Si chiama Chrysopogon zizanioides, più comunemente conosciuto come Vetiver ed è una pianta erbacea perenne della faglia Poaceae. Questa pianta è originaria dell’India ma si adatta bene al clima mediterraneo tanto che è coltivata in molte zone d’Italia per diversi scopi.
Il vetiver può crescere fino a un’altezza di 150 cm. Presenta steli alti e foglie lunghe, sottili e molto rigide. I fiori si presentano con un colore viola-marrone. Diversamente dalla gran parte delle gaminacee, il vetiver non sviluppa radici orizzontalmente: l’apparato radicale del vetiver si sviluppa in profondità, ed è per questo che la specie Chrysopogon zizanioides è molto popolare nel settore dell’ingegneria naturalistica.
I semi del vetiver sono sterili, pertanto questa pianta erbacea non è considerata infestante.
Anche se originario dell’India, il vetiver è ampiamente coltivato nelle regioni tropicali del mondo e anche in Italia nelle zone a clima mite. I maggiori coltivatori di vetiver al mondo sono Pakistan, Sri Lanka, Birmania, Thailandia e Indocina. Questa specie erbacea della famiglia delle Poaceae è stata naturalizzata in altre regioni, in particolare negli USA.
Il vetiver nella cosmesi naturale
Il vetiver può crescere fino a 1,5 metri di altezza, dalle sue foglie si ricava un olio essenziale molto efficace per la cura della pelle o come essenza nell’aromaterapia. Gli estratti di vetiver sono impiegati anche per la produzione di deodoranti naturali o nella cosmesi naturale per la preparazione di lozioni per il corpo. L’olio essenziale di vetiver non si trova facilmente nei negozi, può essere acquistato solo nelle botteghe naturali più fornite oppure online dove un flacone di olio Essenziale da 10 ml, puro al 100%, è reperibile al prezzo di 11,49 euro con spedizione gratuira.
Il vetiver nella medicina Ayurvedica
L’olio essenziale di Vetiver è molto odoroso, pertanto molto diffuso in profumeria. Gli oli essenziali di vetiver non sono l’unica parte d’interesse di questa pianta erbacea: la medicina Ayurvedica (medicina tradizionale indiana, diffusa ancora oggi nel sub-continente più della medicina occidentale, tanto che conta un sistema sanitario con diversi ospedali ayurvedici) considera la radice di vetiver rinfrescante e astringente, pertanto è impiegata come rimedio naturale per le sensazioni di bruciore, febbri biliari, sudorazione, ulcere e altre malattie del sangue.
Il vetiver in ingegneria naturalistica
Grazie al suo particolare apparato radicale che arriva a svilupparsi fino a 2-5 metri di profondità, il vetiver è spesso impiegato nell’ambito dell’ingegneria naturalistica per evitare l’erosione del suolo. Questo impiego della pianta è conosciuto proprio come sistema vetiver. Sempre in ambito ambientale e in ingegneria naturalistica, il vetiver è usato per la fitodepurazione delle acque e del suolo contaminato da metalli pesanti, idrocarburi e altre sostanze chimiche nocive.