Zenzero, con nome storico dal 1807 di Zingiber officinale Roscoe, è una pianta erbacea perenne alta poco meno di un metro, della famiglia delle Zingiberacee. E’ ben noto anche come Ginger, dall’inglese, ha un fusto formato da un rizoma che si divide in rami e sta sottoterra, poi spuntano da esso dei fusti all’aria aperta.
La parte utilizzata, soprattutto come medicinale, è però quella nascosta e che molti, nonostante la gustino volentieri, ancora si intestardiscono a chiamarla radice quando tecnicamente non lo è. Si chiama rizoma, come detto, ed è la parte ricca di olio essenziale, gingerina, zingerone, resine e mucillagini.
Lo zenzero è arrivato a noi dal Medio Oriente, mentre rientravano in Europa i reduci delle campagne asiatiche di Alessandro Magno. Infatti il primo contatto è stato in Grecia e da lì man mano si è sparso, in polvere ma non solo, in tutto il Mediterraneo. Più avanti, anche nel resto d’Europa.
Come prevedibile, quindi, anche il nome ha origini nella lingua medioindiana ma viaggiando e diventando celebre in vari altri Paesi, lo zenzero è stato ribattezzato: in arabo è “Zangiabīl“, ad esempio, in francese è”Gingembre“, in tedesco “Ingwer” e in cinese “Jiang 姜”.
Zenzero: come coltivarlo
Abituato a terreni e climi come quelli delle sue terre d’origine, quali l’India e la Malesia, lo zenzero ama le aree tropicali dove si trova a proprio agio. Ciò significa che per farlo sentire a casa e coltivarlo con buoni risultati è necessario ricreare le condizioni di quelle zone climatiche: alte temperature e umidità elevata.
Non è così impossibile e non scoraggiamoci: è provato e confermato dai fatti che lo zenzero si può coltivare anche da noi, in Europa, come oltreoceano, sia in terra che in vaso a patto che sia piuttosto largo, solo per il fatto che la pianta si sviluppa molto in orizzontale.
Per iniziare la coltivazione basta prendere il rizoma e piantarlo sotto terra a pochi centimetri, poi si deve innaffiare con parsimonia ma spesso, per fare una sorta di “effetto umidità”. Infatti va benissimo anche nebulizzarlo. Sempre pensando alle sue terre patrie, possiamo immaginare che le temperature basse non fanno molto bene al nostro orto di zenzero, possono danneggiare la pianta.
Maggiori informazioni su come procedere in questa pratica fai da te potete trovarle nei nostri due articoli “Coltivazione dello zenzero” e “Come coltivare lo zenzero in vaso”, più specifico, adatto soprattutto per chi, anche abitando in città, magari vuole provare a coltivare zenzero sul balcone.
Zenzero: come usarlo
Concentrandoci sul rizoma dello zenzero, cominciamo a pensare che ciò che contiene e per cui possiamo sfruttarlo sono principi attivi come l’olio essenziale, gingeroli, resine e mucillagini, shogaoli. A quest’ultimo si deve il sapore pungente, che “pizzica” quasi. E’ tutto il rizoma in generale, comunque, il responsabile di quell’aroma che noi tutti, o quasi, associamo allo zenzero, sia che lo si usi essiccato, sia polverizzato, oppure anche fresco in fette sottili, come fosse limone.
Un modo meno scontato di usare questa pianta, prendendone il legno, è di farne il supporto per spiedini: in particolare per quelli di pesce si rivela una scelta vincente per stupire i vostri ospiti con quel pizzico di sapore in più, misterioso.
Meno misteri si nascondono invece nella cucina giapponese dove questa pianta è normalmente servito in forma di pickle (sottaceto agrodolce) con il sashimi. Analogamente nelle varie cucine indocinesi la troviamo in zuppe e piatti con salse e nella preparazione di tisane: tutte “cose calde” dato che con l’ebollizione questa pianta aiuta la coagulazione del latte come altre sostanze di origine animale e vegetali.
Liquide ma non calde, le bevande analcoliche come il ginger ale e la ginger beer, e poi troviamolo zenzero anche nei dolci: nel cioccolato modicano e nella tradizione pasticcera fiorentina medievale. Lo racconta addirittura il Decamerone, durante l’ottava giornata del Decamerone.
Zenzero: ricette
Se va scelta una ricetta che sa di zenzero, è il pan di zenzero per forza. Qui le altre Ricette allo zenzero“, ma questo tradizionale cibo non può non meritarsi il capitolo. Oltre al suo sapore speziato, il gingerbread, detto all’inglese, ha un forte significato legato alle festività: sa di famiglia, di festa, di calore, di abbracci. Un po’ anche di camino e di regali da aprire. Non sentite? Io sì.
Il pan di zenzero è nella pratica, per chi non lo sapesse ancora, un impasto per biscotti a base di zenzero con anche cannella, chiodi di garofano, noce moscata. Non è tra i dolci natalizi più tradizionali in Italia ma è comunque noto, i paesi chegli fanno più spazio a tavola sono Inghilterra, Stati Uniti e quelli in generale del Nord Europa.
Zenzero in polvere
Nella nostra cultura occidentale che ha ricevuto il ginger in dono dall’oriente, questa pianta è utilizzata soprattutto in polvere, spesso anche ridotta in capsule e venduta in farmacia, altrimenti come spezia in cucina e come aromatizzante nella preparazione di liquori e bibite. Prima fra tutte le bibite il Ginger ale.
