Toshiba e Landys+Gyr fanno la luce smart
Spazi sempre più confortevoli e sicuri nel cuore delle smart city, ma non solo. Nella città del ventunesimo secolo gli edifici, i parcheggi e le strade saranno dotati di soluzioni che rilevano il movimento, la temperatura (pioggia, calore, nebbia) e il livello di luce solare (giorno e notte).
Interpretando diversi parametri, le infrastrutture pubbliche per l’illuminazione saranno in grado, ad esempio, di accendersi da sole, intensificare la luminosità o segnalare problemi di manutenzione. Maggiore vivibilità e risparmio.
È con questa visione in mente che Toshiba Lighting, pioniere nel mercato dei LED, ha annunciato una collaborazione con Landis+Gyr, leader nella produzione di contatori smart, con lo scopo di concepire e realizzare la città del ventunesimo secolo. Obiettivo: un’illuminazione intelligente, fondata sulla gestione automatica e ottimizzata delle informazioni.
I vantaggi per gli enti locali che scelgono l’illuminazione intelligente sono: migliore gestione dei costi e riduzione della manutenzione; migliore qualità della luce nelle città; miglioramento dell’arredo urbano; maggiore sicurezza ai cittadini grazie alle soluzioni automatizzate di illuminazione continua; migliore responsabilità sociale grazie a lampade riciclabili che escludono la presenza di mercurio.
Il nuovo approccio verso l’illuminazione esterna è reso possibile dallo sviluppo di soluzioni LED sempre più efficienti abbinate al controllo offerto dai sistemi di illuminazione intelligenti. Toshiba ha lanciato le soluzioni di illuminazione LED in Europa da tre anni e oggi è uno dei protagonisti del mercato.
L’iniziativa di Toshiba Lighting per le città di domani è inoltre parte integrante del progetto denominato Environmental Vision 2050, che mira alla produzione di nuove tecnologie minimizzando l’impatto ambientale. I LED sviluppati da Toshiba, uniti ai sistemi intelligenti di illuminazione di Landis+Gyr, si traducono in una transizione verso prodotti molto più rispettosi dell’ambiente.
Pubblicato da Michele Ciceri il 5 Aprile 2013