Vivi lieve, di Antonio Galdo: recensione e breve intervista

Vivi lieve Antonio Galdo recensione intervista

 

Ho appena terminato la lettura di “Vivi lieve“, l’ultimo libro di Antonio Galdo, fondatore del sito NonSprecare.it e ho trovato “un’impressionante coincidenza” con i principi di vita a cui mi ispiro ormai da 5 anni, ovvero da quando mi sono dedicato a fare l’imprenditore, fondando la IdeeGreen Srl Società Benefit, editrice di IdeeGreen.it.

Ho conosciuto Antonio solo pochi mesi fa, dopo averlo contattato per valutare possibili collaborazioni tra i nostri due siti Internet, considerate le tante analogie per gli argomenti trattati e per il modello economico.

In altri settori o per altre persone questa decisione potrebbe sembrare “poco sensata” visto che di fatto i nostri siti web sono sicuramente “concorrenti” per quanto riguarda l’obiettivo di posizionare i rispettivi articoli “quanto più in alto possibile nell’indice di Google” per raggiungere un elevato numero di lettori. In realtà la mia decisione si sta rivelando assolutamente sensata e per me fonte di grande soddisfazione, perché ho avuto modo di conoscere una persona con cui condivido parecchie idee e soprattutto il modo di approcciare la vita.

Fin dal primo incontro è nata così un’intesa e una stima reciproca, che ci ha permesso di avviare in breve tempo collaborazioni su vari fronti che ci stanno dando belle soddisfazioni.

“Vivi lieve”: recensione

La lettura del suo ultimo libro, “Vivi lieve“, non ha fatto altro che confermare la mia convinzione sull’identità di vedute che accomuna me e Antonio.

Il libro è infatti un distillato di spunti e suggerimenti per vivere al meglio la nostra vita, mettendoci alle spalle sentimenti negativi, come odio, invidia, rancore e avidità che troppo spesso caratterizzano la nostra società e le singole persone.

I consigli di Antonio prendono spesso spunto da aneddoti e storie personali che, proseguendo con la lettura, ci forniscono un quadro sempre più completo della sua personalità e ci fanno capire quanto l’autore abbia trovato la giusta via per un’esistenza serena.

Io mi ritengo una persona molto fortunata perché da quando ho “cambiato vita”, circa 5 anni fa, lasciando la mia professione di dirigente d’azienda per dedicarmi a fare il piccolo imprenditore, sono riuscito a rimettere al centro della mia vita il mio benessere, la mia felicità e quella dei miei cari, abbandonando per sempre comportamenti, abitudini e modi di pensare che andavano in direzione opposta.

Leggendo “Vivi lieve” ho ritrovato con soddisfazione tanti suggerimenti che io ho già applicato alla mia vita e che mi sforzo di ri-applicare ogni giorno, perché non sempre è facile, ma quando ci si riesce si scopre veramente la felicità.

Qui di seguito voglio indicarvi alcuni dei suggerimenti che ho trovato nel libro di Antonio e che anche io ritengo molto importanti per consentirvi di raggiungere la felicità:

  • siate gentili. Con tutti, anche con chi non vi sta simpatico e con chi non si è comportato bene con voi. La gentilezza è un incredibile antidoto verso l’infelicità. La rabbia, l’aggressività e la maleducazione sono invece sentimenti che portano infelicità.
  • pensate in modo positivo. Piccoli o grandi che siano, tutti noi abbiamo problemi, nessuno escluso. Il modo con cui ci approcciamo ai problemi determina però la nostra predisposizione a superare ogni difficoltà e addirittura a trasformare quello che consideriamo un problema in una possibile opportunità.
  • cercate di considerare sempre ogni questione anche dal punto di vista del vostro interlocutore, di chi la pensa in modo diverso da voi. Sono certo che potrete trarne giovamento.
  • donate senza aspettarvi nulla in cambio. Vi garantisco che questa abitudine è una fonte immensa, anche se per molti impensabile, di felicità. Ricordatevi anche che tutti noi abbiamo tanto da donare e che i regali migliori non sono quelli che implicano spese di denaro ma sono quelli che richiedono il vostro tempo e la vostra disponibilità fisica.
  • coltivate le vostre passioni. Le passioni, siano esse per uno sport, per i viaggi o per un hobby, sono il sale della vita! Abituatevi a gratificarvi e non esitate, lasciando perdere alla prima difficoltà.
  • siate curiosi. Il desiderio di conoscere e di continuare a imparare è un ingrediente fondamentale nella ricetta della felicità!

Cosa ne pensate? State già adottando uno o più di questi comportamenti? Mi auguro di si!

Nel libro “Vivi lieve” troverete molti altri spunti, consigli e aneddoti legati al vissuto di Antonio Galdo. Una lettura che vi suggerisco e che sono certo contribuirà a rendervi persone felici.

Potete trovare “Vivi lieve” nelle migliori librerie oppure potete acquistarlo online su Amazon, seguendo questo link, ricevendo a casa vostra la copia cartacea o scaricando subito la versione in formato Kindle.