In generale, in polvere o meno, ha proprietà stimolanti sia per la digestione sia per la circolazione periferica, inoltre può servire da sostanza antinfiammatoria e antiossidanti. In cucina in particolare, storicamente, si dice che aiuti nella conservazione e nell’esaltazione dei sapori dei vari cibi. Importante anche la magica e ricercata azione antinausea, anti vomito, se non antipiretica.
Zenzero: proprietà
Andando più a fondo nell’indagare nelle proprietà benefiche di questa pianta medicinale, e prendendone come rappresentante quello che è chiamato lo “Zenzero della Giamaica“, scopriamo che è anche una sostanza stimolante. C’è chi la usa anche per dispepsia e coliche, e per ridurre l’effetto di assuefazione e di crisi di astinenza da morfina.
Nello sperimentarlo in altre situazioni si sta osservando come questo saporito elemento abbia la capacità di far diminuire il dolore dovuto all’artrite nelle articolazioni, ma si sta verificando meglio come anche per le proprietà anticoagulanti e il potere di far abbassare il colesterolo.
Quello contro la diarrea è invece un effetto confermato dello zenzero e vale la pena, se ne soffre, di grattugiarlo un po’ ovunque, quando può servire, con misura. E con questa ottima e utile grattugia in acciaio inossidabile, utilizzabile anche per limone, aglio e agrumi vari.
Potrebbe interessarti anche il nostro articolo: Zenzero candito: proprietà
Zenzero in gravidanza
Essendo una pianta medicinale molto efficace nel trattamento della nausea, lo zenzero è un’arma da sfoderare in gravidanza, ma fa bene anche se la nausea è causata dal mal di mare o da trattamenti di chemioterapia. Questi particolari effetti antinausea e antivomito sono legati agli estratti etanolico ed acetonico del rizoma: sono stati somministrati a campioni di cani per vederne la validità come rimedio agli effetti collaterali del trattamento con un farmaco antitumorale.
Zenzero: tisana
Non solo in gravidanza, ma in qualsiasi situazione, un modo per assumere lo zenzero e beneficiare dei suoi effetti è il sorseggiare una tisana “a base di”. Per preparare un infuso, ad esempio, basta 1 grammo di rizoma secco, oppure 10 grammi di fresco, messi in una tazza d’acqua bollente. Se lo abbiamo in polvere,invece, possiamo prenderne 1 gr circa e mescolarlo, sempre in acqua calda, circa un bicchiere come dose.
La medicina popolare insegna bene come la tisana allo zenzero sia un toccasana da sempre. Contro il raffreddore, innanzitutto, e l’influenza, ma se si ne prendono a stomaco vuoto tre foglie di basilico insieme ad un pezzetto di zenzero, si può curare anche una congestione, invece l’acqua di zenzero, calda o fredda non importa, ci può evitare i crampi da calura. Lo usano così negli Stati Uniti.
Anche le bevande analcoliche come il ginger ale e la birra di zenzero possono rendersi utili come “calmanti per lo stomaco” mentre in Birmania lo zenzero fatto bollire con un dolcificante locale ricavato dal succo dell’albero di palma (Htan nyat), diventa un rimedio per l’influenza. In Congo viene usato “un po’ per tutto”, in Cina, affettato e cotto in acqua dolcificata, è tutt’oggi una gettonata medicina popolare per il raffreddore.
Anche in India, una sua patria, la gente lo aggiunge sia nel tè sia nei piatti, in abbondanza, in Indonesia si dice che riduca la stanchezza e “l’aria” nel sangue, oltre a prevenire i reumatismi e controllare le cattive abitudini alimentari. Lo salabat a colazione, infine, nelle Filippine, fa iniziare la giornata bene e tiene lontano il mal di gola.
Zenzero: controindicazioni
Sembra che vada bene ovunque e comunque, lo zenzero, “come prezzemolo” lo abbiamo visto un po’ ovunque, mentre ci sono delle situazioni in cui è meglio starci lontano. Pur essendo nella lista delle sostanze “genericamente considerate salubri” della FDA Statunitense.
Ci sono innanzitutto dei medicinali con cui non va d’accordo, inoltre è sconsigliato alle persone che soffrono di calcoli biliari. Lo zenzero può provocare sfortunatamente anche reazioni allergiche con eruzioni, mal di stomaco, gonfiore, produzione di gas. Ciò accade specialmente se viene usato in polvere, ma ci sono dei problemi anche se, da fresco, non è ben masticato: può causare blocco intestinale.
Nel consumare lo zenzero teniamo conto che potrebbe influenzare la pressione del sangue, la coagulazione e il ritmo cardiaco: meglio chiedere un parere al nostro medico che, conoscendo le nostre predisposizioni, può darci “il permesso”.
Zenzero: per saperne di più
Ecco un libro ben fatto per scoprire altre informazioni sullo zenzero, se siete rimasti colpiti da questa magica e orientaleggiante pianta. Vi consiglio di leggerlo sorseggiando, già che ci siete, un infuso proprio allo zenzero: che ne dite? Il titolo è “Zenzero. La spezia miracolosa che rivitalizza e ringiovanisce l’organismo. Storia, proprietà, usi e ricette”, costa poco più di 8 euro pubblicato dalle Edizioni Punto di Incontro. Buona lettura e buon appetito.
Altri nostri articoli correlati che ti possono interessare:
- Piante medicinali: elenco completo e schede
- Macis: proprietà e benefici
- Biometano da biogas
- Blue Economy 2.0
- Tamarindo: pianta e sue proprietà
Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su Twitter, Facebook, Google+, Pinterest e… altrove dovete scovarmi voi!