Videotrappole, aspettate di sapere cosa sono, se non siete già informati, per darmi della matta a parlarne proprio qui. Le videotrappole, le uniche cose che catturano sono le immagini. Proprio grazie alle preziose sequenze “rubate” spiando la vita privata degli animali possiamo conoscerli meglio, studiarli, raccontarli. E, alla faccia della privacy animale, anche aiutarli in caso di bracconaggio, predatori, reati contro la loro incolumità o l’ambiente che frequentano. Chiarito questo, vediamo di cosa si tratta più esattamente.
Videotrappole: cosa sono
Come anticipato, le videotrappole, sono particolari tipi di telecamere utilizzate per catturare immagini e video di animali che difficilmente si fanno riprendere. In inglese si chiamano scout camera o stealth camera, nomi da cui si intuisce più facilmente che non si tratta di “aggeggi violenti”.
La principale particolarità delle videotrappole, ciò che le differenzia da altri dispositivi cattura immagini, è il fatto che sono munite di un case ad hoc capace di garantire una duplice attività. Le rende mimetizzabili e soprattutto le protegge da eventi atmosferici come vento, pioggia e neve. Se si spiano animali selvatici, irraggiungibili o quasi dal nostro occhio “live”, le videotrappole devono essere robuste. Spesso è necessario lasciarle in campo aperto, per sorvegliare l’eventuale passaggio di animali, anche per periodi di 1 settimana o qualche mese.
Videotrappole: video con i lupi ripresi in notturna
Solitamente le videotrappole vengono utilizzate a scopo amatoriale, per poter conoscere meglio il mondo che ci circonda, per avere uno video speciale e senza dubbio originale, per fototrappolaggio e caccia fotografica. Ci sono però anche dei professionisti che le usano per le proprie ricerche faunistiche, ambientali e per la realizzazione di documentari video. Ecco un esempio di ciò che può essere ripreso, addirittura in notturna, dalle videotrappole. Gli spiati sono dei lupi.
Clicca qui per vedere il video.
Videotrappole: la lupa che partorisce
Non in notturna ma altrettanto speciale è questo filmato: le videotrappole sono riuscite a catturare un momento magico: una lupa che partorisce. Ho raccontato l’esperienza, con video in esclusiva per noi, da vedere, nell’articolo “Lupa che ulula e partorisce: video esclusivo“.
Senza pretendere di fare un “colpaccio” del genere, ecco qualche consiglio per usare al meglio le videotrappole che, come ho detto, sono perfette anche per un uso amatoriale.
E’ importante montarle bene, scegliendo un albero robusto per impedire che il vento le muova, possibilmente posizionandole ad una distanza di 3-5 metri da dove si pensa possa fermarsi l’animale. Nella posizione “X” va spesso messo del cibo per attirarlo. Controlliamo prima di lasciare la videotrappola, che abbia una carica molto durevole, che non ci siano piante che ostacolano la sua ripresa e che sia ben protetta dalle intemperie.
Videotrappole: prezzi e dove comprarle
Quando si usano videotrappole per osservare il comportamento degli animali, spesso gli obiettivi sono orsi, cervi e lupi, come abbiamo notato. Si dimostrano ottime per monitorare le abitudini della fauna selvatica ma non è raro il loro utilizzo anche per la sorveglianza del territorio da parte delle Forze dell’Ordine, per prevenire reati di bracconaggio e contro l’ambiente in genere.
Il prezzo varia dalle 250 alle 350 euro, spesso i dispositivi sono attrezzati anche per realizzare foto notturne, visto che usano dei led infrarossi, e offrono la possibilità di ricevere immagini appena girate o scattate via MMS o email.
Queste funzioni sono entrambe previste nelle videotrappole di modello LTL-6210, evoluzione di un altro modello già molto buono. Sono tra le migliori e ad un prezzo di 350 euro ben giustificato dalle tante funzioni e dalla robustezza generale.
La procedura di configurazione è anche estremamente semplice ed intuitiva, c’è un apposito software, e grazie ai Led infrarossi da 940 nm questo dispositivo è completamente invisibile ad occhio umano durante le riprese foto e video notturne. C’è anche chi usa queste videotrappole come sistema di allarme per tutti quei luoghi privi di alimentazione da rete elettrica, anche se non frequentati da lupi.
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