotto senza sorvolare su dosaggi, tempi e modalità di distribuzione.
Se prendiamo infatti le polveri, le possiamo spargere direttamente sulla vegetazione con un semplice soffietto ma a patto di proteggersi il viso con occhiali o maschere, e il corpo, con una tuta, facendo attenzione che non soffi il vento. Gli zolfi bagnabili sono invece da sciogliere in acqua rispettando le quantità e le proporzioni e coprendosi naso e bocca quando ci crea il mix.
Zolfo anticrittogamico: controindicazioni
Soprattutto durante il periodo estivo – ma meglio tenerne conto tutto l’anno – per effettuare i trattamenti è meglio preferire le ore più fresche come il mattino presto o il tramonto, a causa dell’effettivo pericolo di fitotossicità. Diamo un occhio anche alle previsioni del tempo perché se qualche giorno dopo piove, è piuttosto inutile effettuare il trattamento, vista la scarsa persistenza che caratterizza questo elemento.
La tossicità dello zolfo è piuttosto selettiva, questo elemento infatti non causa molti danni ai mammiferi e neppure a pesci e api, al contrario si accanisce contro alcuni insetti utili, come alcuni Imenotteri, gli acari Fitoseidi, i Miridi e gli Antocoridi. Per proteggerci, quindi, non dobbiamo fare altro che controllare che lo zolfo non contenga il Selenio. Importante anche evitare di utilizzare lo zolfo anticrittogamico quando le temperature sono molto elevate perché diventa fitotossico.
Zolfo anticrittogamico: dove comprarlo
Ora che sappiamo come utilizzare questo portentoso rimedio adottato anche nell’agricoltura che rispetta l’ambiente, possiamo acquistarlo e trarne beneficio. E’ facile comprarlo anche direttamente su Amazon dove ad esempio possiamo trovarlo in formulazione liquida, pratica da utilizzare anche per i non esperti e senza scordare le protezioni.
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