Vino vecchio, cosa fare
Vino vecchio, cosa fare: usi alternativi del vino rosso e vino bianco. Quando si può ancora bere e come aggiustare del vino andato a male.
Non mi capita mai di gettare via del vino, non perché sia una grande bevitrice… semplicemente lo uso molto per cucinare e non gli do il tempo di andare a male!
Se non vi piace il vino e durante una cena avete aperto più di una bottiglia, sappiate che quel vino può essere impiegato in tanti modi, in primis per insaporire qualsiasi alimento cotto al forno o da arrostire! Bene… ora avete imparato la lezione… e col vino vecchio che già avete in frigo cosa fare? Ecco qualche consiglio per riciclarlo. Molti consigli li trovate nella pagina come riciclare il vino
Vino vecchio, cosa fare
Il vino può essere usato come disinfettante naturale per pulire frutta e verdura. In realtà, il vero disinfettante è l’alcol in esso contenuto che è in grado di sciogliere sostanze chimiche e particelle di sporco presenti sulla superficie di frutta e verdura. A confermarlo è stato uno studio condotto da Mark Daeschel della Oregon State University che ha dimostrato come il vino possa riuscire a eliminare agenti patogeni come salmonella ed escherichia coli.
Il vino bianco vecchio può essere usato per eliminare le macchie. Il vino bianco, infatti, riuscirebbe a esercitare proprietà sgrassanti. Meglio ancora quando è un vino bianco secco.
Se vi è caduto un bicchiere di vino rosso sul tappeto nuovo, potete usare un paio di bicchieri di vino bianco per pulirlo…! Basta agire prontamente per poi asciugare.
Il vino bianca è in grado di sgrassare anche macchie di grasso o di olio… pure quelle lasciate dall’auto sul pavimento del garage.
Il vino rosso può essere usato, insieme alle argille, per preparare ottimi rimedi di bellezza. Una maschera per il viso si può preparare con un cucchiaio di argilla verde e due cucchiai di vino rosso. Il vino rosso si può usare anche al naturale, da tamponare sulla pelle per disinfettarla e contrastare le impurità.
Bere vino vecchio, fa male?
Bere vino vecchio non fa male alla salute. Rovina solamente il gusto e appesantisce il palato. Non ci sono particolari controindicazioni per la salute ma bere del vino vecchio può rovinare una cena e mettere di cattivo umore.
Meglio non rischiare: se stappando la bottiglia c’è sentore di aceto, il vino è andato a male e sarà ottimo per le creme, per disinfettare, per smacchiare ma di certo non darà il giusto risalto alla cena preparata con tanto amore.
Come aggiustare il vino andato a male
Non solo vino vecchio, anche sul vino andato a male è possibile intervenire. In caso di vinificazione o se gestite una piccola cantina per la produzione amatoriale di vino, non sempre i risultati sono eccezionali ma si può tentare qualcosa in caso di vino andato a male.
Innanzitutto il vino può andare a male mostrando alterazioni nel colore, nell’odore e chiaramente nel sapore.
Diverse possono essere le cause, attribuite ad esempio ad un agente esterno, e in questo caso può rappresentare un pericolo anche per gli altri vini, oppure semplicemente ad un contatto prolungato con l’aria. Le tecniche più comuni per aggiustare il vino andato a male sono:
- rifermentazione, nel caso di difetti e per dare una maggiore vivacità al gusto;
- pastorizzazione, ossia un processo termico mediante il quale vengono distrutti tutti i microrganismi e vengono resi inattivi gli enzimi. È dunque un processo di massima stabilizzazione.
- aumento dell’acidità, mediante l’ aggiunta di acido tartarico o acido citrico. In questo caso però è necessario attenersi a quanto prescrive la legge che impone di non deve superare i 100 g/hl di acido aggiunto.
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Pubblicato da Anna De Simone il 28 Giugno 2017