Breve intervista ad Antonio Galdo, autore di “Vivi lieve”

Per iniziare a conoscere meglio Antonio Galdo vi propongo qui di seguito una breve intervista costituita da 4 domande su temi trattati nel suo ultimo libro…

Matteo Di Felice: Antonio, ho appena finito di leggere il tuo libro, complimenti, l’ho trovato un’ottima lettura con tanti spunti interessanti! Io ho avviato il mio percorso verso una vita “più lieve” 5 anni fa quando ho smesso di lavorare come dirigente e mi sono dedicato a fare l’imprenditore, in particolare dedicandomi a IdeeGreen.it. E penso che anche nel tuo caso la “svolta” sia arrivata quando hai avviato Non Sprecare, lasciando la direzione di un prestigioso quotidiano.
Ma è possibile che stia diventando sempre più difficile essere felici con un “tranquillo lavoro” da dipendente?

Antonio Galdo: Più che le modalità del lavoro, dipendente o autonomo, conta il declino di altri fattori. Innanzitutto i compensi, troppo bassi e troppo ingiusti, specie per i più giovani ed a fronte di un costo della vita che intanto continua a crescere. In secondo luogo, a proposito di leggerezza, nei luoghi di lavoro tutto si è appesantito, anche per un’autentica fake news che denuncio nel libro. Ovvero il fatto che essere prepotente, sgarbato e perfino violento con il collega di lavoro “paga” in termini di retribuzione e di carriera. Nonostante questa idea sia veicolata anche da qualche ricerca dei soliti venditori di aria fritta truccata da indagini sul campo, si tratta di una teoria assolutamente falsa. Al contrario, la gentilezza, come diceva Goethe, è una catena che tiene uniti gli uomini, e rafforzando i legami umani, prima che professionali, tutti hanno più possibilità di crescere, e di moltpilicare le opportunità compresi i guadagni, anche sul lavoro. Infine, la scelta del lavoro indipendente, nel tuo come nel mio caso, è un rischio ma anche una bella scommessa interiore. Declina un’idea della vita alla quale mi sono abituato da ragazzo: Massima libertà, massima responsabilità.

Matteo Di Felice: Nel tuo libro spesso gli spunti per una vita più lieve prendono il via da aneddoti e storie familiari. Cosa ne pensi del ruolo che la famiglia e più in generale gli affetti possono ricoprire nel percorso verso la felicità?

Antonio Galdo: La famiglia è tutto e nulla. Tutto se, con le sue contraddizioni, le sue fatiche ed i suoi percorsi che mescolano sempre dolori e gioie, riesce a trasmettere qualcosa. Valori, memoria, amore per gli altri, desiderio di donare senza contropartite, anche perché arriveranno e saranno comunque superiori a ciò che abbiamo dato. E’ nulla quando diventa buia, chiusa nella rabbia, nel rancore, nell’indifferenza. E nel solipsismo dei suoi componenti. Sono cresciuto in una famiglia dove a tavola c’è sempre l’allegria della parola e della condivisione, anche nel conflitto tra opinioni diverse; guardo con molta tristezza le famiglie dove ognuno, a tavola, ha la testa più che nel piatto in uno smartphone.

Matteo Di Felice: I nostri siti web IdeeGreen.it e NonSprecare.it hanno tanti temi e valori in comune. Spero che le nostre community possano arricchirsi a vicenda, leggendo i rispettivi articoli e partecipando alle tante iniziative. Vuoi iniziare a dare ai nostri lettori un consiglio antispreco che si sta particolarmente a cuore?

Antonio Galdo: La vita. E per non sprecarla, per goderla nella sua pienezza, non può mancare l’ingrediente della passione in tutto ciò che fai, piccola o grande cosa che sia. Più che un consiglio è un augurio che rivolgo ai tuoi lettori, ed ai mie citando una frase di Seneca, incipit del libro: “La durata della vita non dipende da me. Vivere pienamente non dipende che da me“. 

Matteo Di Felice: Ci conosciamo da poco grazie a una persona che entrambi stimiamo, Evelyn Baleani, che oggi supporta editorialmente entrambi i nostri siti. E’ proprio vero che networking e collaborazioni sono sempre una grande risorsa, soprattutto tra persone che condividono gli stessi valori. Ma perché nel mondo di oggi l’invidia, l’egoismo e il desiderio di primeggiare a tutti i costi nella maggior parte dei casi sono invece i sentimenti dominanti?

Antonio Galdo: Ecco, hai nominato una persona che suggerisco a tutti di leggere per la passione con la quale lavora: Evelyn Baleani. Invidia, egoismo, rancore, carrierismo: sono sentimenti eterni. Non bisogna sopravvalutarli, abbiamo potentissimi antidoti naturali. Senza rischi, senza effetti collaterali e capaci davvero di tenerci a distanza di sicurezza da ciò che già i greci chiamavano hybris, il peccato mortale del deliro di onnipotenza, e dalla pesantezza dei lati oscuri dell’uomo, di tutti gli uomini. Avvicinandoci invece alla nostra parte bianca, luminosa. Quella che può renderci leggeri come rondini, e non come piume.

Matteo Di Felice: Grazie Antonio e ancora complimenti per il tuo libro. Ricordo a tutti i nostri lettori che è possibile acquistarlo su Amazon seguendo questo link.