Il trattore elettrico sembra un gioco per ragazzi, o per bambini, ed invece è realtà già da qualche anno. Anche se è lento a diffondersi, per fattori che vedremo, si comincia già a pensare a quale impatto l’utilizzo del trattore elettrico avrò nel settore, sia dal punto di vista dei costruttori e concessionari, sia dal punti di vista di chi poi li deve usare, “sul campo”.
Trattore elettrico al TAO 2018
Inevitabile, quindi, al Tractor Agricultural Observatory, affrontare questo tema cercando di guardare ai vantaggi più che ai limiti, e alle eventuali soluzioni per questi ultimi. La decima edizione del Tractor Agricultural Observatory, per i fedelissimi alla manifestazione, TAO, è stata organizzata lo scorso maggio a VeronaFiere, edizione 2018.
Si è dibattuto del futuro del trattore elettrico tenendo conto che non era una novità al 100% visto che un produttore come Agco si era già mosso nell’elettrico e ha presentato il trattore e100 Vario, vincitore dell’argento agli Innovation Awards ad Agritechnica 2017.
Se la storia ogni tanto, spesso, insegna, allora il trattore elettrico è il futuro. Dico questo perché finora la meccanizzazione agricola ha seguito le orme di evoluzione che lasciava il settore automotive e sembra che anche questa volta accadrà così. Non male, se le orme sono a basso impatto ambientale e per quel poco che oggi vediamo, sembra che la tradizione sia confermata
Anche la nota Fendt, infatti, già prima del TAO 2018, ha lanciato sul mercato una delle sue prime macchine. C’è tanto da fare, dal punto di vista tecnico, certo, dal punto di vista del mercato, perché i pezzi diventino accessibili ai molti e non solo per pochi, ma è importante che avvenga in contemporanea anche un cambio culturale. Non significa mettersi a studiare come funzionano i trattori elettrici, ognuno ha il suo campo di azione, ma significa mettersi nell’ordine di idee che un mezzo elettrico può essere una alternativa al Diesel o ad altri tipi di trattori.
Finora non abbiamo molto l’abitudine a prendere in considerazione l’alternativa green, dando per scontato che sia svantaggiosa e meno perforante. Nel settore auto fortunatamente il fatto che ci siano dei vantaggi economici, in molti casi, questa via green elettrica sta iniziando a piacere e a diffondersi, c’è da sperare che i trattori proseguano in scia. Ad oggi, a sentire Mr Google, coloro che cercano trattore elettrico non sono numerosi e la maggior parte cerca quelli per bambini: giocattoli.
Trattore elettrico: limiti
Ci sono effettivamente delle questioni “tecniche” che ostacolano la diffusione dei trattore elettrico, non è solo una questione mentale di inerzia nei confronti di un cambiamento. I fattori maggiormente limitanti sono il costo elevato delle batterie, il loro rapido deterioramento e la loro ridotta durata. Oggi le batterie sono ancora una delle parti più costose dei mezzi elettrici e, anche se il prezzo è molto calato, dal 2010 in poi, c’è ancora molto da lavorare per far sì che il trattore elettrico abbia un prezzo abbordabile.
Si è visto anche che la carica della batteria, che mediamente dovrebbe durare 100mila Km, diminuisce fin dal primo giorno di vita. E’ vero che il trattore elettrico non deve essere adatto a percorrere molti Km ma non è bene che ciò avvenga. L’autonomia limitata è un grande difetto, per le macchine ma anche per i trattori elettrici che, se non risolto, li condanna ad essere un mezzo “di nicchia”.
Trattore elettrico: vantaggi
Il primo vantaggio, indiscutibile, è quello del risparmio in termini economici. E’ anche ciò su cui si vuole far leva per quanto riguarda gli utenti. Un vantaggio importante ma che a livello di marketing paga meno, è il basso impatto ambientale di questi mezzi elettrici, confrontato con quello dei mezzi che oggi la maggior parte di noi utilizza, che siano macchine o trattori.
Nonostante i limiti, al TAO 2018 sembra che la strada del trattore elettrico sia percorribile e che sia quella che ci condurrà verso un futuro più sostenibile, anche perché a dicembre 2015, 195 Stati hanno sottoscritto l’Accordo di Parigi sul clima per porre fine alla vendita di macchine a diesel e benzina. Non saranno i trattori a risolvere la questione e a permettere all’Italia, come agli altri paesi, di rispettare il “patto”, ma per il settore agricolo sarebbe un passo importante e una bella vittoria sugli altri, a volte più restii a cambiare e a svoltare in modo green.
Trattore elettrico per bambini
Ridimensioniamo i ragionamenti e proviamo a metterci nei panni di un bambino che, ignaro di tutto quanto scritto sopra, desidera il suo gioco, un trattore elettrico che, chissà, magari lo trasformerò in un agronomo munito di patente per trattore o in uno di quei coltivatori 4.0 che io ammiro tanto. E un po’ invidio per il verde di cui sono circondati. Vediamo che trattori elettrici possono essere acquistati, tra quelli in commercio troviamo quello molto popolare delle Peg Perego munito di una benna con due movimenti e ruote tassellate per andare ovunque, oltre che di due motori da 165W. E’ un giocattolo da 280 euro adatto ai bambini dai 3 anni in su.
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