Turbine eoliche autostradali che vanno “a camion”
Le autostrade si trasformano in centrali elettriche grazie a turbine eoliche che, dal bordo, catturano le “ventate” dei camion. Sì, quelle che a volte fanno sbandare. L’idea è di 3 giovani italiani in partenza da La Spezia con questa start-up battezzata ATEA che ha fatto impazzire Enel Lab e le ha fatto “sborsare” un finanziamento per realizzarla. Stefano Sciurpa, uno dei cervelli impegnati nel progetto assieme a quelli di Giovanni Favalli e Gianluca Gennai, ci racconta cosa sarà.
1) In cosa consiste il vostro progetto?
Si tratta di installare delle turbine micro-eoliche a bordo dell’autostrada in modo da sfruttare le turbolenze generate dal flusso dei mezzi pesanti in transito. L’energia prodotta può essere messa in rete o usata per alimentare le utenze autostradali.
2) Una idea nata qualche anno fa: quando e da cosa? Come avete mosso i primi passi?
L’idea è nata così: in una cena tra amici parlando di crisi energetica, di costi dell’energia e di rinnovabili. Fortunatamente il nostro progetto è stato subito sposato da Serenissima Trading (partecipata al 100% da Holding A4 – autostrada Brescia Padova) che ci ha supportato fin dall’inizio e permesso di utilizzare le loro infrastrutture per i nostri esperimenti.
3) Quali tecnologie avete utilizzato? Come funziona?
Prima dell’istallazione abbiamo effettuato una campagna di misurazione del vento utilizzando 10 anemometri e 6 computer in modo da avere la certezza delle grandezze in gioco e della validità dell’idea. Successivamente abbiamo installato la microturbina che meglio si adattava al modello di propagazione dei flussi che avevamo ipotizzato. Funziona semplicemente come tutte le turbine eoliche: un generatore a magneti permanenti genera corrente (il principio spiegato ai bambini è identico a quello della dinamo delle biciclette più si pedala e più si illumina il fanale). Questa corrente viene poi trattata opportunamente per essere inviata alla rete elettrica.
4) Che costo hanno le installazioni autostradali? Quante turbine eoliche ci sono oggi?
I costi dipende dalle economia di scala. Attualmente esiste solo un prototipo che è in fase di modifica: noi siamo una start up e quello che è stata premiata è l’idea.
5) Da chi siete finanziati e da chi siete sostenuti?
Abbiamo avuto un piccolo aiuto economico ed un grande supporto logistico da Serenissima Trading. Fino a pochi giorni fa eravamo alla ricerca di finanziatori interessati al nostro progetto, con la vincita di Enel lab e il nostro coinvolgimento nel gruppo Enel cambieranno tutti gli orizzonti in modo che sinceramente non riesco ancora a prevedere.
6) Quant’è l’energia prodotta, quotidianamente, da queste turbine eoliche? Rispetto ad altre applicazioni come valutate questo risultato?
Si parla di 12 -15 KWh giornalieri con il nostro primo prototipo. Per intenderci una famiglia che ha un normale contratto con Enel di 3KW potrebbe consumare il massimo da contratto per 4 ore al giorno. Rispetto ai pannelli fotovoltaici, l’eolico produce giorno e notte, non è soggetto all’inquinamento e ai fattori meteorologici. I pannelli solari, invece, ad esempio, quando sono sporchi producono di meno e in autostrada si sporcano molto, inoltre quando nevica e viene il sole non rendono al massimo. Pochi lo sanno, poi, ma le celle di silicio quando di scaldano riducono il rendimento e quindi per assurdo i pannelli a luglio e agosto riducono il rendimento e alla fine della loro vita utile occorre anche smaltirli.
7) E’ in arrivo una turbina eolica più potente?
E’ in studio una nuova macchina più potente. Quando, Quanto e perché per il momento è top secret.
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Pubblicato da Marta Abbà il 22 Maggio 2013