Torenia: coltivazione e moltiplicazione
Le piante che appartengono al genere Torenia non sono mai molto alte, di solito non superano i 30 centimetri, ma possono avere sia un portamento eretto sia un portamento cespuglioso. Hanno dei fusti con moltissimi rami ricoperti da foglie dalla forma lanceolata e di colore verde chiaro. Queste piante producono anche dei fiori che ritroviamo raggruppati in infiorescenze a racemo. Hanno una forma a trombetta con un labbro superiore lobato e uno inferiore trilobato nella parte terminale.
Il genere Torenia appartiene alla famiglia delle Scrofulariaceae, ne fanno parte sia piante erbacee annuali sia perenni, nella maggior parte dei casi sono originarie delle zone boschive dell’Africa e dell’Asia tropicale dove crescono anche ad alta quota, fino ad un’altezza di 3000 metri. Una curiosità, prima di procedere, sul nome che si rifà a quello dell’ecclesiastico e naturalista svedese Olaf Toren. Fu lui a scoprire la Torenia asiatica nel Settecento.
Torenia: coltivazione
Pur essendo delle piante molto delicate, non hanno bisogno di troppe cure ed è possibile allevarle anche senza troppo impegno. Queste sono piante anche per chi non ha il pollice verde o, per lo meno, non eccelle nel giardinaggio.
Partiamo dalla posizione ottimale che può essere sia in semi ombra che in pieno sole, a seconda di dove ci serve avere queste piante, spesso utilizzate per realizzare siepi o bordure vista la loro tendenza a essere tappezzanti. Il portamento cespuglioso delle Torenia le rende molto adatte anche come piante ricadenti da inserire in vasi appesi e che si desidera vedere fiorire.
Sono assolutamente da evitare i ristagni idrici, molto pericolosi per questo genere di piante. In primavera e in estate è però molto importante annaffiarle con regolarità in modo che il loro terreno non sia mai secco ma sempre moderatamente umido. In autunno e in inverno, non serve bagnare molto queste piante, basta controllare che il terreno non inaridisca.
Per le Torenia non è necessario alcun rinvaso perché purtroppo queste sono piante a ciclo annuale e, dopo la fioritura, muoiono. Se le dobbiamo trapiantare per motivi nostri, possiamo comunque utilizzare un terreno di quelli universali, con l’aggiunta di sostanza organica e ben drenante, sempre per evitare ristagni idrici.
Il concime adatto per le piante di questo genere è quello con un alto contenuto di potassio che favorisce la fioritura. Va somministrato a partire dalla primavera, fino alla fine dell’estate, diluito nell’acqua con cui annaffiamo, una volta alla settimana. Questo ritmo si fa necessaria per via del fatto che si utilizzano spesso dei vasi piccoli ed inevitabilmente le sostanze nutritive a disposizione finiscono presto.
Per ottenere dei cespugli fioriti è meglio potare queste piante, cimandole, in modo che a primavera compaiano infiorescenze in abbondanza fino alla fine dell’autunno. All’arrivo della stagione fredda, terminato il periodo di fioritura, la pianta muore.
Torenia: specie
Tra tutte le specie appartenenti al genere Torenia, l’unica utilizzata per scopi ornamentali è di fatto la T. Fournieri. Questa pianta è originaria dell’Asia tropicale, ha un ciclo annuale e produce dei fiori riuniti in infiorescenze di colore bianco ma macchiati di lillà-blu. Sono fiori piuttosto lunghi, anche 4 centimetri, e hanno la gola di colore giallo. Le foglie della Fournieri hanno piccoli molto lunghi e margini dentellati, sono lunghe fino a 5 centimetri e larghe 2. Sono color verde pallido e la loro forma è arrotondata e assomiglia a quella di un cuore.
Ci sono molte varietà di questa specie, possiamo ricordare quelle più comunemente usate nei nostri giardini. La T. Fournieri ‘Grandiflora’ si fa notare per via dei suoi fiori particolarmente grandi mentre la T. Fournieri ‘Alba’ per la sua corolla bianca a macchie viola.
Torenia: moltiplicazione
La moltiplicazione della Torenia avviene per seme e di solito si utilizza un semenzaio piantando i semi verso il mese di febbraio in un terreno formato da sabbia grossolana e terriccio fertile. Prendiamo un foglio trasparente di materiale plastico in modo che l’umidità resti costante e, allo stesso tempo, che il terreno non secchi velocemente. Il semenzaio con i semi va tenuto lontano dai raggi diretti del sole, la temperatura ottimale è quella di 18°C ed è importante che il livello di umidità resti sempre medio alto, fino al momento della germinazione. Per questo, è consigliato nebulizzare il terreno.
Ogni giorno dobbiamo togliere il foglio di plastica che protegge il terreno per essere certi che l’ambiente in cui crescono i semi sia abbastanza umido. Inoltre va anche tolta la condensa che si forma sulla plastica ogni giorno. Solo quando finalmente i semi hanno germogliato possiamo mettere il semenzaio in un posto con tanta luce, liberandolo dal foglio di plastica ma stando attenti che i raggi del sole non arrivino in modo troppo diretto.
Quando si preparano le piantine in semenzaio è importante lasciare spazio a quelle che crescono più robuste andando ad eliminare quelle più deboli. Per trapiantarle nel terreno serve aspettare che siano grandi abbastanza per poter poi crescere in vasi da 12 centimetri di diametro, in gruppi di 5-10.
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Pubblicato da Marta Abbà il 9 Febbraio 2019