L’importanza dei vermi nel suolo
Sono moltissimi i vermi che vivono nel terreno, alcuni di questi possono rappresentare una vera risorsa per l’orto! L’esempio più eclatante è dato dall’humus dei lombrichi, si tratta di uno dei migliori concimi naturali disponibili: la sua efficacia è paragonabile ai veri e propri integratori di humus per il suolo. Quelli che noi chiamiamo comunemente vermi, sono animali dalla forma allungata e dal corpo molle, poiché non si distingue una testa, un torace o una coda, spesso i vermi non sono apprezzati neanche lontanamente!
Il terreno può essere paragonato a un grosso sandwich a più strati: dopo lo strato di copertura composto da foglie e residui organici (lo strato che protegge il suolo), vi è uno strato di decomposizione che raggiunge i 5 cm di spessore, è in questo strato che è racchiusa la gran parte della biodiversità del suolo con vermi e vita di vario genere. A seguire vi è lo strato umico, che è quello più ricco di nutrienti, situato entro i 10-15 cm di suolo: qui si trovano i vermi che vivono più in profondità ma soprattutto vi abitano le radici più superficiali delle piante.
Come è chiaro dalla premessa, i vermi vivono soprattutto entro i primi 15 cm del suolo. Entro tale profondità, in un ettaro di bosco, si possono contare 4.000 kg di lombrichi da sommarsi ai vari vermi che si nutrono di detriti di ogni genere. I vermi che vivono nel terreno finiscono per modellare il suolo oltre a nutrirlo producendo amminoacidi, acqua, anidride carbonica… Se vi state chiedendo “in che modo i vermi modellano il suolo?”, per farvi comprendere questo fenomeno, parliamo ancora una volta dei lombrichi.
Questi vermi possono avere più di 100 segmenti (per segmenti, s’intende quella sorta di anello cilindrico che sembra dividere il corpo degli “anellidi”, un groppo di vermi dal corpo allungato e la forma cilindrica) e con i movimenti deambulatori riescono a scavare gallerie nel suolo. Se in un ettaro di bosco la quantità di lombrichi ammonta a 4000 kg, va da sé che tante gallerie caratterizzano il terreno su cui camminiamo! Queste gallerie rendono la terra porosa e meno compatta, così che l’acqua e l’aria possono penetrare meglio nel suolo.
Pubblicato da Anna De Simone il 18 Agosto 2013