Tante foglie, tanti colori, origini tropicali e portamento ricadente: queste sono le caratteristiche principali delle piante che appartengono al genere chiamato Tradescantia. Il suo nome è legato al cognome di due noti naturalisti inglesi che evidentemente lo hanno studiato a fondo, si chiamano fantasiosamente John il vecchio e John il giovane.
Tradescantia: caratteristiche
Appartenente alla famiglia delle Commelinaceae, questo genere comprende numerose specie erbacee perenni con un tipico portamento strisciante. La maggior parte di esse proviene da zone tropicali del centro e del sud America ma sono note anche in Italia, con un nome però diverso, popolare e più semplice da tenere in mente: “erba miseria”.
I fusti di queste piante sono ricoperti da dei peli molto leggeri e soffici, i fiori sono riuniti in infiorescenze che spuntano al termine dei fusti e non sono particolarmente evidenti. Sono formati da tre petali di forma triangolare, possono essere rosa oppure bianchi, durano molto poco e non possiamo dire che siano particolarmente belli da vedere.
Tradescantia: coltivazione
E’ una pianta che può essere tenuta in casa con massima serenità anche se non si ha il pollice verde perché non richiede molte attenzioni. Oltretutto c’è ampia scelta di forme e colori.
Le Tradescantia non hanno problemi con il caldo, resistono bene anche a temperature elevate mentre in inverno è necessario stare più attenti perché è bene che non si vada sotto i 10°C, altrimenti le foglie potrebbero essere danneggiate.
Queste piante amano molto il sole e anche l’aria, vanno quindi posizionate in modo che possano prendere molta luce ma non diretta e che possano godere di una buona areazione. Assolutamente vietate, invece, le correnti fredde.
In inverno non è necessario innaffiare troppo le Tradescantia, l’importante è che non abbiano il terreno secco ai loro “piedi” mentre in primavera e in estate, le annaffiature devono essere frequenti e abbondanti, in modo che il terreno si mantenga sempre umido. Utili anche le spruzzature di nebulizzatore sulle foglie.
Ogni anno la Tradescantia all’inizio della primavera deve essere rinvasata, si passa da un vaso più piccolo ad uno più grande, riempiendolo di una miscela di terriccio di foglie, terra da giardino e sabbia Per favorire il drenaggio dobbiamo ricordarci di posizionare del vaso dei pezzi di coccio sul fondo prediligendo i vasi di terracotta, più porosi di quelli di plastica.
Sempre in primavera, e anche in estate, ma mai in inverno e in autunno, è necessario anche concimare queste piante con un concime ricco di macroelementi e di microelementi da diluire ogni 2 settimane nell’acqua di annaffiatura. Muniti di attrezzi puliti, dobbiamo anche occuparci della potatura di queste piante cespugliose, in modo che mantengano la loro forma. Interveniamo sugli apici con regolarità ed eliminiamo anche i rami che crescono a dismisura dando alla pianta un aspetto disordinato.
Tradescantia: specie
Ci sono almeno sessanta specie nel genere Tradescantia, vediamone alcuni dei più importanti. La Pallida arriva dal Messico ed è una delle specie più conosciute soprattutto in Italia dove vive soprattutto dove fa più caldo. Ha delle foglie color porpora e dei fiori rosa carico. La Multiflora ha invece delle foglie verde brillante e produce dei fiori bianchi.
La Sillamontana, con il suo portamento semi eretto, arriva anche a 40 centimetri di altezza con i suoi rami carnosa e un po’ pelosi e le su foglie lanceolate lunghe massimo 7 centimetri, anch’esse pelose. I fiori di questa specie sono piccoli e color rosa.
Un’altra specie interessante è la Fluminensis, ricadente e disordinata, originaria del Brasile e dell’Argentina. Particolari sono i suoi steli che cambiano direzione spesso dandole un aspetto disordinato. Le due foglie sono color verde tendente al blu mentre i fiori sono piccoli e bianchi, e veloci a sfiorire.
La Tradescantia zebrina ha un portamento strisciante e viene spesso usata in cesti sospesi. Si chiama zebrina perché le sue foglie hanno delle strisce argentate con uno sfondo che può essere sia verde che rosso, mentre i fiori sono rosa oppure bianchi ma sempre piccoli e poco evidenti. Ci resta solo la Spathacea, specie originaria del Messico con delle foglie lanceolate di colore verde scuro metallizzato e fiori bianchi.
Tradescantia: malattie
Se troviamo delle macchie sulla pagina inferiore delle foglie, la nostra pianta sta subendo un attacco di cocciniglia farinosa. Proviamo a togliere le macchie con un’unghia, verranno via facilmente, allora è proprio lei. A questo punto dobbiamo eliminarle una a una con un batuffolo di cotone bagnato nell’alcool.
Può anche capitare che compaiano dei piccoli insetti biancastri sulla pianta, si tratta molto probabilmente di afidi, detti anche pidocchi. Per cacciarli servono degli antiparassitari specifici che entrano nel circolo linfatico della pianta e quindi sono assorbiti durante la nutrizione degli insetti. Se abbiamo posizionato la pianta male e prende troppa poca luce, invece, vedremo le sue foglie scolorire e poca luce.