Meglio del previsto la vendemmia 2013 nel Nord Est

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Cosa dire della vendemmia 2013? A settembre iniziato e in piena raccolta delle varietà precoci (dopo le uve per la basi spumante che sono le prime a finire nei tini) le stime quantitative parlano per il Trentino di un incremento del 15-20% per le uve bianche, mentre per le uve a bacca nera i quantitativi non dovrebbero scostarsi da quelli dello scorso anno.

Nella provincia di Bolzano l’incremento dovrebbe attestarsi attorno al 5-10% e più in dettaglio: Schiava e Lagrein +5%, Merlot, Pinot Nero e Pinot Bianco +10%, Cabernet, Pinot Grigio, Chardonnay, Müller Thurgau e Sauvignon Blanc +15%, Traminer aromatico +20%.

In Friuli-Venezia Giulia si registra un calo attorno al 5-10% e anche nelle altre regioni italiane  a vocazione vitivinicola la vendemmia 2013 è un po’ in ritardo ma si annuncia interessante, soprattutto sotto il profilo qualitativo. Non era scontato dopo una primavera terribile (fredda) e le ondate di calore estive.

Buttando l’occhio oltreconfine, qualche seria preoccupazione ce l’hanno i francesi, in particolare i produttori dell’area del Bordeaux dove pesanti grandinate hanno inciso sulle rese. In Spagna è attesa invece una buona vendemmia 2013, anche qui in leggero ritardo.

Nel Veneto è attesa una buona vendemmia 2013: produzione di uve bianche in incremento del 5-10% rispetto allo scorso anno e quantità invariata per le uve nere. Dati positivi se si considera la stagione caratterizzata, fino quasi alla fine di giugno, da abbondanti precipitazioni e basse temperature che avevano creato forti preoccupazioni per vari problemi di ordine sanitario nei vigneti.

I dati forniti da Veneto Agricoltura ci consentono uno spaccato più approfondito della Regione. A  Verona si attende un incremento delle uve Chardonnay (+5%), Garganega (+0-5%), Corvinone (+5/10%), Merlot (+5%), mentre un calo dovrebbe interessare le uve della varietà Corvina (-5%) e Rondinella (-15/20%).

A Treviso è previsto un leggero incremento quantitativo delle uve bianche (+3/4%), mentre la produzione di uve nere dovrebbe rimanere invariata. Per la Glera (Prosecco) l’aumento dovrebbe essere +5/10% e per lo Chardonnay +5%. Invariata la produzione del Merlot. Nel 2012 Treviso e Verona da sole avevano prodotto oltre 8 milioni e 400 mila quintali di uva, i tre quarti della produzione complessiva nel Veneto.

In calo invece la produzione nella zona di Venezia (-5/10%) con Merlot, Glera e Chardonnay annunciate attorno al -5%. Male quest’anno Rovigo, dove si prevedono addirittura riduzioni del -20/30% dovute a importanti estirpi e forti grandinate registrate nelle scorse settimane.

Viceversa a Vicenza sono annunciati  incrementi da record (+10/15%)  sia per il Merlot e la Glera (+15%) sia per lo Chardonnay (+10%). A Padova segno positivo anche per i Colli Euganei e il territorio provinciale, dove l’incremento dovrebbe attestarsi attorno al +10/12%.

A Belluno, infine, si dovrebbe raggiungere una produzione di circa 6.000 quintali di uva, un dato quasi irrilevante nel contesto regionale ma di grande interesse per il costante incremento che si sta registrando anno dopo anno in questa provincia veneta.