Vino rosso: benefici e danni
Vino rosso: benefici e danni legati alla presenza di etanolo e altri costituenti. Vantaggi e svantaggi del consumo di vino rosso, quantità giornaliera consigliata e cose da sapere.
Prima di parlare nello specifico del vino rosso, è doveroso fare una premessa sui danni correlati al consumo di alcol. Il vino rosso è una bevanda alcolica e, in quanto tale, il suo consumo va moderato.
I danni dell’alcol sono ormai noti a tutti: sopprime le funzioni epatiche, altera l’attività pancreativa e sopprime un buon numero di funzioni biologiche del nostro organismo. Il consumo di alcol è stato correlato a un buon numero di malattie, tra questo la demenza senile precoce. L’OMS, così come l’IARC, ha inserito le bevande alcoliche nella lista dei cancerogeni di classe 1, quindi tra i responsabili della formazione di tumore. Per questo motivo, il vino, in quanto bevanda alcolica, può essere assimilato al fumo di sigaretta.
Vino rosso: cosa contiene
Il vino è una miscela liquida costituita principalmente da acqua e alcol etilico. Il vino, però, contiene tantissime altre sostanze che variano da produttore a produttore.
Il vino contiene composti aromatici in grado di dare gusto e profumi tipici così come altre sostanze che hanno un effetto nocivo sulla salute come l’anidride solforosa o l’acido metilico. Il vino rosso contiene sostanze antiossidanti (polifenolo, antociani…), acido tartarico, glicerolo, acido lattico, acido malico, acido citrico, composti azotati, altri sali minerali già presenti nell’uva e zuccheri che non hanno completato la fermentazione. In più, molti produttori di vino rosso aggiungono, in modo artificiale, del saccarosio al vino che tuttavia non è presente nel prodotto finale in quanto reagisce velocemente.
Nel vino rosso non mancano anidride carbonica, solfiti e tannini, che possono dare un senso di sazietà e gonfiore. In particolare, i tannini possono inibire l’assorbimento del ferro e dello zinco e anche di alcune vitamine.
Vino rosso: benefici e danni
Il vino rosso è spesso oggetto di studi molto controversi. Questi studi provano a bilanciare l’effetto dell’etanolo (alcol) con l’azione antiossidante svolta dalle molecole presenti nel vino rosso.
Il vino rosso, infatti, è ricco di sostanze antiossidanti, tra questa la più nota è il polifenolo reveratrolo.
Vi sono diversi meccanismi d’azione che vedono il polifenolo attivo nella prevenzione del cancro.
In sintesi: la molecola ritenuta cancerogena è l’acetaldeide, che è un prodotto metabolita dell’etanolo contenuto nel vino rosso.
Lo stesso vino rosso, però, apporta anche il polifenolo.
Il polifenolo, a livello del tratto gastro-intestinale, andrebbe a ossidare l’acetaldeide rendendolo innocuo per il nostro organismo.
L’alcol etilico è considerato un elemento cancerogeno, in particolare l’acetaldeide è considerato un fattore causale per il tumore a fegato, un fattore di rischio elevato per il tumore alla cavità orale, faringe, laringe, esofago e un fattore di rischio per il tumore al tratto gastro-intestinale e alla mammella.
Gli studi che pongono in evidenza i benefici del vino affermano che la quantità di polifenolo contenuta nel vino sarebbe in grado di sovrastare l’azione cancerogena svolta dall’acetaldeide.
Il vino rosso fa bene al cuore?
Anche questa domanda è molto controversa. Sebbene nel vino rosso ci siano determinate sostanze antiossidanti utili al sistema cardiocircolatorio, è anche vero che l’alcol ha numerosi effetti cronici sull’apparato circolatorio. L’alcol può essere responsabile di aritmie (deprime la contrattilità del muscolo cardiaco) e può causare un aumento della pressione sanguigna.
E’ stato osservato, tra chi assumenti una quantità giornaliera di alcol compresa tra i 40 e i 60 gr, un aumento di incidenza di infarto.
Vino rosso: gradazione alcolica e quantità giornaliera consigliata
In realtà, è sbagliato parlare di gradazione alcolica del vino. Il motivo? In Italia, per legge, si parla di titolo alcolometrico volumico effettivo ed è quel valore riportato in etichetta. Tale valore, spesso è definito grado alcolico svolto.
Come capire quanto alcol contiene un bicchiere di vino? Leggendo l’etichetta sulla bottiglia. La percentuale di alcool effettivamente contenuta nel vino rosso è indicata in percentuale sull’etichetta. Per esempio, un vino rosso che contiene 110 ml di alcool per litro ha una percentuale di alcool dell’11%.
Proprio per la differenza di “gradazione alcolica” dei diversi tipi di vino rosso, è difficile stimare una quantità giornaliera da consumare. Per stimare la quantità giornaliera di vino rosso da poter consumare, bisogna considerare non solo la gradazione alcolica ma anche l’apporto calorico, la tua età, il tuo metabolismo e lo stile di vita che svolgi. Per questo motivo, qualsiasi quantità giornaliera consigliata che trovi online, dovresti prenderla in modo orientativo.
Parlando di gradazione alcolica e non di grado alcolico svolto, volendo generalizzare, la quantità di vino rosso da consumare al giorno dovrebbe ammontare a 125 ml considerando un vino rosso con “gradazione alcolica” di 12° (un’unità alcolica di circa 12 grammi di alcol).
Vino rosso: controindicazioni
Va evitato assolutamente in caso di gravidanza e allattamento. Da evitare in chi soffre di aritmie, ipertensione, iperlipidemie, diabete o obesità.
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Pubblicato da Anna De Simone il 27 Settembre 2018