Quanti tipi di delfino esistono? Scopri le specie più conosciute

I delfini sono tra le creature marine più affascinanti e intelligenti del pianeta. Appartenenti alla famiglia dei cetacei, si distinguono per la loro socialità, la capacità di comunicazione complessa e una sorprendente versatilità ambientale. Nel mondo esistono numerose specie di delfini, ognuna con caratteristiche fisiche e comportamenti unici. Alcune vivono in branchi numerosi negli oceani, altre preferiscono piccoli gruppi nelle acque costiere. In questo articolo esploreremo i tipi di delfino più conosciuti, dalle specie più comuni a quelle meno note ma altrettanto affascinanti, per capire meglio la diversità e la bellezza di questi straordinari mammiferi marini.

Il tursiope comune

tursiope comune uno dei tipi di delfino

Il tursiope comune, conosciuto anche con il nome scientifico Tursiops truncatus, è senza dubbio il delfino più famoso e studiato al mondo. La sua notorietà è dovuta sia alla frequente presenza nei documentari, acquari e centri di ricerca, sia alla sua incredibile intelligenza e capacità di interazione con l’uomo.

Questo delfino si distingue per un corpo robusto, un muso arrotondato privo di rostro allungato e una colorazione che va dal grigio chiaro al grigio scuro, più intenso sul dorso e sfumata sui fianchi. Gli adulti possono raggiungere i 4 metri di lunghezza e superare i 300 kg di peso, anche se le dimensioni variano in base all’ambiente in cui vivono.

Il tursiope è una specie estremamente adattabile, presente in quasi tutti i mari e gli oceani del pianeta, in particolare nelle zone costiere e temperate. Vive in gruppi sociali, chiamati “pod”, che possono variare da pochi individui a decine, e comunica attraverso un complesso sistema di versi, fischi e clic. È in grado di sviluppare strategie di caccia cooperative, dimostrando un livello cognitivo molto elevato.

Oltre a essere una specie chiave per lo studio del comportamento dei cetacei, il tursiope è anche un indicatore ecologico importante per lo stato di salute degli ambienti marini. Tuttavia, nonostante la sua diffusione, è esposto a minacce ambientali, come l’inquinamento e la cattura accidentale nelle reti da pesca.

Stenella maculata atlantica

La stenella maculata atlantica, o Stenella frontalis, è una delle specie di delfino più riconoscibili grazie al suo caratteristico mantello punteggiato che si sviluppa con l’età. Da giovane, infatti, presenta una pelle liscia e grigia, mentre in età adulta il corpo si ricopre di macchie scure e chiare che le conferiscono un aspetto unico e inconfondibile.

Si tratta di un delfino di dimensioni medio-piccole, che raramente supera i 2,5 metri di lunghezza. Il corpo è slanciato e la pinna dorsale ben definita e arcuata. Vive prevalentemente nell’oceano Atlantico occidentale, tra le acque tropicali e subtropicali, ma può essere osservata anche nei Caraibi e lungo alcune coste africane.

La stenella maculata atlantica è estremamente acrobata: ama saltare fuori dall’acqua, girare su se stessa e nuotare accanto alle imbarcazioni. È una specie molto socievole, che vive in branchi numerosi e si nutre principalmente di pesci e calamari, spesso cacciati in gruppo con strategie coordinate.

È un delfino molto curioso nei confronti dell’uomo, ma anche piuttosto sensibile all’inquinamento acustico e alla presenza di natanti. Le attività umane, soprattutto la pesca industriale, rappresentano un pericolo costante per questa specie, che può rimanere intrappolata nelle reti o disturbata dai sonar ad alta frequenza.

Il lagenorinco scuro

Il lagenorinco scuro, conosciuto scientificamente come Lagenorhynchus obscurus, è un delfino dal profilo elegante e slanciato, noto per la sua agilità e le forme dinamiche con cui nuota. Il suo nome deriva dalla colorazione particolare: il dorso è di un grigio molto scuro, quasi nero, mentre i fianchi presentano una tonalità più chiara, con disegni che variano da individuo a individuo.

Questo delfino può raggiungere una lunghezza di circa 2 metri e un peso che si aggira attorno ai 100 kg. Il rostro è corto, ben definito, e la pinna dorsale è alta e ricurva, elementi che lo rendono facilmente identificabile anche a distanza.

Il lagenorinco scuro è presente principalmente nelle acque fredde dell’emisfero australe, in particolare lungo le coste di Cile, Argentina, Sudafrica, Nuova Zelanda e alcune zone dell’Antartide. Vive in branchi che possono variare da piccoli gruppi a centinaia di individui, spesso visti saltare in sincronia sopra le onde o cavalcare la scia delle barche.

