Zenzero e gastrite
Da quando lo zenzero è entrato prepotentemente nelle nostre abitudini culinarie, ad esso sono state attribuite proprietà più o meno miracolose. E, tra di esse, anche la possibilità di porre rimedio alla gastrite, o attenuare i suoi fastidiosi sintomi. Ma è davvero così? Che relazione c’è tra zenzero e gastrite? Scopriamolo insieme!
I vantaggi dello zenzero
Iniziamo subito con il rammentare che se hai a che fare con i fastidi determinati dalla gastrite e con il bruciore causato dal reflusso acido, probabilmente hai già provato molti trattamenti per trovare il meritato sollievo. Anche se già il ricorso ai farmaci da banco e i cambiamenti di stile di vita può aiutare, i rimedi naturali, come lo zenzero, possono sicuramente darti una mano nel controllare i sintomi più nocivi. Ma perché?
Come forse sai già, lo zenzero è un ingrediente centrale della medicina cinese. In piccole dosi, lo zenzero può agire come antinfiammatorio nel tuo organismo ma… attenzione a non esagerare: prenderne troppo significa infatti peggiorare i propri sintomi.
Tra i principali benefici dello zenzero possiamo sicuramente evidenziare come in piccole dosi possa:
- alleviare l’irritazione gastrointestinale,
- ridurre la probabilità che l’acido dello stomaco fluisca nell’esofago,
- ridurre l’infiammazione, alleviando così i sintomi del reflusso acido,
- essendo ricco di antiossidanti e sostanze chimiche, fornire una ulteriore serie di benefici medicinali.
I suoi composti fenolici sono insomma un toccasana per alleviare l’irritazione gastrointestinale e ridurre le contrazioni gastriche. Questo significa che lo zenzero può ridurre la probabilità che l’acido fluisca dallo stomaco all’esofago, andando a contrastare in misura positiva la gastrite.
Non solo. Lo zenzero può anche ridurre l’infiammazione, tanto che uno studio risalente a una decina di anni fa aveva già compreso che l’assunzione di integratori di zenzero poteva ridurre i marker dell’infiammazione in un solo mese.
Queste proprietà antinfiammatorie sono di particolare interesse per i ricercatori, soprattutto quando si tratta di reflusso acido. Lo zenzero può anche ridurre la nausea, prevenire il dolore muscolare e alleviare il gonfiore.
Cosa dice la ricerca
Sebbene le proprietà antinfiammatorie dello zenzero possano renderlo efficace contro il reflusso acido e contro la gastrite, almeno per il momento non esiste una vera e propria base scientifica che possa attestarlo e non ci sono studi concordi sul fatto che lo zenzero sia un trattamento adatto per i sintomi del reflusso acido.
La ricerca sullo zenzero si limita principalmente alle sue capacità di ridurre la nausea, con i ricercatori che stanno ancora studiando la sicurezza generale dello zenzero e le sue proprietà medicinali.
Come usare lo zenzero contro gastrite e reflusso
Lo zenzero può essere sbucciato, poi grattugiato, tagliato a fette, tagliato a dadini o polverizzato. Può essere mangiato crudo, immerso in acqua per fare il tè allo zenzero, o aggiunto alla zuppa, soffritto, insalata o altri pasti. Una delle sostanze chimiche che si trovano nello zenzero è un ingrediente di alcuni antiacidi. Lo zenzero è disponibile anche in polvere, in capsule, in olio o sotto forma di tè.
Detto ciò, la cosa più importante da ricordare è di assumere lo zenzero con moderazione. L’assunzione di circa quattro grammi dovrebbe essere sufficiente per dare un po’ di sollievo senza peggiorare i sintomi. Puoi anche dividerlo e prendere dosi frazionate lungo tutto il giorno.
Rischi e avvertenze
Come abbiamo più volte avuto modo di rammentare in queste poche righe, se assunto in piccole dosi, ci sono pochi effetti collaterali associati all’uso dello zenzero. Effetti collaterali minori possono includere gas o gonfiore.
Tuttavia, se si ha una condizione infiammatoria come il reflusso acido, l’assunzione di più di quattro grammi di zenzero in un periodo di 24 ore può causare bruciore di stomaco supplementare. Si tenga anche conto che gli effetti collaterali sono generalmente associati allo zenzero in polvere.
Altre opzioni di trattamento della gastrite
Fin qui, qualche piccolo spunto per poter migliorare la conoscenza della funzionalità dello zenzero per la gastrite. Ma se proprio non ti piace il sapore dello zenzero?
Naturalmente, per poter trattare la gastrite ci sono una varietà di trattamenti da banco che puoi provare, ammesso che il tuo problema sia occasionale (in caso contrario parlane sempre con il medico prima di assumere qualsiasi tipo di medicinale).
In particolare, gli antiacidi possono aiutare a neutralizzare gli acidi dello stomaco e fornire un rapido sollievo, come gli H2 bloccanti, che riducono la quantità di acido prodotto dallo stomaco, o ancora gli inibitori della pompa protonica, come l’omeprazolo, che lavorano per ridurre gli acidi dello stomaco e guarire l’esofago.
Sono inoltre disponibili farmaci più forti per aiutare a trattare i casi più avanzati di questa malattia. Per questi farmaci è necessaria una prescrizione medica.
Per esempio, i farmaci per il rinforzamento dell’esofago possono ridurre la frequenza con cui lo sfintere si rilassa e permette all’acido di fluire verso l’alto. Questo farmaco ha effetti collaterali “significativi” e di solito è riservato ai casi più gravi.
Se i farmaci non danno sollievo, la chirurgia può essere un’altra opzione. I medici di solito eseguono una o due procedure per le persone affette da reflusso acido, al fine di rafforzare lo sfintere esofageo utilizzando un particolare dispositivo, o avvolgendo parte superiore dello stomaco intorno all’esofago inferiore.
Pubblicato da Anna De Simone il 21 Luglio 2020