Vespa velutina: diffusione in Italia, lotta, trappole e tutte le informazioni utili. Come riconoscerla, il video identikit di Stop Velutina, danni agli alveari della Liguria, del Veneto e dell’Emilia.
La vespa velutina è un piccolo calabrone originario del sud-est asiatico. E’ molto diffuso nelle zone come l’India, l’Indocina, la Cina e Giava. Negli ultimi anni, a causa delle esportazioni dai paesi asiatici, si è diffuso anche in Europa, inizialmente nella zona meridionale della Francia e da qui è arrivata in Belgio, Portogallo, Spagna e in Italia. In questi paesi, la vespa velutina è considerata un organismo alieno, una grava minaccia per i nostri ecosistemi perché non vi sono predatori naturali.
Vespa velutina in Italia
La prima registrazione ufficiale della sottospecie nigrithorax in Europa risale al 2005, in Francia, anche se alcuni danni erano stati già segnalati nel 2004, nello stesso Paese.
In Italia, la zona rossa di infestazione della vespa velutina è la Liguria e le regioni limitrofe. In Liguria, la vespa velutina è stata segnalata per la prima volta nel 2012.
La vespa velutina, anche detta calabrone asiatico, è un predatore che va a caccia di api e altri insetti impollinatori.
In Italia, la vespa velutina non è presente solo in Liguria. Si è diffusa rapidamente in Piemonte (soprattutto tra le province di Cuneo e Torino) e si sta spingendo verso il Veneto (già segnalata in provincia di Rovigo), la Lombardia e l’Emilia Romagna.
Vespa velutina e danni alle api
Stando ai dati forniti dagli osservatori francesi, la perdita di alveari indotta dalla vespa velutina è pari al 50% con un avanzamento potenziale di 100 km all’anno.
In altri termini, dal 2004 a oggi, la vespa velutina ha danneggiato il 50% degli alveari delle località in cui si è insediata e, ogni anno, allarga il suo campo di azione di 100 km.
I danni alle api si verificano su due fronti: oltre a cacciare direttamente le api all’ingresso dell’arnia, il calabrone asiatico impedisce l’uscita delle api per la raccolta di nettare e polline. In questo modo, intere colonie di api sono deprivate del cibo rischiando di morire.
Nel video presentato in apertura di questo paragrafo, un apicoltore ligure mostra i danni del calabrone asiatico. Come spiega l’apicoltore, vi sono due o tre esemplari di calabrone asiatico a minacciare ogni alveare. Le api, sentendosi minacciate, non escono a raccogliere polline mettendo a repentaglio il sostentamento dell’intero alveare.
Uno scenario molto triste: le api sottomesse a un insetto alieno!
Non bastavano i danni causati dall’agricoltura e dall’inquinamento. Oggi, le api italiane, hanno un nuovo temibile nemico. Per altre informazioni: api e inquinamento.
Vespa velutina, lotta
Parlare di lotta al calabrone asiatico non è affatto facile. Sul nostro territorio non esistono predatori naturali e l’introduzione di nuove specie per attuare una lotta biologica potrebbe innescare ulteriori squilibri ai nostri ecosistemi.
Puntura o Morso della vespa velutina, pericoli per l’uomo
Il calabrone asiatico presenta un comportamento discretamente aggressivo nei confronti dell’uomo. Come le altre specie di vespe presenti in Europa, anche il calabrone asiatico è dotato di pungiglione quindi è improprio parlare di “morso”. La pericolosità della vespa velutina per l’uomo, è paragonabile a quella delle altre vespe nostrane.
Diverso è il discorso per le api: questo imenottero, in Europa, riesce a minare fortemente l’esistenza delle comunità apiarie.
Vespa velutina, come riconoscerla
Il calabrone asiatico diffuso in Europa è la vespa velutina nigrithorax, presenta un corpo lungo mediamente 30 mm ed è riconoscibile per il corpo scuro e la linea gialla che taglia il suo addome, al cui interno presenta un triangolino nero.
Per riconoscere e combattere la vespa velutina mediante lotta alternativa e uso delle trappole, vi invito a consultare il manuale di biologia animale dedicato a questo temibile predatore: Biologia e riproduzione della Vespa velutina: identificazione, morfologia e predazione.
Come riconoscere la vespa velutina? Ecco il video identikit caricato da Stop Velutina, rete italiana per il contenimento e la lotta della Vespa velutina.