Trappole ai feromoni, consigli utili
Trappole ai feromoni: come funzionano e contro quali insetti si possono usare. Dalle mosche ai parassiti dell’orto, ecco tutte le informazioni sulla trappola ai feromoni.
Le trappole ai feromoni possono essere molto utili per il controllo degli insetti dannosi per l’orto e per la vita all’aria aperta. Una trappola ai feromoni è innocua per l’ambiente tanto che è ammessa anche in agricoltura biologica.
Come funziona una trappola ai feromoni?
Il meccanismo è semplice: la trappola cattura soprattutto i maschi per impedirne la riproduzione. Che cosa sono i feromoni? Si tratta di ormoni sessuali (anche detti molecole segnale) prodotti dalle ghiandole presenti sul corpo dell’insetto femmina.
Gli insetti maschi possono captare la presenta dei feromoni anche a diversi chilometri di distanza. I maschi, con le trappole ai feromoni, vengono attirati con l’inganno fino a raggiungere la fonte dell’emissione e rimanere intrappolati.
Trappole ai feromoni, contro quali insetti sono efficaci?
Per ogni tipo di insetto corrisponde un feromone specifico, molti sono i preparati a base di feromoni già presenti in commercio e altri ancora ne arriveranno. I feromoni sono sostanze naturali che, una volta identificate nella loro struttura chimica, possono essere sintetizzate artificialmente in laboratorio e usate come esche per le trappole in oggetto.
Contro quali insetti sono efficaci?
- Carpocapsa
Si tratta di una piccola farfalla le cui larve distruggono i raccolti dei frutteti, in particolare mele e pere. - Mosca dell’olivo
La mosca dell’olivo danneggia la produzione di olio e i raccolti di olive sia in termini di qualità sia in termini di quantità. - Tignola della vite
Le larve di questa farfalla attaccano gli acini dell’uva, niente di più frustrante per un viticultore! - Tignola dell’olivo
Le larve attaccano, in modo indiscriminato, fiori, foglie e frutti dell’olivo. Non è possibile usare una sola trappola e unire le esche della tignola dell’olivo con le esche feromoniche della mosca dell’olivo. A ogni feromone spetta la sua trappola. - Rodilegno rosso
Attaccano sia le piante da frutto sia le specie ornamentali. - Rodilegno giallo
I bersagli principali sono il melo e il pero, anche se questo parassita non disdegna altri frutti. - Processionaria delle conifere
Le trappole ai feromoni per processionaria sono molto diffuse e agiscono con efficacia. La processionaria adulta può essere pericolosa per gli animali da cortile mentre le larve distruggono conifere come pino, larice e cedro. - Falena brumale
I bersagli principali sono mele e ciliegie. - Verme della carota
Si tratta della larva di una particolare mosca. Queste larve si insediano nelle carote e si nutrono della loro polpa. - Verme del porro e della cipolla
Le larve di questo lepidottero si nutrono delle foglie e delle parti sotterranee di ortaggi come il porro e la cipolla. - Tarme del cibo
Riporre una trappola ai feromoni nei pressi della credenza potrebbe essere il modo giusto per sbarazzarsi delle tarme del cibo così come del punteruolo del grano.
Se l’efficacia delle trappole ai feromoni è stata comprovata per gli insetti appena elencati, vi sono alcuni parassiti in cui i feromoni sembrano essere un’esca debole. L’uso dei feromoni consente di ottenere risultati buoni (ma non eccellenti come nei casi sopra citati) anche contro parassiti di più recente diffusione come il punteruolo rosso delle palme e la piralide del bosso.
Dove comprare le trappole ai feromoni?
Dovrete rivolgervi presso i garden center più specializzati o sfruttare la compravendita online. Per districarvi tra le varie proposte vi rimandiamo alla pagina Amazon dedicata alle Trappole ai feromoni di cui vi mostriamo le più vendute:
Ricordate che ogni bustina è sigillata a tenuta stagna e che, una volta aperta, dovrà essere sfruttata per il periodo indicato in confezione. Di solito, le esche feromoniche vanno sostituite ogni 4 o 6 settimane. L’esca va sostituita ogni mese – mese e mezzo, mentre la trappola (meglio definito diffusore) non va mai sostituita, bensì dovrà essere ritirata e ripulita a fine stagione per poi essere riutilizzata l’anno successivo.
Pubblicato da Anna De Simone il 23 Dicembre 2015