Uccello con cresta: l’upupa e altri uccelli
Di uccello con la cresta se cercate on line sembra che ce ne sia solo uno al mondo da quanto l’Upupa è nota ai più grazie al suo particolare aspetto e, ovviamente, grazie alle piume che porta in testa e che la rendono più che riconoscibile anche da coloro che poco conoscono del mondo dei volatili. Molto spesso però ci si ferma al nome e non si approfondisce mentre c’è ancora tanto da scoprire su questi uccelli che così esplicitamente hanno voglia di farsi notare (e presto capiremo anche quando e perché). E sarà a volta che conosceremo anche altri uccelli che portano anch’essi la cresta, anche se meno noti, e hanno delle abitudini e delle vite altrettanto meritevoli. Ma partiamo dall’Upupa perché “l’uccello con la cresta” per antonomasia è lei.
Uccello con cresta: l’upupa
Lunga poco meno di 30 centimetri e con una considerevole apertura alare di quasi mezzo metro questo uccello diventa ai nostri occhi inconfondibile sì per la cresta ma anche in generale per il colore del suo piumaggio, decisamente variegato e vivace. Si presenta marrone molto chiaro nella parte superiore ma porta delle fitte strisce orizzontali bianco-nere nella parte inferiore e poi viene il bello: sul capo le si rizza un ciuffo di penne ad apice nero che può assumere diversi colori ma di certo non passa inosservato.
Il becco è lungo e sottile, le sue ali hanno una forma arrotondata ma il corpo resta snello e poggia su piedi corti. Maschio e femmina dell’Upupa sono piuttosto simili e vivono per lo più in luoghi secchi, con qualche albero ma anche caldi e assolati, nei boschetti non troppo fitti oppure lungo strade sterrate. Possiamo trovare il nostro uccello con la cresta anche nelle zone cittadine se c’è un po’ di verde e riesce a nutrirsi, tenendo conto che ha una dieta a base per lo più di larve di invertebrati, grossi insetti, molluschi e ragni.
Molto spesso i nidi dell’upupa sono incastrati tra le rocce oppure nelle cavità degli alberi e hanno una caratteristica molto particolare: puzzano. Sì emanano un gran fetore che ripugna ma serve anche per tener lontani i predatori e al contempo attirare gli insetti di cui l’uccello si nutre. Vengono deposte da quattro a sette uova alla volta, dalla fine di aprile fino ai primi di maggio e dopo 16 giorni di cova c’è la schiusa dopo la quale la femmina resta con i piccoli per una decina di giorni. Il maschio nutre la femmina durante la cova e tutta la famiglia nei primi giorni dopo la nascita dei piccoli che solo al venticinquesimo giorno spiccano il volo autonomamente.
L’Upupa è un uccello migratore e quando si avvicina la stagione fredda si dirige verso Paesi più caldi. In Europa la possiamo trovare nell’area centro-orientale, se la cerchiamo in Italia abbiamo la fortuna di vederla dall’alto Adriatico alla Liguria ma soprattutto in Puglia e nell’area tra Calabria e Sicilia.
A cosa serve la cresta dell’upupa
Ora sappiamo tutto dell’Upupa tranne il perché della cresta ed è giunto il momento di scoprirlo. Sono i maschi ad utilizzarla al meglio e lo fanno all’inizio del periodo riproduttivo inscenando una vera e propria parata nuziale durante la quale si limitano a spiegando a ventaglio la cresta e mostrare al mondo il proprio ciuffo erigibile. E’ quindi un segno di amore il rizzarsi della cresta ma non sempre perché può accadere che l’upupa la mostri anche semplicemente se si trova in stato di agitazione. Per la maggior parte del tempo resta quindi appiattita lungo la testa.
E’ interessante a tal proposito sapere che il nome “upupa” non deriva dalla cresta ma è sempre legato al rituale di accoppiamento e richiama il verso emesso da questi uccelli molto simile ad un “hup-hup-hup”. Se siete in una zona da Upupe, provate a farci caso.
Altri uccelli con la cresta
L’Upupa non è l’unico uccello al mondo ad avere una cresta e di quasi famosi ne troviamo per lo meno altri due, il Regolo e il Cardinale Rosso.
Il primo è un esserino davvero minuscolo, di massimo 10 centimetri e 5 grammi di peso ma sulla sommità del suo capo mostra una mini cresta dal bordo nero che nei maschi è arancione mentre nelle femmine è gialla. Il resto del corpo ha dei colori piuttosto vari, le parti superiori sono grigio-verdi e quelle inferiori biancastre sfumate di bruno-giallo. Il Regolo nidifica sugli abeti e depone una decina di uova, le cova per massimo due settimane e poi nascono i piccoli che dopo 13-18 giorni diventano autonomi. Questo piccolo uccellino sverna in Europa meridionale, lo troviamo anche in Italia dove nidifica tra i 900 e i 1900 metri di quota. Lo possiamo cercare nei boschi di conifere dal livello del mare alla montagna, molto spesso dove crescono l’abete rosso e l’abete bianco. La sua dieta è a base di ragni, insetti e larve.
Il cardinale rosso, chiamato anche Cardinale della Virginia è un po’ più grande, quasi come l’Upupa ma ha un’apertura alare minore, di massimo 30 centimetri. A parità d’età, i maschi sono però più grandi della femmina di circa il 10%. Questo uccellino ha un corpo piuttosto squadrato ma ciò che lo rende speciale anche in questo caso è la cresta erettile che spunta sulla sua grande testa, oltre ad una lunga coda dalle forme rettangolari. Il nome deriva dal fatto che il maschio adulto ha un piumaggio decisamente rosso carminio uniforme su tutto il corpo con una tonalità più bruna solo durante l’inverno, e poi ha una buffa mascherina nera attorno a occhi e becco. La femmina del cardinale rosso non è così rossa ma grigio-brunastro, con sfumature rosse o rosate su ali, cresta e coda e la mascherina è solo accennata. Interessante sapere che il colore rosso del piumaggio così rosso del maschio è legato ai carotenoidi presenti nella dieta.
Uccelli con la cresta bianca
Se desideriamo un uccello con la cresta ma di colore bianco, non possiamo che rivolgerci al mondo dei pappagalli e pensare al Cacatua bianco. Questo meraviglioso uccello ha tutto il piumaggio bianco cresta compresa che si apre assumendo una forma molto simile a quella di un ombrello. Non è un uccello albino, ci sono anche dei tocchi di giallo nel sottoala e sulla coda mentre becco e zampe sono color grigio scuro. La sua taglia è piuttosto grande e ha un carattere molto affettuoso e socievole anche con gli esseri umani anche se non facili da addomesticare perché ha i suoi capricci e le sue stranezze con cui è necessario imparare a convivere.
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Pubblicato da Marta Abbà il 13 Ottobre 2020