Si parla di urea in agricoltura ma non solo, perché questa sostanza è un ottimo concime, ma si sente citato questo termine anche in discussioni relative alla valutazione della funzionalità dei reni, soprattutto quando si vuole capire se il nostro organismo è in grado o meno di sostenere il normale processo metabolico evitando eccessivi accumuli di azoto. Ci sono dei valori fisiologici da tenere in considerazione e per farlo è necessario andare ad analizzare l’urea.
Urea: valori
Non è un elemento chimico “puro”, l’urea, ma un composto chimico che può essere osservato quando si effettuano le analisi del sangue e delle urine, nel secondo caso si parla di urea urinaria. Il valore che si ottiene è molto importante perché ci da delle preziose informazioni sulla salute dei nostri reni e sul loro corretto funzionamento. Questa molecola di cui stiamo trattando viene prodotta da fegato e reni nella fase finale della sintesi proteica, ovvero del ciclo dell’urea, quando la si misura lo si fa con l’idea di monitorare e misurare le concentrazioni di azoto nel sangue e il loro impatto sulle principali funzioni metaboliche espletate dal nostro organismo.
Quando c’è tanto azoto, ovvero quando l’azotemia è alta, le concentrazioni di urea nel sangue superano determinati valori di riferimento.
Se si vuole definire chimicamente l’urea va indicata come un’ammide dell’acido carbammico, si tratta di una polvere di cristalli idrosolubili naturalmente presente anche nella pelle. Deriva dall’ossidazione di alcuni amminoacidi che vengono impiegati dal nostro organismo durante la sintesi proteica e il suo scopo è quello di limitare le concentrazioni di azoto nel sangue perché proprio da questo spesso dipendono le principali alterazioni del pH fisiologico.
La maggior parte dell’urea viene espulsa tramite l’urina e in parti molto minori anche quando si suda, va considerata un prodotto di scarto, risultato dell’attività metabolica proteica effettuata sia dal fegato che dai reni. E’ per questo che la sua concentrazione nel sangue ci da delle indicazioni riguardanti il corretto funzionamento dei reni che la filtrano favorendone l’espulsione. Questa non è un’attività una tantum, i reni la fanno di continuo e in condizioni normali le concentrazioni ematiche di azoto si stabilizzano intorno a 15-40 mg/dL.
Urea: cause
Quando accade che le concentrazioni superino i valori ottimali indicati, che possono variare a seconda di alcuni fattori “personali”, si parla di azotemia o uremia. Non dobbiamo andare in panico ma di fronte a dei numeri sballati possiamo, anzi, abbiamo la responsabilità di approfondire perché potrebbe trattarsi di un primo campanello d’allarme di una condizione di insufficienza renale.
Può anche capitare che l’urea alta non abbia origine patologica e a quel punto per “sistemarsi” basta cambiare regime alimentate, se invece c’è un fattore patologica la gestione del problema diventa più difficile, questo ce lo saprà dire il medico interpellato in merito. In generale il tasso di urea dipende dal funzionamento dei reni, dalla quantità di proteine introdotte con l’alimentazione e dal livello di idratazione ma non sempre con una buona dieta e tanta acqua tutto si sistema.
Vediamo alcune cause patologiche scatenanti l’urea alta nel sangue. Ci sono in elenco lunghi periodi di digiuno, la disidratazione, il diabete mellito, l’emolisi, la presenza di emorragie, la gotta o situazioni di insufficienza cardiaca. Anche ipertensione e ipertiroidismo possono essere delle cause come anche una neoplasia renale, i tumori renali, le ustioni, un eccessivo consumo di alimenti proteici. Chi ha subito dei traumi può avere tassi alti di urea oppure chi ha subito uno shock, chi soffre di cirrosi epatica o chi ha assunto una quantità eccessiva di farmaci cortisonici e diuretici.
Urea: sintomi
Sono piuttosto vari i sintomi dell’alta concentrazione di azoto, non sempre facili da identificare e soprattutto da interpretare in modo corretto, per questo è essenziale rivolgersi ad un medico e non procedere con il fai da te. Tra i sintomi più comuni dell’urea alta a livello ematico ci sono: stanchezza, perdita di peso, vomito, aumento della pressione sanguigna, tremori, tachicardia, riduzione nella quantità di urina prodotta e pallore.
Urea: rimedi naturali
Se non ci sono cause scatenanti di tipo patologico e il medico lo conferma, possiamo curarci adottando un corretto stile alimentare a bevendo molto. In generale bisogna agire sulla propria dieta andando a diminuire le quantità di proteine di origine animale rinunciando, se abbiamo questi vizi, sia al fumo che all’alcool che sono un’altra causa di azotemia alta. Beviamo invece almeno 2 litri di acqua al giorno in tutte le stagioni dell’anno, non solo in estate, anche aiutandoci con infusi e tisane. E’ importante per stimolare i reni e mantenerli attivi e funzionali al metabolismo.
Ci sono alcune situazioni in cui non basta agire così ed è necessario sottoporsi alla dialisi, sono quelle situazioni più gravi in cui la dieta non riesce a risolvere il problema e serve un “intervento” esterno per depurare il sangue dalle sostanze chimiche in eccesso, come urea e creatina.
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