Ventilazione naturale per il comfort domestico
Ventilazione naturale: la soluzione per garantire gli opportuni ricambi d’aria e, in alcuni casi, rinfrescare l’ambiente. Ventilazione naturale e ventilazione controllata.
In un edificio adeguatamente progettato, la ventilazione naturale gioca un ruolo cruciale nel garantire il comfort domestico e una buona efficienza energetica.
Lo scopo della ventilazione naturale consiste nel regolare i livelli di umidità, la temperatura, evitare la formazione di condensa e di muffa e soprattutto garantire un ricambio d’aria per eliminare inquinanti domestici e vapori di cottura.
Per garantire una buona ventilazione naturale, alcuni ambienti vengono messi “in sovrapressione” e altri in “depressione”. Un esempio pratico è dato dalla ventilazione naturale negli edifici residenziali dove il soggiorno e la camera da letto sono messe in sovrapressione mentre la cucina e bagno in depressione proprio perché in questi ultimi due ambienti si producono più vapori (fumi della cucina e condensa dei servizi igienici).
La ventilazione naturale è resa possibile grazie a sistemi di tiraggio naturale appositamente studiati ma anche in modo più classico mediante l’apertura di porte e finestre.
Ventilazione naturale dovuta alle infiltrazioni
In casa siamo spesso vittime di un sistema involontario di ventilazione naturale; parliamo degli spifferi! Gli spifferi sono infiltrazioni d’aria, flussi d’aria che si generano a causa di gradienti come la differenza di pressione tra l’interno della casa e l’ambiente esterno o la differenza di temperatura. La causa degli spifferi (infiltrazione d’aria) è una cattiva coibentazione dei serramenti. Abbiamo citato le infiltrazioni d’aria per sottolineare che la ventilazione naturale è presente in tutti gli ambienti domestici ma non sempre in modo funzionale.
Effetto camino e ventilazione naturale
Si chiama effetto camino o stack effect e consiste in un moto d’aria che va dal basso verso l’alto. La ventilazione naturale indotta dall’effetto camino è possibile negli edifici a più piani dove è possibile creare moti d’aria ascendenti realizzati, anche questa volta, grazie a un gradiente. In questo caso il gradiente è dato dalla differenza di densità dell’aria tra la parte bassa e alta del volume (tra il piano più basso e il piano più alto della casa). L’aria calda è caratterizzata da una più bassa densità ed essendo più leggera si trova sempre nella parte alta dell’edificio.
La ventilazione naturale è innescata dalle infiltrazioni d’aria nel piano inferiore, quest’aria si sposterà naturalmente dalla parte bassa alla parte alta della casa dove potrà fluire verso l’esterno dell’edificio attuando il cosiddetto effetto camino. Un meccanismo analogo è quello scandito dal tetto ventilato. Per approfondire: tetto ventilato, come funziona.
Ventilazione naturale indotta dal vento
Si tratta della forma di ventilazione naturale più semplice che può sfruttare condotti realizzati ad hoc o porte e finestre.
Le aperture (porte, finestre, condotti ventilati), se non coprono più del 20% della facciata non hanno controllo sulla pressione interna dell’edificio. Il vendo produce una certa pressione sulle pareti esterne dell’edificio, tale pressione aumenta con la velocità del vento. Se le aperture dell’edificio rappresentano più del 20% della facciata divengono di grande importanza nel meccanismo di ventilazione naturale perché la ventilazione incrociata dipende proprio dalla distribuzione della pressione esercitata sui diversi lati dell’edificio.
La ventilazione naturale per il raffrescamento
Con un’attenta progettazione delle aperture, la ventilazione naturale può essere usata per il raffrescamento dell’edificio. La ventilazione naturale negli edifici residenziali di moderna costruzione gioca un ruolo fondamentale per il mantenimento della temperatura di comfort: grazie alla ventilazione naturale è possibile mantenere una temperatura intorno ai 26 °C anche se le temperature esterne arrivano fino a 40 °C.
In questo contesto si sfruttando diverse strategie: il ricambio d aria notturno reso possibile dalle più basse temperature esterne rispetto l’interno dell’edificio oppure un moto continuo dell’aria che aumenta la sensazione di freschezza dell’ambiente domestico.
Pubblicato da Anna De Simone il 23 Febbraio 2016