Traversata del deserto in eBike
Quando la strada si fa dura… si vede la qualità della bicicletta. Anzi, della eBicicletta. Nemmeno le strade più impervie della Mongolia, deserto dei Gobi compreso, hanno fermato le eBike di Bosch nella loro test più estremo: attraversare indenni le steppe mongole dalla capitale Ulan Bator verso ovest fino a Harhorin, accanto agli scavi di Karakorum.
La prova è stata portata a termine dalla giornalista Susanne Brüsch e da Ondra Veltruski, i due tedeschi fondatori del progetto Pedelec Adventures che organizza in tutto il mondo percorsi di viaggio in bici. Sempre più spesso con le biciclette a pedalata assistita, dette anche eBike.
Il sistema eBike di Bosch, montato su una bicicletta da cross e su una bicicletta da turismo, è stato giudicato resistente, affidabile, duraturo e potente dai due esperti eBiker. Ha infatti dimostrato di avere un’ottima resistenza su percorsi di qualsiasi tipo: strade pianeggianti praterie, paludi, corsi d’acqua, pendii ripidi e appunto… anche il deserto.
Punto di forza del sistema eBike di Bosch è l’interazione di computer di bordo, batteria al litio e Drive Unit, che offrono al ciclista un’esperienza d’uso unica e non invasiva. Solitamente ci si accorge del grande supporto alla pedalata del sistema eBike di Bosch solo una volta spenta la Drive Unit, cuore del sistema, che supporta la pedalata in modo immediato e costante, entrando in funzione in base allo sforzo muscolare, alla pendenza e alle sollecitazioni del biker.
La Drive Unit di Bosch ha il pregio di essere compatta, solida e silenziosa, non necessita di manutenzione e resiste ad acqua, polvere e urti. Inoltre il suo baricentro basso consente un’equilibrata distribuzione del peso, garantendo all’eBike stabilità e agilità. Il livello di supporto alla pedalata può essere regolato in qualsiasi momento, secondo le proprie esigenze, semplicemente selezionando i programmi di guida dal computer di bordo.
Nota a margine: il tour su due ruote della Mongolia è stata un’avventura al 100% ecosostenibile e autonoma, grazie anche ai pannelli solari che i due eBikers tedeschi hanno montato sui loro rimorchi monoruota per ricaricare le batterie delle biciclette e i loro dispositivi elettronici.
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Pubblicato da Michele Ciceri il 18 Gennaio 2013