Cosa succede se in una gara si fanno competere pedoni, due ruote e auto private? Chi tra questi taglierà per primo il traguardo se ci si muove in una zona urbana come il centro di Milano? E’ quello che ha voluto scoprire Legambiente con il Trofeo Tartaruga che ha dato risultati a impatto zero: i più veloci sono i ciclisti che battono auto e scooter!
Il Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane hanno presentato il Trofeo Tartaruga, una speciale gara dedicata alla mobilità sostenibile. La sfida è partita ieri mattina, intorno alle 10.00 e per i ciclisti si è conclusa in 11 minuti, sono stati i primi a tagliare il traguardo! Non solo ciclisti ma anche automobilisti, taxi, scooter, pedoni e, novità assoluta, un passeggino; queste le categorie presenti al Trofeo Tartaruga.
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Gli automobilisti si sono rivelati i più lenti e dispendiosi, arrivando più tardi anche dei pedoni e della donna con il passeggino che hanno viaggiato con i mezzi pubblici. I concorrenti sono partiti da via Vigevano (Porta Genova) con arrivo in Stazione Porta Garibaldi. Alla partenza era presente il Vice Sindaco del Comune, Maria Grazia Guida. L’arrivo a Porta Genovese si è svolto con il seguente ordine:
1) Bicicletta, senza costi di trasporto e a impatto zero.
2) Scooter, con otto minuti di ritardo rispetto alle biciclette, con un costo di trasporto pari a 1,08€ ed emettendo 324 g di CO2
3) Metropolitana, con emissioni stimate intorno ai 118 grammi di CO2 per passeggero e con un costo del biglietto dell’ATM pari a 1,50€.
4) Taxi, il più costoso, con un costo della corsa di 12,50 euro e 756 g di emissioni nocive
5) Automobile privata che per percorrere il tragitto previsto ha impiegato 30 minuti, speso 6,83 euro ed emesso 756 grammi di CO2.
A rappresentare i ciclisti è stato un volontario di Ciclobby Milano che ha tagliato il traguardo in soli 11 minuti, seguito dallo scooter guidato da Laura Brambilla con un timing di 19 minuti. A bordo della metropolitana c’erano gli alunni della Scuola Popolare ICARE che hanno impiegato 21 minuti. Un plauso particolare va alla mamma con passeggino al seguito, Silvia Malazzo, volontaria di Legambiente che ha viaggiato sulla metropolitana e raggiunto Porta Garibaldi con solo un minuto di scarto rispetto alla scolaresca.
I mezzi più inquinanti, costosi e lenti, sono le quattro ruote con taxi e auto private, queste arrivano a impiegare 30 minuti per un percorso in cui le biclette ne impiegano 11; un motivo in più per servirsi delle piste ciclabili di Milano. Il successo dei mezzi puliti è dettato dalla misura anti-inquinamento prevista dal progetto Area C, fortemente voluto dalla giunta Pisapia a seguito dei risultati del referendum cittadino di giugno. Milano non è l’unica città ciclabile d’Italia, anzi, nella classifica dal dossier Fiab, Legambiente e Città in bici Milano occupa uno degli ultimi posti ma l’Area C rivaluta il ruolo delle bicilette.
“La bicicletta si conferma il mezzo più performante in città – dichiara Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia -, gli spostamenti sono gratis, la velocità commerciale è la migliore sulle brevi distanze, è versatile, non ha problemi di parcheggio, fa bene alla salute. Una città ciclabile conviene a tutti, ma in primo luogo a chi pedala. Inoltre, rispetto all’edizione precedente del Trofeo Tartaruga tutti i mezzi di trasporto hanno ridotto i tempi di percorrenza, grazie a strade più sgombre e decongestionate. Grazie ad Area C Milano è più veloce”.
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