Trifoglio rosso, tutte le info
Il trifoglio rosso, specie Trifolium pratese, è una pianta erbacea molto usata nella Medicina tradizionale indiana. In Italia è arrivata alla ribalta negli ultimi anni, usata come rimedio per le cause più disparate: per la tiroide, alleviare gli effetti della menopausa, come sedativo o antinfiammatorio naturale. Vediamo quali sono i presunti benefici del trifoglio rosso, se funziona, se fa ingrassare e quali sono i suoi effetti sulla salute.
Trifoglio rosso: pianta
La specie Trifolium pratese, in Italia è coltivata soprattutto a scopo foraggero oppure, in ambito domestico, come sostituto del prato. Il trifoglio rosso, infatti, presenta caratteristiche foglie ornamentali con dei piccoli fiori che attirano insetti impollinatori.
E’ una pianta che si può coltivare facilmente: non ha necessità specifiche e cresce bene su terreni con pH compreso tra 5 e 7.5.
Insomma, se stai pensando di coltivare il trifoglio rosso la sfida è facile da accettare. Puoi seminare in pieno campo in primavera, oppure, se abiti nel Meridione d’Italia, anche tra settembre e ottobre, prima dell’arrivo del freddo.
Questa pianta è apprezza anche per la concimazione verde: l’apparato radicale assorbe grosse quantità di azoto che poi rilascia nel suolo con il sovescio (da praticare prima della fioritura).
Il trifoglio rosso è usato per la preparazione di tisane, estratti erboristici, impacchi e per il tè. Vediamo quali sono le sue proprietà e i benefici connessi a questa pianta erbacea.
Trifoglio rosso: proprietà e benefici
Riporteremo, qui, i benefici e le proprietà per le quali tale piante è popolare in India e alcuni benefici evidenziati con meta-analisi.
In India, il trifolum pratense è una pianta popolare per le sue proprietà:
- Espettoranti
- Antispasmodiche
- Sedative
- Antinfiammatorie
- Antidolorifiche
Nella medicina alternativa al trifoglio rosso si correlano diversi benefici. Sembrerebbe essere in grado di trattare diversi disturbi compresi i sintomi della menopausa, la tosse, disturbi del sistema linfatico e disfunzioni legati alla tiroide.
In particolare, la pianta si è resa efficace nell’alleviare gli effetti della menopausa, il trifoglio rosso sembrerebbe utile nel ridurre la frequenza delle vampate di calore.
Perché il trifoglio rosso è efficace nel trattamento delle vampate di calore e nel ridurre i sintomi della menopausa?
Perché contiene coumestrolo, un fitoestrogeno che svolge un’attività sui recettori degli estrogeni umani.
Trifoglio rosso: benefici
Questa pianta è ricca di vitamina A, B12, vitamina E, K e C. Annovera abbondanti dosi di calcio, fosforo, potassio, magnesio e cromo. Grazie ai suoi composti fitoestrogeni, è una pianta molto apprezzata.
I suoi composti contrastano i radicali liberi e vantano un grande potere antiossidante, non solo per le vitamine ma soprattutto per l’elevato contenuto di isoflavoni.
Trifoglio rosso: controindicazioni
Sebbene sia una pianta affermata nella medicina tradizionale indiana, la comunità scientifica occidentale non ha messo in evidenza alcuna prova che la renda efficace nel trattamento della tosse, nella prevenzione del cancro o nel trattamento di problemi a carico del sistema linfatico.
Gli integratori a base di Trifolium pratese, in alcune persone, possono innescare la comparsa di rash cutanei, rossori e altri effetti collaterali come dolori muscolari, nausea e mal di testa.
Anche se su molti portali è consigliato per il trattamento della sindrome premestruale, va assunto con cautela e a basse dosi. Soprattutto se si hanno problemi di coagulazione lenta, in caso di mestruazioni, ne è sconsigliato l’uso perché potrebbe rendere il flusso più abbondante.
Altre controindicazioni: va evitato in caso di terapia con farmaci anticoagulanti.
Prima di assumere integratori o gocce a base di trifoglio rosso, è importante consultare il proprio medico di fiducia. Nessun rimedio, anche se naturale, può essere preso alla leggera.
Trifoglio rosso e problemi al seno
Altre controindicazioni. Per il suo contenuto di fitoestrogeni, il consumo di integratori a base di trifoglio rosso è controindicato nella donna che ha una storia -anche solo familiare- di carcinoma mammario, endometriosi, cancro ovarico, cancro uterino, fibromi uterini e altre condizioni sensibili agli estrogeni. Queste donne, purtroppo, non possono contare su alcuna terapia ormonale per alleviare i sintomi della menopausa.
Alcuni autori suggeriscono che l’elevato contenuto di isoflavoni del Trifolium pratese, andrebbe a neutralizzare le condizioni avverse create dai fitoestrogeni. Nonostante questa teoria, il trifoglio rosso resta controindicato nelle condizioni sopra elencate.
A uso topico (in forma di impacchi, oli…), la pianta non presenta alcuna controindicazione.
Il trifoglio rosso fa ingrassare?
No, non ci sono evidenze che possano correlare il Trifolium pratese a un maggiore accumulo di grasso.
Pubblicato da Anna De Simone il 1 Ottobre 2018