Vitamina C , in inverno se ne parla spesso come se potesse salvarci da ogni malanno, poi in estate la si dimentica. Serve 12 mesi all’anno e i 10 alimenti che ne contengono di più sono i peperoni gialli, il Litchi, il Timo fresco, i Peperoncini piccanti, la Buccia di arancia, il Prezzemolo, la Buccia di limone, i Peperoni rossi dolci, i Kiwi e i Broccoli. Meglio scoprire quindi tutti i modi per utilizzarla e raggiungere il benessere mangiando correttamente.
Vitamina C: a cosa serve
I maggiori utilizzi della vitamina c sono quelli come antiossidante e come guaritrice di ferite. In effetti il suo potere antiossidante è significativo, questa vitamina contribuisce in modo decisivo nella prevenzione dell’invecchiamento e protegge allo stesso tempo dai radicali liberi. Quando affermo che è una “guaritrice” di ferite, non mi riferisco ad alcun potere magico e men che meno oscuro, solo all’effetto che ha sul sistema nervoso.
Vitamina C: dove si trova
Prima di sfogliare la lista degli alimenti ricchi di vitamina C, voglio citare l’Acerola, una fonte di vitamina c naturale preziosa che merita di essere conosciuta e utilizzata. Può dare il suo contributo al raggiungimento della dose mediamente consigliata da ingerire che va dai 30 a i 50 milligrammi al giorno. Questo vale per una persona di sana costituzione.
Il minimo consigliato è di 10 milligrammi, la quantità che è ritenuta indispensabile per prevenire lo scorbuto, legato alla forte carenza di vitamina C. Oltre ai 200 milligrammi al giorno è meglio non andare.
Vitamina C: alimenti
Abbiamo subito svelato la top ten degli alimenti che ne contengono in abbondanza, con sorprese e cose scontate. In generale va detto che sono fonti di C soprattutto frutta e verdura fresche come gli agrumi ma anche i frutti di bosco, il melone, l’anguria, i kiwi, e poi tra la verdura, i peperoni, gli asparagi, le cime di rapa, i broccoli, i cavoli e cavolfiori, le patate, gli spinaci e i pomodori.
Soprattutto per le verdure, va tenuto conto che la cottura distrugge questa vitamina e lo stesso vale per l’esposizione all’aria e alla luce quando ad esempio prepariamo una spremuta di arancia o di pompelmo. Beviamola subito! Per la verdura, non è necessario mangiarne solo di cruda ma solo privilegiare metodi di cottura come il forno a microonde, il vapore e la frittura rapida.
Vitamina C: benefici
Innumerevoli sono i benefici della vitamina C, detta anche acido ascorbico e ritenuta fondamentale per l’organismo soprattutto perché previene emorragie capillari, blocca l’invecchiamento e bilancia i livelli di vitamina E, altra importante protagonista del nostro benessere fisico, e non solo. A queste già citate funzioni ne vanno aggiunte altre che non fanno che incoronare la C come una delle regine da far sedere alla nostra tavola.
E’ infatti importante per lo sviluppo armonico dell’organismo e per la riparazione dei tessuti, ma a stupirci è la sua azione a livello cerebrale: contribuisce alla creazione del neurotrasmettitore chiamato norepinefrina, che aiuta a controllare gli impieghi delle sostanze contenute nel sangue, in particolare del glucosio. Suona molto tecnico, ma è un aspetto fondamentale per la nostra salute quotidiana.
Vitamina C integratori
Se soffriamo di particolari disfunzioni o patologie, è meglio se ci rivolgiamo ad un medico per conoscere il nostro fabbisogno specifico e per vagliare con lui la possibilità di assumere integratori naturali di vitamina C, sia alimentari che erboristici. Nel frattempo, possiamo gustare delle ricche caramelle al miele e limone, su Amazon 20 confezioni a 16 euro durano una stagione.
Vitamina C: controindicazioni
Nonostante i tanti e vari benefici che porta con sé, la vitamina C può creare dei problemi se si soffre di alcune patologie come ad esempio la calcolosi renale, la emocromatosi o altri disturbi da sovraccarico di ferro.
Quando esageriamo con le dosi, ne perdiamo in grandi quantità nelle urine che, sottoposte a esame, potrebbero dare risultati falsamente negativi per vari analisi. Attenzione, quindi, a non assumerne troppa, in generale, e vicino a date di controlli clinici: prima dell’analisi delle urine, dovrebbero trascorrere almeno 10 ore dall’ultima assunzione di vitamina C, sia formato frutta e verdura, sia medicinale.
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