Viaggiare in modo etico
Viaggiare in modo etico significa impegnarsi a non nuocere all’ambiente durante la pratica del turismo. Però, c’è da dire che per sua natura il viaggio danneggia l’ambiente, soprattutto quando si esce dalla propria Nazione. Anche se si visita il Medio Oriente con escursioni esclusivamente a cavallo, oppure si decide di esplorare Machu Picchu a piedi, si deve tener conto del volo andata e ritono, ad esempio un trasferimento aereo da Roma all’America Latina genera circa due tonnellate di anidride carbonica, un vero pugno allo stomaco per l’ambiente. A meno che non si intenda attraversare l’oceano in barca a vela, l’unico favore che si può fare all’ambiente è quello di fare turismo all’interno della propria Nazione, scelta che gioverà anche all’economia locale. Il messaggio è chiaro: più ci si allontana e meno etico sarà il vostro viaggio.
Un altro risvolto da considerare nel viaggio etico, è il rispetto della cultura del posto che si intende visitare. Tornando in Medio Oriente, a Istanbul, nel Palazzo di Topkapi, vi è una sala che solo i sultani ottomani potevano visitare. All’interno della sala, ancora oggi, vi sono delle reliquie considerate sacre. Un tempo quella sala poteva ospitare poche persone all’anno, oggigiorno centinai di turisti vagabondano nel Palazzo tutti i giorni. Le relique religiose sono state mercificate dai viaggiatori che leggittimamente desiderano vedere quei frammenti di storia, nonostante questo arrechi danni alla tradizione locale.
E’ naturale voler vedere con i propri occhi le meraviglie del mondo, ma quando 10.000 persone ogni giorno visitano un monumento “naturalistico“, i risvolti possono essere molto negativi. Un altro esempio è dato dal complesso della Grande Piramide di Giza; il terreno intorno alla Piramide non è per niente adatto a delle tombe antiche, ha perso tutta la poesia e la magia dell’altopiano deserto. Il turismo l’ha trasformato quasi in una discarica distruggendo tutta la bellezza, un tempo incontaminata, della famosa Giza. Per non parlare di bellezze naturalistiche come quella dalle Barriera Corallina, che ad oggi, è comunque preziosa ma non di certo incontaminata.
Il turismo ha trasformato la cultura, la tradizione e le bellezze naturalistiche, in merce e di conseguenza, oggi, viaggiare in modo etico è davvero difficile. Per apprezzare un autentico viaggio etico, deve esserci una full immersion nella cultura della città che si visita. Potrebbe essere utile imparare i dialetti locali e studiare a fondo le tradizioni popolari prima di partire. Il viaggio dovrebbe durare più di un paio di giorni, quindi se un’agenzia di viaggi vi propone un Tour Etico con ciò che i Tour Operetor definiscono Ecoturismo Lite, diffidate. Il turismo Etico tiene a cuore le condizioni politiche, culturali ed economiche oltre che quelle ambientali. L’Ecoturismo rappresenta oltre il 20% del turismo mondiale ed è un settore in forte crescita.
Il modo migliore per fare un viaggio etico è quello di cercare una località all’interno della propria Nazione e visitarla sfruttando i mezzi che offre la stessa località: un eventuale bike sharing, servizio navetta e quanto altro. La vita da campeggiatore potrebbe essere molto dura ma certamente vi metterà in stretto contatto con la natura, vi farà risparmiare e vi consentirà di vivere quasi ad impatto zero per qualche giorno. Prediligere escursioni in bicicletta o uscite in canoa piuttosto che noleggiare uno scooter o un motoscafo, potrebbe farvi apprezzare di più quella certa località.
Rimanendo in Italia, l’isola di Capri, che io stessa ho visitato più volte, può essere apprezzata a pieno mediante escursioni in bici o seguendo i sentieri per i pedoni. I famosi Faraglioni possono essere raggiunti in canoa mediante visite guidate. Anche la Costiera Amalfitania può essere esplorata ad impatto zero, inoltre, lungo la costa, sono numerose le aree destinate ai campeggiatori e noleggiare un Kayak per godere del mare di Vietri non sarà difficile. Viaggiare in modo etico significa non rincorrere il superfluo, significa apprezzare a pieno le cose semplici come lo può essere una granita dopo una lunga passeggiata a piedi. Ogni regione ha le sue meraviglie nascoste, bisogna solo cercarle… poi, se proprio ci tenete ad uscire dallo Stivale, i percorsi di pellegrinaggio vi consentiranno di esplorare nuovi territori e culture, senza intaccare niente. L’esempio per eccellenza è dato dal Cammino di Santiago. Prima di iniziare questa avventura è fortemente consigliato del sano allenamento fisico.
a cura di Anna De Simone
Pubblicato da Anna De Simone il 7 Gennaio 2012