Tridacna in acquario
Come mantenere una tridacna in acquario: scheda e prezzo delle specie tridacna gigas (gigante) tridacna maxima, tridacna squamosa e altre.
La tridacna è spesso chiamata “vongola gigante”, infatti come le vongole si tratta di bivalvi. Se hai un acquario marino, i bivalvi di tuo interesse appartengono principalmente a due generi: Hippopus e Tridacna. In questa pagina ci soffermeremo sulle varie tridacne che si trovano in commercio.
Di questo genere è molto popolare la specie Tridacna gigas o tridacna gigante, sono stati registrati, in natura, esemplari dalle dimensioni superiori ai 132 cm! Proprio come acropora e montipora, anche la tridacna può dare grandi soddisfazioni in acquario e accrescersi di molto.
Tridacna in acquario
In commercio troviamo diverse specie, la cosa triste è che spesso il commerciante non sa riferire il nome corretto della specie e ne indica solo il genere. Se non conosci la specie della tua tridacna, ti do un consiglio: gli esemplari dalle tonalità blu, verde, gialle e marroni, sono state “pescate” a basse profondità, infatti pigmentazioni di questo colore vengono sviluppate dalle tridacne per proteggersi dai raggi UV. Al contrario, esemplari con un mantello verde, sono stati raccolti in acque più profonde, quindi nel tuo acquario di barriera vanno tenute nella parte più in ombra.
Lungo i bordi esterni del mantello, le tridacne sfoggiano screziature di colore che possono cambiare in base all’intensità della luce. Come molti coralli di barriera, anche la tridacna vive in simbiosi con le zooxantelle, quindi in parte riescono ad autosostenersi con la fotosintesi… tuttavia devi ricordare che si tratta pur sempre di organismi filtratori e necessitano di un sostentamento periodico.
Tieni presente che la tridacna estroflette una struttura filamentosa in grado di farla aderire fortemente a una superficie (questa struttura è impropriamente chiamata “piede”), quindi se non sei sicuro della collocazione da darle, tienila sulla sabbia o sul substrato ghiaioso dove non può aderire saldamente. Collocala sulla sabbia solo fino a quando non avrai deciso la sua posizione permanente: questo animale si stressa molto quando viene cambiato di posizione, soprattutto se ha già aderito con il suo “piede”. E’ anche vero, però, che può spostarsi leggermente se infastidita da altri animali dell’acquario.
Tridacna: scheda tassonomica
Prima di passare alle schede delle singole specie, ecco una classificazione tassonomica del genere tridacna.
- Regno: Animalia
- Phylum: Mollusca
- Classe: bivalvia
- Sottoclasse: Heterodonta
- Ordine: Cardiida
- Superfamiglia: Cardioidea
- Famiglia: Cardiidae
- Sottofamiglia: Tridacniae
- Genere: Tridacna
Partiamo con la specie Tridacna Maxima.
Tridacna maxima: scheda
Origine: Oceano Indo-Pacifico, in particolare dal Mar Rosso a Tonga e Pitcairn Island.
Habitat: sui pendii o fondali bassi di barriera corallina, a una profondità non superiore ai 15 metri.
Descrizione: la tridacna maxima si fa apprezzare per i colori intensi del suo mantello che può essere viola fluorescente, blu, verde, rosa o addirittura di diverse sfumature e combinazioni colore.
Nell’acquario, ha bisogno di essere posizionata su substrati rocciosi. Gli esemplari più grandi riescono a autosostenersi ma se hai acquistato una piccola tridacna maxima, dalla grandezza inferiore agli 8 cm, dovresti somministrare fitoplancton almeno 3 volte a settimana.
Tridacna squamosa: scheda
Origine: Oceano Indo-Pacifico, in particolare dal Maro rosso verso le acque a sud del Giappone, Isole Marshall e della Grande Barriera Corallina.
Habitat naturale: abita in pendii o fondali di barriera poco profondi, si trova anche a solo un metro di profondità fino a 15 metri.
Descrizione: il manto è generalmente dato da una composizione di colore (marrone, giallo e verde). Per l’alimentazione, vale quanto detto in precedenza per la specie tridacna maxima.
Tridacna gigas: scheda
Origine: Oceano Indo-Pacifico, in particolare dalla Thailandia al Giappone meridionale, a sud della Grande Barriera Corallina e dalla Nuova Caledonia.
Habitat naturale: abita fondali bassi.
In natura può facilmente raggiungere e superare i 90 cm. Il record di lunghezza a oggi osservato è di 137 cm, l’esemplare fu poi venduto a un prezzo superiore alle 700 sterline (circa 800 euro). Gli esemplari che si trovano in commercio sono quasi sempre verde oliva o marroni, hanno una colorazione opaca con piccoli punti blu. Gli esemplari più ricercati (e anche più rari) possono essere verde vivace, blu o una combinazione di colori.
Per il mantenimento e l’alimentazione vale quanto visto nella scheda dedicata alla tridacna maxima.
Tridacna: alimentazione e consigli
La somministrazione di fitoplancton e alimenti per filtratori è d’obbligo nelle prime fasi di sviluppo dell’animale (quindi quando le sue dimensioni sono inferiori agli 8 – 10 cm) ma è consigliata anche dopo per promuoverne la crescita.
Non è solo importante l’alimentazione per filtratori (da somministrare 3 volte a settimana) ma anche il monitoraggio degli elementi. L’acquario deve avere buoni livelli di calcio, fondamentale per le conchiglie.
I parametri ideali per il mantenimento della tridacna sono:
- Calcio compreso tra 380 – 430 mg/l
- Alcalinità: 2,5 – 3 meq/l (cioè di una kh compresa tra 7 a 8.4)
- Fosfati: <0,05 mg/l
- Magnesio: 1350 mg/l circa
- Stronzio: 8-10 mg/l
- pH: 8 – 8,4
- Durezza: 1,023 – 1,025
E’ importante non solo apportare stronzio ma anche iodio.
Se già somministri alimenti per coralli, questo dovrebbe bastare, se il tuo acquario è particolarmente magro, meglio integrare con del fitoplancton. A “questa pagina Amazon” puoi trovare diverse proposte (della Seachem, Nyos, SHG….), nel dosarlo, attieniti sempre alle indicazioni del produttore senza “esagerare”.
Tridacna: prezzo
Il prezzo varia molto in base alla specie e soprattutto in base alle dimensioni e alla colorazione. Esemplari più piccoli 4 – 5 cm di belle colorazioni, si possono acquistare con 50 euro, per esemplari più grandi 8 – 12 cm, il prezzo sale a 80 – 110 euro. Ti ricordo che spesso il prezzo lo fa il rivenditore.
Pubblicato da Anna De Simone il 5 Luglio 2018