Trappole per topi in giardino

Trappole per topi

Il ritorno alle trappole per topi conferma con piacere (il nostro almeno) la diffusione dei giardini e degli orti biologici. In un orto biologico gli ospiti sgraditi non possono essere allontanati con veleni o altre sostanze chimiche, mentre le trappole per topi sono ammesse. Uno perché non inquinano e due perché possono essere usate senza uccidere la preda, ma semplicemente per allontanarla.

Ecco perché le trappole per topi campagnoli si trovano facilmente in commercio e con un po’ di pratica e materiali di fortuna si possono catturare anche i grillotalpa e i coleotteri nocivi. Che quando sono davvero nocivi è giusto sbarazzarsene, ma se in qualche modo tornano utili all’ecosistema, l’obiettivo deve essere quello di tenerli lontani dal giardino e non di sterminarli. Quindi è bene che le trappole per topi siano controllate spesso, e che vengano usate solo se necessario: potrebbero incapparvi animali utili!

Le trappole per topi campagnoli e per le arvicole, che dicevano si trovano facilmente in commercio (qui sotto trovate delle indicazioni), vanno usate con cognizione di causa e sistematicamente per un preciso periodo di tempo (quello della riproduzione di solito). Solo in questo modo è possibile ridurre in modo significativo il numero dei roditori dannosi presenti nell’orto e nel giardino.

Un altro consiglio: se volete che la vostra azione di contrasto alla diffusione dei topi di campagna sia efficace mettetevi d’accordo con i vicini di casa. I roditori sono molto sospettosi e non ci mettono molto a capire l’inganno. Il rischio di azioni isolate con trappole per topi di tipo meccanico è che gli ospiti sgraditi vengano solo allontanati per poi ritornare dopo poco tempo. Il che non succede se nei paraggi date ospitalità a un gatto, il più antico dei rimedi contro i topi.

Oltre alle trappole, che servono per catturare gli animali e trasferirli altrove, contro i topi di campagna e le arvicole funziona mettere a dimora ‘piante da difesa’ come: corona imperiale, erba rogna, lingua di cane, aglio, ribes nero. Si possono usare anche stratagemmi del tipo: interrare bottiglie vuote in posizione inclinata (il vento che soffia nel collo della bottiglia produce un fischio di disturbo); interrare spicchi d’aglio, foglie di noce, teste di pesce e foglie di sambuco vicino all’ingresso delle tane. Anche i capelli umani sono ottimi dissuasori: inseritene una ciocca nella tana di un topo e vedrete che questo se ne andrà.

Tra i dissuasori attivi non naturali i più usati sono i congegni a ultrasuoni, che possono essere alimentati sia a batteria sia con l’energia solare. E’ probabile che dopo qualche successo iniziale i roditori comincino ad abituarsi agli ultrasuoni e a farsene un baffo. In questo caso può convenire sospendere l’azione per un paio di settimane e poi ricominciare.

Volete catturare topi, arvicole e talpe senza ucciderli? Fatelo con la buona vecchia trappola a gabbia per topi

 

Se l’ospite indesiderato è una talpa (leggete il nostro arvicole e talpe, come distinguerle) potete usare la trappola per talpe

Per scacciare tutti i roditori almeno per un po’ (perché poi si abituano) c’è lo scaccia roditori a ultrasuoni 

oppure lo scaccia roditori a ultrasuoni a batteria

Pubblicato da Michele Ciceri il 29 Luglio 2015