Zamioculcas, non da deserto ma da appartamento: una pianta umile e belle, di un fascino semplice e che, con coerenza, non pretende troppe cure ma rispetto e le giuste attenzioni che si riservano a chi porta allegria nelle nostre vite e stanze. E’ abituata a climi che alternano siccità a stagioni di piogge intense, per cui non può che essere una pianta molto resistente. E’ detta anche, pianta di Padre Pio: sapete perché? Entro la fine dell’articolo lo svelo.
Zamioculcas: pianta
Abbiamo davanti ai nostri occhi una bellissima pianta succulenta che ha da sempre molto successo come coinquilina in appartamento. La Zamioculcas ha fusti carnosi, eretti o arcuati, lunghi anche 50-60 cm. Le sue foglie sono di forma ovale non troppo allungata e di colore verde, con tonalità soprattutto scure.
Anche in condizioni non ottimali questa pianta resiste e tiene duro regalando il suo tocco verde all’ambiente domestico, ma non prendiamola come scusa per trascurarla. Anzi, se vogliamo coccolarla, ospitiamola in terreni ben drenati, mescolati con sabbia o pietra pomice a granulometria fine.
Zamioculcas Zamiifolia
Il nome botanico della nostra Zamioculcas è proprio questo: Zamioculcas zamiifolia. In verità, questa pianta ha sottratto il nome comune ad una collega, la zamia. Questa seconda pianta da delle foglie molto simili morfologicamente e a prima vista è possibile confondersi. E’ però da chiarire che non sono neanche parenti anche perché la nostra Zamioculcas non è una palma, la Zamia vera, certo che lo è.
Zamioculcas: cura e rinvaso
Pur affermando che non richiede molte cure, indico comunque qualche suggerimento per ben curare la Zamioculcas, capace di sopportare senza problemi la siccità, certo, ma che non tollera molto i ristagni idrici. Ciò significa che l’annaffiatura di questa pianta deve essere fatta con senso e mai a caso, quando ci va, quando passiamo davanti al suo vaso, quando ce lo ricordiamo.
Solo da marzo a ottobre, va data l’acqua alla Zamioculcas e anche in questa fase è meglio sentire se il terreno è ancora umido o molto secco. Durante i mesi invernali basta annaffiare sporadicamente la Zamioculcas e anche in questo caso, anzi, a maggior ragione, controlliamo il terreno con le dita. Solo in primavera, si può associare al’acqua delle piccole dosi di concime, quello per piante come la Z., cioè povero di azoto, con cadenza quindicinale.
Per quanto riguarda il rinvaso, esso va effettuato ad anni alterni o al massimo ogni tre anni e nel periodo che segue l’inverno. Si procede estraendo il blocco di terra e liberando le radici per poi dividerle con un coltello eliminando le parti secche o marcite. Poi si ricompone tutto nel vaso più grande, irrigando e tenendolo coperto per una ventina di giorni con un velo di plastica trasparente. Dopo il rinvaso è meglio non mettere subito la Zamioculcas al sole.
Zamioculcas: fiore
Non scordiamoci il fiore, di cui non abbiamo ancora parlato, anche perché nella Zamioculcas che teniamo nelle nostre case sarà difficile vederne la comparsa. Se vi accade meritate i nostri sinceri complimenti! :-)
In natura, invece, questa pianta produce serenamente delle infiorescenze a pannocchia, avvolta in parte da una pellicola chiara. I fiori sono di colore bianco o verdastro, con un aspetto molto simile a quelli delle calle.
Aggiornamento del 14 aprile: Zamioculcas fiorito!
… siamo felici quanto i nostri lettori e lettrici ci prendono alla lettera come in questo caso: la signora Flavia Biagioni è riuscita a far fiorire la sua Zamioculcas e ci ha inviato una foto! Complimenti a Flavia ed ecco la foto del fiore di Zamioculcas per “l’invidia di tutti i nostri lettori”! :-)
Zamioculcas: potatura
Con la potatura colgo l’occasione per svelare il mistero della vicinanza della Zamioculcas con Padre Pio. Quando si tranciano gli steli, infatti, essi producono un lattice che ricorda le lacrime. La cultura popolare ha associato questa comparsa con la figura di padre Pio e c’è chi sostiene che san Pio tenesse una Zamioculcas nella sua cella.
Non ci sono molte prove a favore di questa storiella, anzi, in verità sembrerebbe impossibile tutto ciò perché il frate cappuccino è scomparso nel 1968 e la pianta è comparsa in Italia dopo il 1998.
Zamioculcas: malattie
Pur essendo una pianta resistente, non è una wonder pianta, quindi ha i suoi nemici e i peggiori sono parassiti come le cocciniglie, di solito cotonose, da cacciare con sapone liquido o alcool, oppure con olio minerale e insetticida. La maggior parte delle volte che la Zamioculcas non gode di ottima salute, però, è perché qualcosa non va nell’annaffiatura, eccessiva o insufficiente.
Se il suo terreno risulta sempre umido, il rischio è che marcisca, anche sulle radicali, fino a morire. Quando però teniamo troppo asciutto il terreno, non va altrettanto bene e possiamo ucciderla di siccità. Bisogna imparare, con tentativi volenterosi, ad annaffiare la pianta solo quando è necessario.
Zamioculcas: prezzo
Semplice, bella, tollerante e con una fantasiosa leggenda alle spalle, la Zamioculcas è una pianta da adottare. La si trova on line, comodamente acquistabile con un click anche su Amazon. Con 9 euro si diventa proprietari di una “Zamioculcas zamiifolia” di origine africana, alta circa 30 – 40 cm che si ambienterà facilmente nelle nostre case. Arredandole con gusto.
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