Zenzero, coltivazione e cure da ripartire alla pianta. Come coltivare zenzero in vaso o in pieno campo. Consigli utili per ottenere abbondanti raccolti.
Lo zenzero, botanicamente noto com Zingiber officinale, è una pianta erbacea originaria dell’Estremo oriente ma che può adattarsi bene al nostro clima. Le coltivazioni di zenzero in Italia sono divenute popolari per le proprietà del rizoma carnoso di questa pianta officinale. A scopo commerciale, le coltivazioni di zenzero sono distribuite soprattutto in India, Cina, Nepal, Indonesia e Nigeria. Solo nel 2013 la produzione mondiale di zenzero ha raggiunto e superato i 2,1 milioni di tonnellate. Nei paesi di origine sono diffuse diverse varietà di zenzero mentre per la coltivazione dello zenzero in Italia dobbiamo accontentarci del cultivar che meglio si adatta al nostro clima.
Zenzero, coltivazione in pieno campo
Chi vuole coltivare lo zenzero in giardino farebbe meglio a organizzarsi con dei sacchi o dei vasi: lo zenzero ha esigenze climatiche ben precise e non sono sempre compatibili con il clima nostrano, soprattutto per chi abita nel centro-nord dell’Italia.
La pianta di zenzero non tollera bene temperature inferiori ai 10-15 °C, anche quando resiste a temperature più basse, non sviluppa un rizoma carnoso e di buona qualità.
L’unica soluzione per chi vuole coltivare zenzero in pieno campo consiste nell’allestire una serra.
Zenzero, coltivazione in Italia
Periodo di impianto:
si consiglia di piantare lo zenzero tra fine inverno e inizio primavera.
Dato le esigenze climatiche della pianta, è preferibile coltivare lo zenzero in casa, in balcone o in posizioni riparate del giardino. Ponete la radice di zenzero in vaso e coprite il terreno con uno strato di pacciamatura.
Dove comprare una radice di zenzero?
Comprate il classico rizoma di zenzero che impiegate in cucina o per i rimedi naturali, da qui potete ricavare i primi germogli. L’unica condizione è comprare il rizoma in un negozio che vende solo prodotti biologici perché le radici di zenzero che trovate al supermercato sono spesso trattate con sostanze che ne impediscono la germinazione.
Una volta ottenuta una radice di zenzero biologica, tenetela in un contenitore di ceramica, in casa, a temperatura ambiente. Nel giro di qualche giorno dovrebbe iniziare a svilupparsi un primo germoglio. Quando la germinazione sarà completa, con un coltello sterile e ben affilato, tagliate il rizoma a circa 3 cm di distanza dal germoglio. Da un’unica radice potete ottenere più piante di zenzero quanti sono i germoglio presenti!
Zenzero, coltivazione in vaso
Preparate dei contenitori larghi almeno 40 cm e profondi almeno 30 cm. In ogni vaso, disponete due pezzi di radice messi a dimora a una distanza di circa 15 – 20 cm l’uno dall’altro.
Il vaso va riempito al 50 per cento con compost ben maturo e per l’altra metà con una miscela di terriccio argilloso-sabbioso (a medio impasto). Se non siete sicuri sulle qualità di drenaggio offerte dal terreno, predisponete sul fondo del vaso un paio di cm di argilla espansa: lo zenzero odia i ristagni idrici!
I germogli di zenzero vanno interrati a circa 5 cm di profondità con la punta verde rivolta verso l’alto. Irrigate la pianta a poche ore dalla messa a dimora.
I vasi con lo zenzero vanno tenuti in una posizione leggermente ombreggiata dove il sole arriva filtrato nelle ore più calde della giornata. La pianta di zenzero inizierà a svilupparsi quando la temperatura del terreno si stabilizzerà costantemente intono ai 22 – 25 °C.
Lo zenzero va irrigato quotidianamente per tutto il periodo vegetativo (fin quando noterete foglie verdi sulla pianta). A fine autunno, quando le foglie inizieranno a cadere, sarà possibile raccogliere il rizoma. Il rizoma raccolto può essere consumato fresco o previa essiccazione.
In media, dalla messa a dimora del germoglio al primo raccolto passeranno all’incirca otto o nove mesi, in base all’andamento climatico stagionale.
Nella foto in alto è mostrata una pianta di zenzero in fiore… tutti amano le fioriture ma attenzione! Se la pianta di zenzero fiorisce eliminate il fiore perché sottrarrà elementi nutritivi al rizoma che risulterà meno sviluppato e dal sapore meno intenso.
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