Tracheite del cane: è un processo infiammatorio che colpisce la trachea, organo parte dell’apparato respiratorio, costituito da una serie di anelli cartilaginei disposti in sequenza. Possiamo immaginarla in fiamme, la trachea, come una sorta di lungo tubo che comincia nella parte inferiore della gola, attraversa tutto il collo e termina all’interno della cassa toracica. Il principale sintomo riscontrabile della tracheite del cane è la tosse, di norma facilmente provocabile con la stimolazione diretta di questo “tubo”.
Trachite del cane: sintomi
La tosse, il sintomo più comune della tracheite del cane, può essere di vario genere. Lieve e sporadica oppure frequente ed intensa: dipende dall’intesità e dalla gravità e dall’estensione dell’infiammazione. La tosse, come per l’infiammazione nell’uomo, anche per la tracheite del cane, può essere accompagnata da fastidiosi conati di vomito.
Quando in casa qualcuno ha la tracheite del cane, qualcuno a 4 zampe, si intende, si può sentire uno strano abbaiare, con toni e suoni diversi da quelli a cui si è abituati. Anche questo aspetto che ha un corrispondente in ciò che avviene a noi umani con gola infiammata. Che voce, a volte, che viene… se ci rimane la voce, certo!
Oltre al sonoro emesso, differente, anche la postura può risultare modificata dalla presenza della tracheite del cane che tende a stare acquattato, con il collo disteso, con tentativi di deglutizione o espulsione di liquido o catarro accompagnati da rumori sgradevoli, che ci lasciano immaginare bene quanto stia soffrendo.
Trachite del cane: cause
La tracheite del cane può essere scatenata da un virus, oppure di origine batterica, o legata alla presenza di allergeni e corpi estranei. Anch’essi possono infatti irritare il tratto respiratorio del cane, spingendolo a tossire di frequente ed acuendo i sintomi.
In alcuni casi la tracheite del cane, malauguratamente, si dimostra essere segnale spia di un cancro, come anche di qualcosa di meno grave, come di una lesione alla trachea o ancora da malattie orali. La tosse cronica oltre alla tracheite come semplice infiammazione a sé stante, può essere anche scatenata da disturbi cardiaci e patologie polmonari.
Esiste anche, collegata alla tracheite del cane, quella detta “tosse dei canili”. Si tratta di un’infezione virale che espone all’attacco dei germi e ad infezioni batteriche i tessuti del cavo oronasale. La tosse, quella della tracheite del cane, può anche incorrere in seguita a circostanze semplici come quelle di un cagnolino che prende freddo correndo in giardino e poi rientra nel tepore domestico: sbalzo termico e benvenuta tracheite del cane.
Trachite del cane: diagnosi e cura
Tocca al veterinario, davanti alla tracheite del cane, effettuare una diagnosi, basandosi sui sintomi e, se lo ritiene necessari, prescrivendo esami più approfonditi:quelli del sangue e le radiografie. A questo punto, si decide il trattamento, solo una volta capita la causa della tracheite del cane, che può essere il disturbo primario o, come abbiamo detto, anche quello secondario rispetto ad una causa scatenante di altro genere. E che richiede certo altre cure.
La cura, ecco perché è necessario un veterinario, un buon veterinario, deve essere studiata anche in base alla reazione del cane al trattamento e alle sue abitudini. Che dire della tempistica di guarigione dalla tracheite del cane? Pochi giorni come molto di più, si spazia tra molte casistiche, quindi lo standard non esiste.
Con gli antibiotici e gli espettoranti, generalmente in tre settimane ci si può sbarazzare della tracheite del cane, tornando a sentire la sua abbaiata naturale e zero tosse, sintomo più fastidioso ed invasivo della tracheite del cane. Per il cane, e per noi che ci conviviamo.
In caso che la tracheite del cane sia dovuta a infezioni batteriche e parassitarie, la cura è a base anche di antiparassitari, oltre che di antibiotici. Sempre prescritti dal veterinario. Se invece c’è di mezzo una patologia come il cancro o qualcosa di polmonari, oppure delle vere e proprie lesioni , bisogna smettere di pensare alla tosse in sé per sé e concentrarsi sulla causa scatenante.
In ogni caso è importante non interrompere il trattamento prescritto, anche se il sintomo che per noi è evidente, della tracheite del cane, è scomparso. C’è un decorso, un veterinario che lo conosce, noi restiamo a quando da lui prescritto. Durante la cura, è consigliabile tenere il cane al caldo e non esporlo alle intemperie. Sarebbe ottimo in questa occasione, per poi sperare di non doverlo usare più per un’altra tracheite del cane, a magari al massimo per vezzo, procurarsi un cappottino per le passeggiate. E’ un modo, non l’unico ma il più semplice e di buon senso, per contribuire a velocizzare la guarigione evitando che la tracheite del cane diventi cronica.
Curare la tracheite del cane con l’antibiotico è sempre la scelta migliore, e di solito da i suoi frutti del giro di una settimana, c’è anche l’opportunità del farmaco mucolitico , dipende dal veterinario, e nessuno impedisce ai padroni di utilizzare anche dei rimedi omeopatici.
Tracheite del cane: rimedi naturali
Per questa patologia sono una valida soluzione, non sempre alternativa, dipende dalle cause, certamente a supporto vanno benissimo. Per la tracheite del cane si può agire con uno sciroppo omeopatico a base di Cuprum, Chamomilla Cupru Culta o Magnesium Phosphoricum.
Sempre legate a problemi di tracheite del cane, trattandosi di infiammazione, ci sono il Ribes Nigrum, l’ Olio di Perilla e l’Olio di Ribes Nero e l’Aloe. Il buon senso, che è omeopatico, per la tracheite del cane raccomanda anche di evitare per qualche tempo i collari tradizionali, sostituendoli con i cosiddetti guinzagli a pettorina.
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