Trapianto dei capelli, prima e dopo: cosa bisogna sapere
La decisione di eseguire un trapianto di capelli deve essere presa dopo adeguate riflessioni e soprattutto dopo accurate analisi della propria situazione.
Nel momento in cui si decide di procedere è bene essere consapevoli di tutti i dettagli su come funziona l’intervento e su cosa fare prima e dopo.
In questo articolo vi consiglieremo come procedere, prendendo spunto dalla guida al trapianto dei capelli realizzata dall’Istituto Helvetico Sanders, una delle realtà più affidabili e conosciute del settore.
Perché sottoporsi a un trapianto di capelli
La decisione di sottoporsi a un trapianto di capelli risponde alla necessità di un paziente di migliorare la propria apparenza estetica ed è in grado di restituire autostima e convinzione delle proprie capacità.
L’intervento di trapianto viene effettuato da soggetti che con il passare degli anni sono andati incontro a diradamenti importanti o alla classica stempiatura ma può essere effettuato anche da pazienti più giovani che hanno perso buona parte dei propri capelli a seguito di patologie o eventi traumatici.
Cosa fare prima del trapianto di capelli
Prima di tutto, la decisione dovrebbe essere presa solo in seguito a una visita preliminare, perché ogni calvizie è differente. Come anticipato risulta quindi indispensabile effettuare una visita che prevede l’analisi del cuoio capelluto, così da individuare l’effettiva causa della caduta dei capelli e i rimedi più indicati.
Nel caso di autotrapianto di capelli, solo dopo una visita accurata sarà possibile sapere in dettaglio come procedere, quando fare l’intervento e con quali regole da seguire, prima e dopo l’intervento.
Inoltre, è importante conoscere prima il chirurgo che effettuerà l’intervento, per poter fare tutte le domande e sciogliere eventuali dubbi. Questo, ad esempio, potrebbe non avvenire nelle cliniche low cost situate all’estero, dove il paziente non ha la certezza di sapere da chi verrà operato.
Il risultato del trapianto dipende da numerosi fattori, ma in generale è opportuno evitare di affidarsi a chi promette soluzioni miracolose senza prima aver visitato accuratamente il paziente con il problema di calvizie.
Le differenze tra il prima e il dopo del trapianto di capelli
Com’è noto, esistono diversi livelli di gravità della calvizie (sono articolati in 12 livelli secondo la Scala Hamilton-Norwood), perciò anche gli obiettivi dei trapianti sono differenti.
Il confronto rende l’idea fra la situazione precedente al trapianto di capelli e i risultati ottenuti.
Qui di seguito, per gentile concessione dell’Istituto Helvetico Sanders, vi presentiamo due immagini, scattate prima e dopo l’intervento, relative alla situazione di Marco, un soggetto di 26 anni, che aveva un problema di diradamento accentuato al vertice.
Con il trapianto ha ottenuto una hairline definita e ha recuperato densità dei capelli.
Cosa succede dopo il trapianto di capelli
Le indicazioni da seguire per la fase post-intervento variano da persona a persona, ma in media è possibile riprendere le proprie attività quotidiane dopo pochi giorni dal trapianto.
Nei primi 5 giorni successivi al trapianto, si consiglia di dormire in posizione semi-seduta o supini, magari utilizzando 2 o 3 cuscini, dormendo con il volto rivolto verso l’alto, facendo attenzione a non poggiare la zona in cui è avvenuto il reimpianto.
Questo serve ad evitare che l’effetto gonfiore aumenti, soprattutto durante la prima notte.
I controlli periodici post-trapianto servono a monitorare la situazione, poiché, oltre alle medicazioni necessarie 24 e 48 ore dopo, è opportuno verificare lo stato di ricrescita anche 6 mesi e 12 mesi dopo il trapianto.
Una delle domande più frequenti è “quando si può ricominciare a fare sport dopo il trapianto di capelli?”, poiché si teme di dover aspettare a lungo prima di riprendere.
In realtà, solo nel caso di sport che richiedono un grosso sforzo fisico è consigliato attendere almeno 20 giorni, altrimenti potrebbe essere possibile fare attività sportiva già dopo 10-12 giorni, dopo che le crosticine, formatesi in corrispondenza degli innesti follicolari nella zona ricevente, saranno cadute.