È una specie molto attiva, che si nutre di pesci piccoli, crostacei e cefalopodi, utilizzando la velocità e il lavoro di squadra per cacciare. La sua natura socievole lo rende una presenza molto apprezzata dagli osservatori marini.

Nonostante la sua vivacità, anche questa specie è minacciata dalle reti da pesca, dalla cattura accidentale e dall’inquinamento delle acque. La conservazione delle aree marine in cui vive è essenziale per proteggerla nel lungo periodo.

La stenella dal lungo rostro

La stenella dal lungo rostro, conosciuta anche come Stenella longirostris, è una delle specie più affascinanti e agili tra i delfini oceanici. Il suo nome deriva dalla presenza di un rostro sottile e particolarmente allungato, che la distingue nettamente da altre stenelle. Il corpo è snello, aerodinamico, con una colorazione che alterna toni grigio scuro sul dorso e più chiari su fianchi e ventre.

Questa specie ha dimensioni contenute, con esemplari adulti che raggiungono i 2 metri di lunghezza e pesano in media tra i 70 e i 100 kg. È famosa per i suoi spettacolari salti rotatori fuori dall’acqua, che le hanno valso il soprannome di “delfino spinner”. Questi movimenti acrobatici non sono solo affascinanti da osservare, ma svolgono anche funzioni comunicative e sociali all’interno del gruppo.

La stenella dal lungo rostro vive in acque tropicali e subtropicali, soprattutto nell’oceano Pacifico, ma si può trovare anche nell’Atlantico e nell’oceano Indiano. Predilige gli ambienti pelagici, cioè aperti, lontani dalla costa, dove si sposta in branchi anche molto numerosi.

La sua dieta si basa su pesci piccoli, gamberetti e calamari, cacciati durante le ore notturne, quando le prede salgono verso la superficie. La stenella sfrutta la cooperazione di gruppo per circondare i banchi di pesce e alimentarsi in modo efficiente.

Nonostante sia ancora abbondante in alcune aree, questa specie è vulnerabile alla cattura accidentale nei pescherecci, soprattutto nelle zone dove si pratica la pesca al tonno con reti a circuizione. Le campagne per una pesca più sostenibile hanno contribuito a limitarne l’impatto, ma la minaccia rimane presente.

Orca

tipi di delfino

L’orca, conosciuta scientificamente come Orcinus orca, è il più grande rappresentante della famiglia dei delfinidi, nonostante venga spesso chiamata “balena assassina” per via della sua impressionante capacità predatoria. È un animale maestoso, facilmente riconoscibile grazie alla sua colorazione in bianco e nero e alla grande pinna dorsale, che nei maschi adulti può superare i 2 metri di altezza.

L’orca può raggiungere i 9 metri di lunghezza e pesare oltre 6.000 kg, rendendola la più imponente tra le specie di delfino. È presente in tutti gli oceani del mondo, dalle acque polari a quelle temperate e tropicali, mostrando una straordinaria adattabilità ambientale.

Questo delfino è noto per la sua intelligenza eccezionale, la complessità delle sue strutture sociali e la capacità di sviluppare tecniche di caccia specializzate, tramandate all’interno dei gruppi familiari. Esistono diversi “tipi ecologici” di orca, ognuno con preferenze alimentari e comportamenti diversi: alcune si nutrono principalmente di pesci, altre cacciano foche, leoni marini, delfini e persino balene.

L’orca è un animale sociale, che vive in pod familiari stabili, spesso guidati da una femmina anziana, figura centrale nella trasmissione del sapere all’interno del gruppo. La comunicazione avviene tramite un sistema sofisticato di fischi, clic e suoni vocali, con veri e propri “dialetti” che variano da popolazione a popolazione.

Nonostante la sua forza e diffusione, l’orca non è immune ai pericoli causati dall’uomo. Inquinamento marino, riduzione delle prede naturali, traffico navale e cambiamenti climatici rappresentano minacce crescenti per molte popolazioni, in particolare quelle più specializzate nel tipo di alimentazione.

Delfino comune

Il delfino comune, il cui nome scientifico è Delphinus delphis, è una delle specie più diffuse e riconoscibili tra tutti i cetacei. Nonostante il nome, questo delfino è tutt’altro che “ordinario”: il suo corpo slanciato e i disegni a clessidra sui fianchi, con tonalità che vanno dal giallo al grigio, lo rendono uno degli esemplari più belli da osservare in natura.

