Trigliceridi alti: cosa sono, quale funzione svolgono. Abitudini da adottare per prevenire ipertrigliceridemia. Quali alimenti evitare e quali sono quelli da includere nella dieta alimentare per abbassare i livelli di trigliceridi nel sangue.
I trigliceridi sono molecole di grasso (lipidi) che costituiscono la principale componente del tessuto adiposo. Svolgono due funzioni fondamentali per il nostro organismo: accumulano riserve di energia ci proteggono dalle basse temperature.
Quando, tuttavia, i loro livelli nel sangue aumentano eccessivamente, (in questo caso parliamo di ipertrigliceridemia) possono essere un fattore di rischio per lo sviluppo di malattia coronarica (infarto), epatica e pancreatica. I valori normali dei trigliceridi nel sangue, a digiuno, dovrebbero oscillare tra i 150 e i 200 milligrammi per decilitro. Se si va oltre questi livelli, si parla di ipertrigliceridemia lieve, grave e molto grave.
I livelli dei trigliceridi possono essere influenzati da fattori come:
- dieta alimentare
- età,
- stile di vita
- condizioni mediche particolari
- specifiche terapie farmacologiche: cortisone, estrogeni, alcuni diuretici, pillola anticoncezionale.
- complicanze metaboliche
Trigliceridi alti, quale alimentazione scegliere
Per mantenere bassi i trigliceridi nel sangue non serve eliminare dall’alimentazione tutti i grassi; è sufficiente seguire alcuni principi di buon senso!
Mantenere il peso forma
Se siete in sovrappeso è probabile che avete un tasso elevato di trigliceridi nel sangue. La ricerca mostra che l’ipertrigliceridemia ha una stretta correlazione con la circonferenza della vita.Cosa fare? Dovete immediatamente ridurre l’assunzione di tutti i cibi che assumete così da equilibrare l’apporto calorico con il dispendio energetico. Già questo è il primo passo per perdere peso e quindi abbassare il tasso dei trigliceridi.
Molte ricerche confermano che gli individui in sovrappeso riescono a riequilibrare velocemente i propri livelli di trigliceridi perdendo già il 10% del loro peso. L’importante è farlo in modo naturale e sano. Ovviamente dovete fare anche attenzione ai cibi che ingerite! Di questo ne parleremo nei paragrafi che seguono.
Fare attività fisica
L’attività fisica è un elemento fondamentale per il benessere e la salute del nostro organismo. In particolare, fare regolare attività fisica aiuta in vari modi a normalizzare il tasso dei trigliceridi; può contribuire ad abbassare i livelli di trigliceridi fino a un 40%. L’attività fisica, infatti, aumenta l’attività degli enzimi che digeriscono i trigliceridi. Non bisogna sforzarsi troppo, una piccola passeggiata quotidiana di almeno 30 minuto può già essere sufficiente.
Limitare i cibi grassi
Come già accennato, il nostro organismo è deputato ad accumulare e utilizzare una certa quantità di grasso sotto forma di trigliceridi. Tuttavia, chi ha livelli alti di trigliceridi deve ridurre drasticamente il consumo di grassi saturi e trans in quanto tendono a stimolare la produzione di colesterolo e di trigliceridi da parte del fegato. I grassi saturi sono presenti Sono presenti soprattutto in alcuni condimenti per insalate, cibi in scatola, margarina, pane, carne rossa.
Attenzione: ciò che è fondamentale non è tanto eliminare i grassi alimentari, ma gli zuccheri: la dieta deve essere più simile a quella di chi soffre di diabete che a quella di chi ha problemi di colesterolo alto.
Consumare più Omega-3
Non tutti i grassi sono da evitare! E’ il caso dei grassi insaturi, che per l’appunto svolgono l’azione opposta; aiutano ad abbassare i livelli di trigliceridi. Gli esperti suggeriscono di includerli almeno una volta alla settimana nella dieta. Da preferire gli alimenti ricchi di omega-3; sono presenti nel salmone, nelle sardine, nella trota iridea, nell’aringa e in altri pesci. Un altro modo per aumentare il consumo di grassi Omega-3 è sotto forma di integratori alimentari. Prima, però è bene chiedere il parere del proprio medico curante.
Eliminare l’alcol
L’alcool in tutte le sue forme (vini, liquori, birra) può favorire un’elevata produzione di trigliceridi da parte del fegato. In caso di ipertrigliceridemia, pertanto, è fondamentale eliminare il consumo di bevande alcoliche.
Per un’indagine approfondita, è bene effettuare il controllo dei trigliceridi dopo 2-3 settimane di dieta totalmente priva di alcool, senza cambiare l’alimentazione.
E’ preferibile sostituire l’alcol con acqua minerale o succhi di frutta naturali. Ricordate, però, di verificare la quantità e la qualità dei succhi che consumate.
Quali farmaci assumere?
Solo il medico, tramite alcuni esami appropriati, può diagnosticare e chiarire la causa della ipertrigliceridemia e di conseguenza attivare un intervento terapeutico mirato. Può decidere, in certe situazioni, di somministrare farmaci specifici per ridurre il tasso dei trigliceridi nel sangue. In ogni caso, seguire uno stile di vita sano, una dieta alimentare adeguata e una regolare attività fisica può rivelarsi risolutivo nel regolarizzare i livelli di trigliceridi nel sangue.