Si parla anche di ultrasuoni per la produzione di biogas nel corso della fiera BioEnergy Italy (5-7 marzo a Cremonafiere). Questa tecnologia, considerata la nuova frontiera in campo tecnologico negli impianti di biogas, è particolarmente efficace soprattutto laddove il materiale da sminuzzare che alimenta il digestore è più difficile da trattare. In Germania, gli impianti per la produzione di biogas che sono stati dotati di tecnologia a ultrasuoni hanno prodotto il 25% di biogas in più.
Gli ultrasuoni sono onde sonore meccaniche impiegate da tempo in medicina e in numerosi ambiti industriali. La novità di oggi sta nel nuovo ambito degli impianti destinati alla produzione di biogas. Tramite gli ultrasuoni la biomassa (cioè la materia prima del ciclo produttivo del biogas) può essere sminuzzata, i substrati diventano più digeribili, le sostanze estranee vengono eliminate e il processo di accelerazione biologica del digestore è più efficace.
Il risultato dell’impiego di ultrasuoni per la produzione di Biogas è un maggiore rendimento del biogas prodotto. Questo è possibile perché praticamente tutta la biomassa può essere utilizzata e non soltanto i fanghi. Gli ultrasuoni sminuzzano e pompano all’interno del digestore il materiale da trasformare in biogas con un’operazione che non solo non influisce sull’attività dell’impianto, ma rende tanto di più quanto la biomassa è difficile da trattare.
Un altro vantaggio della tecnologia a ultrasuoni per la produzione di biogas, che a BioEnergy Italy sarà presentata dalla tedesca Weber Entec GmbH, consiste nel fatto che è molto versatile. Può essere montata su impianti esistenti, anche non nuovissimi, e consente di verificare immediatamente la differenza tra il prima e il dopo. In Italia sono ancora pochissimi i casi applicativi, soprattutto perché si sta parlando di qualcosa di veramente nuovo, ma l’interesse è crescente e BioEnergy Italy può essere l’occasione per approfondire la conoscenza.
Per i vendor tecnologici, come la Weber Entec, gli ultrasuoni per la produzione di biogas si annunciano un business molto positivo. E per gli utenti? La maggior produzione di biogas ottenibile è come detto stimata nel 25%, indipendentemente dalla qualità della biomassa e con vantaggi che si massimizzano in caso di biomassa ‘difficile’. Questo a fronte di un investimento che per un impianto da 1MW si aggira intorno ai 110mila euro.
Leggi il nostro ultimo articolo su BioEnergy Italy a Cremona, edizione 2016.