Uova bio nel biopollaio
Per parlarvi delle uova bio vi raccontiamo come è nato un biopollaio collettivo per l’autoproduzione (o la co-produzione se preferite) di uova biologiche.
La storia che segue è vera e il pollaio esiste già da qualche tempo. Produce una buona quantità di ottime uova bio che vengono equamente divise tra i due promotori del progetto: un’azienda agricola biologica che ospita la struttura e un Gruppo di Acquisto Solidale che contribuisce alla gestione. Un terzo protagonista è un’associazione Onlus che segue alcuni ragazzi disabili, anche loro coinvolti nella gestione del biopollaio.
Come è fatto il biopollaio per la produzione di uova bio? La struttura consiste di due costruzioni in legno, con tetto, grondaie e dotate di finestre. In ognuna delle due costruzioni sono stati previsti: 16 posatoi per la deposizione delle uova accessibili tramite uno sportello, così che si possa raccogliere le uova senza entrare nel pollaio; 6 mangiatoie alimentate esternamente con mangime biologico; 2 abbeveratoi.
Nel biopollaio delle uova bio è stato previsto un pavimento grigliato rialzato, così gli escrementi finiscono nel livello sottostante dove è posizionato un telone che viene pulito una volta alla settimana. Compreso l’ampio spazio esterno dove le galline possono razzolare liberamente, il biopollaio copre una superficie di 4000 metri quadrati.
Nel biopollaio sono presenti alberi che creano zone d’ombra e fungono da riparo. Inoltre è stato previsto un recinto mobile (elettrificato a bassa potenza) che fatto ruotare attorno al pollaio fa in modo che le galline abbiano sempre erba nuova dove razzolare. Con tutto questo, le uova bio non possono che essere squisite, oltre che sane.
Ma la cosa davvero particolare di questo biopollaio è il modo con cui è gestito. Ogni mattina a turno i ragazzi dell’Associazione Onluss e i lavoratori dell’azienda agricola biologica aprono il biopollaio, riempiono di acqua e mangime biologico abbeveratoi e mangiatoie e puliscono i posatoi dove le galline depongono le uova bio.
Ogni sera i membri del GAS (al progetto collaborano 48 famiglie) richiudono il pollaio dopo essersi accertati che le galline siano tutte all’interno e raccolgono le uova. Per i lavori di manutenzione e pulizia più impegnativi ci si avvale della collaborazione reciproca ogni volta che necessita. I costi sono suddivisi 50e50 fra azienda e membri del GAS, idem le uova bio prodotte.
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Le realtà a cui facciamo riferimento nell’articolo sono: il Gruppo di Acquisto Solidale Olgiate (LC), l’Associazione Corimbo Onlus e l’Azienda Agricola Bagaggera.
Pubblicato da Michele Ciceri il 2 Maggio 2014