Vendita energia fotovoltaica, quando conviene
Vendita energia fotovoltaica: tutte le info utili per capire quando conviene vendere l’energia prodotta con un impianto fotovoltaico privato.
In ambito privato non è sempre facile capire quando vendere l’energia fotovoltaica e quando impiegarla per l’autoconsumo. Per fortuna vi sono diversi regimi di vendita dell’energia da fotovoltaico in grado di venire incontro alle esigenze di qualsiasi produttore, anche il più modesto.
Quando si parla di vendita energia fotovoltaica le possibilità a disposizione dei produttori sono:
- autoconsumo esclusivo
- scambio sul posto
- cessione in rete:
– autoconsumo e vendita del surplus
– vendita esclusiva
Autoconsumo esclusivo con accumulatori
Con l’autoconsumo esclusivo l’utente decide di svincolarsi dalla rete elettrica per soddisfare completamente il fabbisogno energetico con l’impianto fotovoltaico. In questo contesto è necessario che l’impianto fotovoltaico sia ben dimensionato in base alle esigenze elettriche domestiche e soprattutto che disponga di accumulatori. Gli accumulatori consentono di immagazzinare energia prodotta dall’impianto fotovoltaico nei momenti di non utilizzo da parte della rete domestica. La stessa energia immagazzinata dagli accumulatori sarà poi restituita alla casa durante le ore notturne o quando l’impianto non produce.
Questa soluzione è attualmente sconsigliata a causa dell’elevato costo degli accumulatori.
Scambio sul posto
Lo scambio sul posto non è un vero e proprio regime di vendita dell’energia fotovoltaica! Lo scambio sul posto va a usare la rete elettrica nazionale in sostituzione dell’accumulatore con un regime di scambio che prevede tariffe e rimborsi.
Grazie a un doppio contatore, l’energia fotovoltaica prodotta e immessa nella rete elettrica nazionale, viene costantemente monitorata. A ogni kWh immesso nella rete elettrica nazionale è assegnato un valore economico che, in un secondo momento, verrà “liquidato” al produttore.
“Se questa energia mi viene pagata, allora vorrà dire che la sto vendendo?” Il discorso è più complesso perché nei momenti in cui non vi è un autoconsumo (nelle ore notturne o quando l’impianto fotovoltaico non produce) e l’utente è costretto a prelevare l’energia della rete elettrica nazionale, la compra a tariffa piena mentre per la sua “vendita” la tariffa è di gran lunga ridotta.
Per fare un esempio pratico, con lo scambio sul posto, l’utente preleva energia dalla rete elettrica nazionale pagandola 0,24 euro per ogni kWh.
Quando lo stesso utente cede energia alla rete elettrica, ricaverà per ogni kWh immesso circa 0,16 kWh. In altre parole, lo scambio sul posto conviene per risparmiare sulla bolletta elettrica ma non di certo per ricavare un guadagno dalla vendita del fotovoltaico. I vantaggi dello scambio sul posto sono chiari:
- Nessuno spreco dell’energia prodotta in surplus.
- Risparmio consistente in bolletta.
- Compatibilità con le detrazioni fiscali per ristrutturazione, quindi installando un impianto fotovoltaico domestico con regime di scambio sul posto si potrà portare in detrazione il 50% del costo d’acquisto dei pannelli solari e della spesa di installazione e messa in opera.
- Compatibilità con il nuovo modello unico fotovoltaico, quindi si potrà seguire una procedura burocratica più semplice per ottenere i permessi.
Svantaggio: con lo scambio sul posto non si ha un guadagno/utile, ma solo un rimborso/risparmio sulla spesa in bolletta.
Cessione in rete – vendita energia fotovoltaica
La prima vera forma di vendita di energia fotovoltaica è prevista con la cessione in rete. La cessione in rete consente di vendere l’energia da fotovoltaico al GSE, sfruttando la Borsa Elettrica o a un grossista. La vendita può essere esclusiva (quindi non è previsto l’autoconsumo) oppure parziale (dove è previsto l’autoconsumo).
La vendita di energia fotovoltaica con la cessione diretta può seguire due canali, entrambi militanti nel cosiddetto mercato libero dell’energia. Si parla di “Borsa Elettrica” che vede come “acquirente” dell’energia il mercato elettrico organizzato dal GME (Gestore dei mercati energetici) e la vendita a un grossista che vede la stipula di un contratto bilaterale dove sarà possibile stabilire tariffe e prezzi di vendita dell’energia prodotta. Con il cosiddetto “ritiro dedicato”, invece, l’energia elettrica da fotovoltaico potrà essere veduta al GSE. Per tutte le informazioni dettagliate sulla vendita energia fotovoltaica vi rimandiamo all’articolo intitolato “Fotovoltaico e Cessione in rete“.
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Pubblicato da Anna De Simone il 12 Dicembre 2015