Quando la gente pensa al trekking, di solito, immagina strade sterrate, sentieri rocciosi, percorsi di montagna… sono pochi coloro che evocano immagini di skyline metropolitani, marciapiedi, zone a traffico limitato e vecchi cantieri ferroviari. E’ così che introduciamo il concetto di trekking urbano!
Il trekking urbano è un ottimo modo per conoscere ed esplorare una città. Può essere rilassante quanto una passeggiata in campagna ma offre soddisfazioni di natura diversa.
Perché praticare trekking urbano?
Se volete conoscere meglio una città o avete ospiti in casa che amano camminare, organizzare un’escursione nel centro cittadino è la soluzione ideale.
Molte persone, soprattutto negli USA, praticano trekking urbano per perdere peso, aiutare il metabolismo e condurre uno stile di vita più sano.
Il trekking urbano ha un vantaggio da non sottovalutare: chi lo pratica può prendersi una pausa in ogni momento! Sedersi su una panchina, dissetarsi in un bar o addirittura fare shopping! Chi pratica trekking rurale sa benissimo che se non segue alcune regole rischia di disidratarsi, perdersi o cadere!
Lo scopo del trekking urbano è un po’ diverso dalla sua controparte rurale. E’ un viaggio alla scoperta della città che può essere praticato sia da chi abita in zona da anni, sia dai “forestieri”. Gli abitanti del luogo potrebbero essere abituati a guidare nell’area urbana ma esplorare a piedi, certamente, dà una prospettiva completamente diversa, consente di scoprire gemme nascoste come piccoli parchi, piazze e scorci tra palazzi, inaccessibili per chi guida un’automobile.
Il periodo migliore per praticare trekking urbano
Se vi state chiedendo quando praticare trekking urbano, sappiate che molto è a “discrezione” della città che intendete visitare e soprattutto delle vostre aspettative.
Personalmente preferisco fare trekking urbano in inverno, quando il traffico cittadino rallenta.
Poi c’è chi pratica trekking urbano per approfittare di fiere o eventi come una passeggiata che incrocia un presepe vivente, le Luminarie di Napoli, il Carnevale di Venezia o una qualsiasi fiera dell’artigianato.
Trekking urbano Consigli
Nell’articolo “Trekking Consigli utili” vi abbiamo dato una serie di dritte per affrontare al meglio un percorso trekking rurale, con il trekking urbano cambiano molti parametri perché a cambiare è l’ambientazione.
Il modo migliore per praticare trekking urbano è farlo con qualcuno che conosce molto bene la città, in alternativa sarebbe conveniente tracciare, in via preliminare, un percorso sfruttando lo strumento Stree View che trovate su Google maps.
Il percorso tracciato non deve essere definito al massimo, è bene focalizzare l’attenzione sui “punti di interessa turistico” ma è altrettanto conveniente lasciare spazio alla spontaneità. Se vedete una stradina interessante, perché non percorrerla?! Il trekking urbano può regalare continue sorprese: non si finisce mai di scoprire le perle nascoste di una città!
Anche se fontane pubbliche e bar non mancano, si consiglia ugualmente di portare una piccola bottiglia d’acqua. Immancabili sono le scarpe da trekking e, in assenza del gps sullo smartphone, una mappa della città.
Il trekking urbano, così come quello rurale, si sposa bene con il social trekking; se avete voglia di fare nuove amicizie e condividere con persone speciali il vostro cammino, il social trekking è l’ideale, un’ottima occasione di crescita e confronto.
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Foto #1 | Sapporo, capoluogo della prefettura di Hokkaido, Giappone
Foto #2 | Maschere in piazza S. Marco, foto scattata durante un percorso di trekking urbano a Venezia