Topinambur: proprietà
Topinambur, non carciofo e non patata, ma qualcosa di simile. O di totalmente diverso. Siamo davanti ad una pianta che nutre, e anche bene, utilizzata anche per bellezza, e con un fiore meraviglioso che decorerebbe un giardino. Cogliamo l’occasione per saperne di più.
Topinambur: che cos’è
Il topinambur è una pianta appartenente alla grande famiglia delle Asteraceae. E’ detto anche rapa tedesca o carciofo di Gerusalemme, per assonanza di sapori, ed il suo nome scientifico è Helianthus tuberosus L., 1753, anche volgarizzato in Elianto tuberoso: deriva dal greco ”helios” (sole) e ”anthos” (fiore) e racconta l’eliotropismo del fiore del topinambur che volge lo sguardo al cole come il noto girasole.
Ricca di proprietà benefiche per la salute umana, questa pianta per molti anni è stata un valido sostituto della patata, veniva chiamata patata americana, ma ha caratteristiche differenti e a tratti migliori. Sicuramente sono insuperabili i suoi fiori che esplodono a fine estate in un giallo oro che incanta e fa concorrenza alla margherita gialla. In verità esistono due varietà, una è disponibile a fine agosto ed è la precoce, di colore bianco, poi arriva quella bordeaux da ottobre fino a primavera.
Topinambur: origini
Oggi in Italia e piuttosto diffuso il topinambur, tranne che in Sardegna, ma le sue origini sono oltreoceano, nel Nord America. In Europa è presente e usata anche in Francia, in Austria e in Slovenia, e poi nella Foresta Nera, sui Vosgi, sul Massiccio del Giura, Pirenei e Carpazi.
Non ha molta difficoltà a sopravvivere, anzi è considerata quasi infestante nelle aree con clima favorevole come quelle vicine a corsi d’acqua. In montagna si arrampica fino agli 800 metri. In Italia usiamo dal XVII secolo il topinambur, per fini alimentari ma non solo. Meno noto ma prezioso il suo contributo nell’industria per la preparazione dell’etanolo, ad esempio.
Topinambur: pianta
La pianta del topinambur – dello splendido fiore parlo dopo- ha un fusto di massimo di 3 metri e ha le in posizione sotterranea dove restano durante la stagione avversa. Sotto terra ci sono infatti i tuberi che annualmente producono nuovi fusti, foglie e fiori.
La parte che resta sotto il livello del suolo, del fusto, è un rizoma di 3 – 5 cm, nodoso e rotondeggiante, mentre la parte che sporge si divide in vari rami ed è ruvida e più sottile. Il tubero è commestibile, le foglie che spuntano invece nella parte superiore, sono piuttosto strette e con margini dentellati, ruvide al tatto, percorse da tre nervi e di colore verde-scuro.
Topinambur: fiore
Ecco il fiore del topinambur, giallo e luminoso. Compare e resta a seguire il sole in cielo tra agosto e ottobre, poi la pianta si secca. Nessuna tristezza, la primavera seguente dai tuberi ne arrivano altri e la via continua. Come abbiamo accennato, ai non esperti il fiore del topinambur sembra quello della margherita gialla.
Topinambur: proprietà
La parte commestibile del topinambur, il tubero, non solo è commestibile ma ha anche moltissime proprietà interessanti. Sbagliato considerarlo quindi alla stregia di un supplente della patata. Merita il suo spazio, qui e nelle nostre diete. A proposito di dieta, se ne state facendo una dimagrante, infilateci il topinambur subito: contiene inulina. E’ una molecola nutritiva dalle eccellenti proprietà e che dona senso di sazietà se ingerita bevendo molta acqua, e poi tiene l’intestino pulito, ottima cosa anche se non è a dieta.
Anche per chi ha il colesterolo alto o soffre di diabete, il topinambur è un alimento indicato dato che riduce l’assorbimento del colesterolo cattivo e degli zuccheri da parte dell’intestino. Soprattutto se consumato crudo, con tutte le sue proprietà intatte. Stimolando la secrezione dei succhi gastrici e della bile ha anche un effetto digestivo e previene problemi intestinali.
Nel caso specifico della stitichezza il topinambur è consigliato sotto forma di farina,da mescolare ad altre farine, con una quota del 10%. Anziani e bambini da questo tubero possono trarre molte energie, è un toccasana anche per i capelli: grazie al ferro mantiene in salute i follicoli piliferi, con il suo rame previene la caduta e stimola la crescita, infine, contenendo vitamina C, favorisce l’assorbimento di ferro e la produzione di collagene mantenendo la pelle sana.
Topinambur: valori nutrizionali
Il topinambur è costituito per il 78,9 % da acqua, per il 2,4 % da ceneri, per il 2 % da proteine, per il 9,6 % da zuccheri, per lo 0,01 da grassi e per l’1,6 % da fibre alimentari,è una preziosa fonte di potassio,molto di più rispetto alle banane: 100 grammi di topinambur contengono 429 milligrammi di potassio contro i 358 della banana. Quanto alle calorie, ne contiene 73 all’etto.
La parte commestibile si conserva bene in frigorifero, di solito in comodi sacchetti di carta perché resti al buio e al fresco. E’ un alimento adatto anche alle donne in gravidanza, noto che stimola la produzione di latte, inoltre è utile sapere che non contiene glutine quindi anche i celiaci hanno il via libera e possono beneficiare al 100%. Fare il pieno anche loro dei minerali che contiene (potassio, magnesio, ferro, fosforo, calcio, sodio, rame, manganese, selenio e zinco) e delle vitamine (vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, B5, B6, la vitamina C, la vitamina E e la K)
Topinambur: ricette
Il topinambur si può consumare in molti modi, sia crudo che cotto. Crudo lo si trova in colorate insalate, tagliato a fettine e condito con olio, limone, sale e prezzemolo. In Piemonte è considerato una delle migliori verdure da intingere cruda nella bagna cauda. Per mangiarlo cotto bisogna privarlo della pellicina, poi si può decidere se bollirlo o anche friggerlo, identicamente alle patate, o farne della purea.
C’è l’imbarazzo della scelta per gustarlo e in questo articolo dedicato potete leggere le più sfiziose ricette con il topinambur. Usciti dalla cucina, il topinambur ci segue, come prodotto di bellezza del corpo. La sua polpa, da cotta, passata e impastata con olio di oliva, viene usata per impacchi ai piedi ed alle mani.
Topinambur: prezzo
E’ piuttosto semplice trovare oggi il topinambur in negozi cittadini ma per chi volesse assicurarsene 6 confezioni in agrodolce con cui provare molte ricette.
Per la cronaca e per finire: non sono affatto l’unica ad essere così innamorata del fiore del topinambur. Come me il celebre Claude Monet che gli ha dedicato uno splendido quadro dalle tinte vivaci e, ovviamente, gialle. Si intitola “fiori di Topinambur”, semplicemente.
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Pubblicato da Marta Abbà il 3 Marzo 2016