Uva Ursina: proprietà e controindicazioni

uva ursina

L’uva ursina non è una delle varie tipologie di uva da tavola che possiamo servire in autunno ma una pianta con dei poteri interessanti, soprattutto se siamo di quelli che soffrono di disturbi alle vie urinarie. Andiamo a scoprire le sue tante proprietà – antinfiammatorie e antisettiche, ma non solo – e come farne uso.



Proprietà dell’uva ursina

Il suo nome scientifico è Arctostaphylos uva-ursi, appartiene alla famiglia delle Ericaceae e viene prescritta quando si ha l’evidenza di disturbi delle vie urinarie.

In particolare poniamo attenzione alle foglie che sono la parte utilizzata in fitoterapia per combattere svariati ceppi batterici, in particolare quelli che provocano infezioni del tratto urogenitale. I principi attivi in esse contenuti sono efficaci sia sulle infezioni che sulle infiammazioni perché l’uva ursina ha un’azione sia antimicrobica, sia antinfiammatoria, sia calmante. Il principale principio attivo che guida quindi l’azione di questo rimedio fitoterapico è l’arbutina.

Si tratta di un glicoside a struttura isochinolinica che quando entra in contatto con le nostre urine si scinde in glucosio e idrochinone. Studiano questo processo si è scoperto che l’alcalinità delle urine rende più agevole questo processo quindi l’uva ursina è perfetta quando sono presenti batteri come il Proteus vulgaris o il Klebsiella pneumoniae che rendono più basico l’ambiente. Al contrario se abbiamo delle urine acide diventa necessario alcalinizzarle assumendo del bicarbonato di sodio.

Vediamo come alcune specifiche componenti dell’uva ursina possono farci comodo. Partiamo dall’idrochinone che abbiamo appena nominato. Questo elemento ha un’azione soprattutto antibatterica e ha una specifica efficacia quando si tratta di combattere stafilococchi e Escherichia coli che causano la maggior parte delle infezioni urinarie.
Passiamo ai triterpeni (acido ursolico) e i flavonoidi (iperina, isoquercitina). La loro azione si combina con quella dell’arbutina ed è soprattutto diuretica e antinfiammatoria. Questi elementi quindi sono utili contro quelle infezioni che provocano forte bruciore e che vengono trattate con dei risciacqui delle vie urinarie.

Terminiamo questi focus con i tannini gallici che rendono l’uva ursina un’alleata di chi soffre di diarrea, soprattutto se associata a cistite. Questi elementi proteggono le mucose delle vie urogenitali e impediscono ai microbi di aderire all’epitelio. Limitano la produzione di muco, prodotta dai tessuti infiammati, risultando quindi astringenti. Non esistono controindicazioni pesanti relative all’uso dell’uva ursina ma si sconsiglia l’utilizzo in caso di gravidanza e allattamento ma anche se si soffre di insufficienza renale. Mai assumerlo sotto i 12 anni.

uva ursina

Ci sono anche degli effetti collaterali a cui prestare attenzione, evitando l’uso prolungato di questo fitofarmaco, evitiamo trattamenti lunghi più di una settimana e non ripetiamoli più di cinque volte all’anno senza consultare il medico. I tannini, se esageriamo con le dosi, possono diventare irritanti per la mucosa gastrica provocando nausea e vomito. Aggiungendo delle foglie di menta piperita all’infuso di uva ursina possiamo mitigare questo rischio ma in ogni caso stiamo alle dosi prescritte.

Uva Ursina: caratteristiche

Guardiamo in faccia ora la pianta di cui abbiamo decantato le proprietà conoscendola meglio anche dal punto di vista botanico. In natura si presenta come un piccolo arbusto sempreverde alto circa 30 cm con rami striscianti coperti di foglie di forma ovale, con consistenza coriacea e colore verde scuro. Produce dei fiori di colore rosa pallido che sono raggruppati in grappoli, i frutti invece si presentano come delle bacche di colore rosso sgargiante ma di sapore orribile. Non sono commestibili e la polpa è bianchiccia e farinosa.

In Italia troviamo la pianta di uva ursina cresce principalmente nel Nord e nel Centro, vicino alle Alpi e agli Appennini. È in generale diffusa nel nord Europa, Asia e nord America. Non era nota ai tempi dei Greci ed è arrivata a noi dall’Asia. Il botanico francese Michel Adanson l’ha scoperta nel 1763 dandole il curioso nome di Arctostaphilos che arriva dal greco actòs che significa”orso” e staphilos “uva”. Questo nome è legato ad una leggenda popolare che racconta come gli orsi ne vadano ghiotti.

Uva Ursina: proprietà dimagranti

Come spesso accade si confondono le proprietà dimagranti con quelle diuretiche. Questa pianta non ci fa perdere peso ma ha un ottimo effetto contro la ritenzione idrica e in tal caso possiamo assumerla tramite un infuso che avrà anche un’azione lavante sulle vie urinarie, potenziando l’attività antimicrobica dell’arbutina. Per prepararlo basta prendere un cucchiaio foglie di uva ursina e metterle in infusione in una tazza d’acqua per 10 min. Dopo aver filtrato, possiamo berlo per un massimo di 4 tazze al giorno lontano dai pasti. In alternativa possiamo impiegare la tintura madre e in questo caso la dose consigliata è di 80 gocce bevendo però almeno un litro e mezzo d’acqua minerale

Uva Ursina per la prostata

Grazie alle sue proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, e possibile efficacemente prescriverla sia in caso di cistite acuta, cistite cronica, sia in caso di problemi di infezioni o infiammazioni alla prostata. Soprattutto in età avanzata.

Integratore di Uva Ursina per le vie urinarie

Se l’uva ursina è proprio quello che fa per noi, possiamo acquistarla comodamente anche su Amazon dove troviamo un integratore via compresse in confezione da 300 da deglutire con un po’ d’acqua.

Questo prodotto può aiutarci ad aggiustare la nostra dieta che dobbiamo comunque rendere equilibrata e varia quanto più possibile, è uno dei migliori integratori alimentari a base di Uva Ursina che viene di solito prescritto per favorire la normale funzionalità delle vie urinarie. Contiene uva ursina e  Arbutina, un principio attivo disinfettante, che può essere considerato un profarmaco che eliminato dall’organismo per via urinaria svolgendo la sua azione disinfettante in questo modo.

Per assumere prodotti con uva ursina, si consiglia di accompagnarla con bicarbonato di sodio perché se assunta con alimenti o bevande acide, come quelle gassate, l’idrolisi del legame glucosidico necessario perché faccia effetto avviene in maniera ridotta.

Pubblicato da Marta Abbà il 27 Febbraio 2020