L’uso dell’acqua piovana potrebbe essere un’ottima strategia per soddisfare gran parte del fabbisogno idrico domestico. Ma come può essere utilizzata l’acqua piovana? Gli impieghi dell’acqua piovana sono numerosi, essa può essere usata per l’irrigazione dell’orto e del giardino -l’utilizzo più classico!- ma anche per l’igiene domestica.
Tutte le faccende domestiche che richiedono acqua potrebbero prevedere l’uso dell’acqua piovana, qualche esempio? La pulizia dei servizi sanitari, lo scarico del bagno, l’acqua per la lavatrice o la lavastoviglie… Inoltre, l’acqua piovana, così impiegata, aumenterebbe il ciclo di vita di lavatrici e lavastoviglie. L’acqua del rubinetto, al contrario dell’acqua piovana, è molto calcarea e quindi tende a danneggiare alcune parti meccaniche degli elettrodomestici.
Un impianto completo per poter utilizzare l’acqua piovana in casa, prevede tre principali componenti:
-una cisterna che possa provvedere alla raccolta, spesso tali cisterne possono essere interrate quindi non occupano spazio ne’ danno problemi estetici. Le cisterne possono essere collegate alle grondaie e durante l’accumulo dell’acqua, ci sarebbe una prima fase di filtrazione.
-un tubo che possa provvedere alla distribuzione dell’acqua
-un filtro che possa garantire l’eliminazione di batteri ed eventuali sostanze nocive. Il filtro svolge un ruolo chiave per il processo di purificazione dell’acqua piovana.
In commercio è possibile trovare dispositivi di stoccaggio di dimensioni molto diverse, dai 150 ai 20mila litri. Molto importante è anche la manutenzione dei filtri (in commercio se ne trovano di diverse tipologie), per evitare contaminazioni del liquido e la formazione di depositi di sedimenti, che potrebbero danneggiare l’impianto. Attraverso un sistema di pompaggio, l’acqua piovana viene poi distribuita alle varie utenze da rifornire. Di solito, i sistemi di pompaggio permettono di prelevare l’acqua al di sotto del livello di superficie, dove è più pulita.
All’interno del serbatoio, l’acqua, naturalmente, decanterà e verrà prelevata da un sistema elettrico di aspirazione che, tramite una centralina, terrà sott’occhio la quantità d’acqua conservata. In questo modo, in caso di esaurimento delle scorte, il sistema tornerà automaticamente ad allacciarsi alla rete idrica classica. Il costo di un impianto completo (cisterna+tubo+filtro) dovrebbe girare intorno agli 800 euro.