Raggiunge in media i 2,5 metri di lunghezza per un peso che si aggira attorno ai 100 kg. È una specie particolarmente veloce e attiva, capace di compiere salti spettacolari e di nuotare in gruppo accanto alle imbarcazioni, spesso sfruttando la scia per guadagnare velocità senza sforzo.

Il delfino comune è presente in gran parte degli oceani e mari temperati e tropicali, ma preferisce le zone costiere e le piattaforme continentali dove il cibo è più abbondante. Vive in branchi numerosi, che possono superare anche i cento individui, e si nutre di piccoli pesci e crostacei, spesso organizzando cacce collettive.

Dal punto di vista sociale, questa specie si distingue per la forte coesione di gruppo, con comportamenti complessi che includono gioco, collaborazione e protezione reciproca. La comunicazione è basata su una varietà di fischi e suoni pulsati, utilizzati per mantenere il contatto e coordinare le attività.

Sebbene sia ancora abbondante in molte aree, il delfino comune risente degli effetti dell’inquinamento marino, della pesca intensiva e del rumore sottomarino. Alcune popolazioni locali risultano in declino, il che ha spinto diverse organizzazioni internazionali a monitorarne attentamente lo stato di conservazione.

Globicefalo

Il globicefalo, noto anche come Globicephala melas o globicefalo di Risso, è un delfino di grandi dimensioni appartenente al gruppo dei delfinidi. Il suo nome deriva dalla forma particolare della testa, tonda e bombata, che lo rende immediatamente riconoscibile. Il corpo è massiccio, di colore nero o grigio molto scuro, con cicatrici chiare visibili soprattutto negli esemplari adulti, dovute a interazioni sociali e predazioni.

Questa specie può raggiungere i 6 metri di lunghezza e pesare fino a 2.000 kg, ponendosi tra i cetacei più imponenti dopo l’orca. Vive in branchi numerosi, spesso composti da decine o centinaia di individui, mostrando una struttura sociale molto coesa. I globicefali sono noti per la loro forte empatia di gruppo, che li porta, in caso di pericolo, a non abbandonare mai i membri feriti o malati.

Il loro habitat si estende dalle acque temperate alle fredde, in particolare nell’oceano Atlantico settentrionale, nel mare del Nord e nel mar Mediterraneo, dove sono avvistati con regolarità. Prediligono acque profonde e si nutrono principalmente di calamari, che cacciano in immersioni profonde e prolungate, grazie alla loro eccellente capacità di apneisti.

Il globicefalo è una specie molto sensibile al disturbo acustico sottomarino, soprattutto quello causato dai sonar militari, responsabili di numerosi casi documentati di spiaggiamenti di massa. Anche l’inquinamento chimico e i metalli pesanti presenti nelle catene alimentari rappresentano una minaccia crescente per la sua salute.

Nonostante tutto, resta una delle specie più affascinanti per gli appassionati di cetacei, grazie al suo comportamento sociale avanzato e al suo aspetto inconfondibile.

La stenella striata

La stenella striata, conosciuta anche come Stenella coeruleoalba, è una specie di delfino dal profilo elegante e riconoscibile grazie alla presenza di linee blu-grigie che si estendono dai fianchi alla pinna caudale, creando un effetto “strisce” molto caratteristico. Il corpo è affusolato, con un rostro sottile e una pinna dorsale falcata, caratteristiche che la rendono particolarmente idrodinamica e veloce.

Le dimensioni sono contenute: gli adulti raggiungono circa 2,5 metri di lunghezza per un peso che può variare tra i 100 e i 160 kg. È una delle specie di delfino più presenti nel mar Mediterraneo, ma la si trova anche nell’oceano Atlantico e Pacifico, dove abita preferibilmente acque profonde e aperte, lontane dalla costa.

La stenella striata è una nuotatrice instancabile, capace di compiere salti spettacolari e di coprire lunghe distanze in gruppo. I branchi sono spesso molto numerosi e possono includere centinaia di individui, che cooperano nella caccia a piccoli pesci e cefalopodi.

Dal punto di vista sociale, mostra una spiccata tendenza al gioco, sia tra esemplari giovani che adulti. È anche molto vocale e utilizza una combinazione complessa di fischi, clic e impulsi sonori per comunicare e orientarsi.

Questa specie è purtroppo soggetta a diverse minacce ambientali, tra cui l’inquinamento marino, le catture accidentali nelle reti da pesca e l’eccessiva pressione turistica. Nonostante ciò, è ancora relativamente comune e viene spesso monitorata nei programmi di conservazione dei cetacei in Europa.