Tingide delle azalee: rimedi

tingide delle azalee

Attacca le azalee, come il nome suggerisce, ma non solo. Il termine di Tingide delle azalee è fuorviante e ci illude perché questo insetto colpisce tutte le piante appartenenti alla Famiglia delle Ericaceae di cui fanno parte anche altre note come il Rododendro e il Mirtillo ma anche altre dai nomi più difficili da memorizzare come ad esempio la Kalmia, la Skimmia e le Leucothoe. Un altro inganno di questa creatura sta nel fatto che viene spesso scambiata per un acaro dal tipo di danni che provoca sulla piante ed è importante capire come distinguerle per sapere come intervenire.

Tingide delle azalee: un insetto vorace

La Tingide delle azalee, detta anche tingide delle Ericaceae, nome scientifico Stephanitis takeyai, è senza dubbio un insetto ingordo che ha manifestato la sua presenza in Italia fin dal 2000 e da quel momento fa strage di piante andando a creare dei danni alla foglie che possono provocarne anche la morte.

La stagione in cui si presenta e i suoi attacchi sono più violenti, è quella estiva che si protrae fino a ottobre o novembre se le temperature non scendono troppo. Ha un corpo molto piccolo, lungo solo alcuni millimetri, per cui potete immaginare quanto sia difficile notarle e combatterle. A ben guardare l’aspetto di questo insetto possiamo vedere che sul capo spuntano delle antennine lunghe rispetto al corpo ma sottili. Un’altra caratteristica interessante sono le emielitre (ali) semitrasparenti che compaiono sul torace che sembrano coperte da un reticolo color nero.

Il suo ciclo di vita parte a marzo con le sue uova che vengono deposte sotto le foglie. E’ lì che dobbiamo cercarle se vogliamo disinnescare l’attacco prima che disturbi la crescita della nostra pianta. Le uova della Tingide delle azalee sono piccolissime ed ovali e compaiono in grandi gruppi anche di un centinaio di elementi, tutti marrone scuro.

Dopo massimo 22 giorni si schiudono e spuntano le prime creature verso aprile, piatte e sempre ovali come le uova ma di colore scuro che per diventare adulte devono attendere una trentina di giorni. Anche in questa fase della vita, la Tingide delle Ericaceae si nasconde sotto le foglie rimaste sulla pianta oppure in quelle cadute a terra, già secche, ma anche nelle rientranze della corteccia.

Il ritmo di riproduzione di questo insetto permette la comparsa di almeno due generazioni di Tingide delle azalee e a volte anche tre se l’inverno non anticipa la sua comparsa.

cespuglio di azalee
cespuglio di azalee gialle

azalea fucsia fiorita

azalea fucsia fiorita

Azalee con foglia bucate

Quando la Tingide attacca una pianta, che sia un’azalea o qualcosa di diverso, lo fa per nutrirsi della sua linfa attraverso un apparato boccale che punge la pianta e poi permette di succhiare letteralmente questo fluido. La foglie e il ramo che ne resta priva va da sé che si decolora, come minimo, e poi deperisce. Di solito l’insetto da giovane resta sotto le foglie ma poi passa alla pagina superiore e continua a indebolirle fino allo sfinimento perché è in grado di provocare danni davvero seri soprattutto se nessuno fa nulla per impedirglielo.

Uno dei sintomi dei suoi attacchi riguarda le foglie che non solo perdono il proprio colore ma finiscono anche per cadere a causa della minore attività fotosintetica e della diminuzione della quantità di clorofilla. Se il nostro occhio vede le foglie cadere, il danno non si ferma qui perché è tutta la pianta che finisce per essere indebolita e deprivata delle sostanze vitali che le servono per vivere e produrre nuove foglie o fiori. La fioritura si può anche bloccare e alla lunga tutta la pianta può deperire andando in “pausa” fino all’anno successivo.

Puntini neri sotto le foglie delle azalee

C’è chi li scambia per della sporcizia o delle briciole di terra ma non solo sono. Questi punti si rivelano essere escrementi di insetto che si presentano come delle goccioline molto piccole e nere. Senza andarle a toccare si nota che hanno un aspetto untuoso e in un certo senso vanno a sporcare la parte inferiore delle foglie. Ovviamente non è solo una questione estetica, di sporco, ma organica e vitale perché gli escrementi di Tingide delle azalee riescono a ostruire gli stomi e quindi ad ostacolare la respirazione. I funghi della fumaggine tra l’altro trovano un buon substrato per crescere, quando le foglie sono coperte di deiezioni.

Un altro sintomo, forse il più facile da notare, è quello della decolorazione delle foglie. Il verde man mano inizia a virare verso il grigio fino ad assumere delle sfumature argentee che se non fossero sinonimo di Tingide delle azalee potrebbero essere anche gradevoli. Nei casi più gravi si arriva al bianco ma dovremmo accorgercene prima e intervenire.

fiore di azalea giallo

Come eliminare la tingide delle azalee

Prima di tutto la prevenzione e per metterla in atto è necessario sapere quali sono in canali più frequenti di trasmissione e diffusione di questo parassita. Ciò che più spesso accade è che il colpevole sia il materiale infestato, la pianta stessa o qualcosa con cui la si tocca e la si tratta. Facciamo quindi molta attenzione quando andiamo ad acquistare degli esemplari per il nostro giardino, controllando il loro stato di salute, anche per difendere le altre piante che abbiamo già a casa.

Se l’attacco è già in corso, dobbiamo intervenire per forza con degli insetticidi di tipo chimico che combattono la presenza delle Tingide delle azalee come anche di altri insetti. I principi attivi più efficaci sono abamectina, imidacloprid e spirotetramat, da applicare nel modo corretto per massimizzare l’intervento.

Gli insetti abbiamo detto che si nascondo sotto le foglie, soprattutto da “giovani”, per cui è importante applicare proprio in questo punto il prodotto che abbiamo acquistato per andare a colpire le porzioni infestate. Su Amazon si possono acquistare vari generi di insetticidi a buon prezzo e molto “cattivi” con chi vuole rovinare il nostro giardino come ad esempio “Solabiol Piretro Actigreen Bio” in confezioni da 100 ml a meno di 20 euro, da provare.

insetticida contro tingide delle azalee

In alternativa possiamo anche affidarci alla categoria di insetticidi detti “sistemici”. In questo caso sono da applicare nel terreno perché poi possano diffondersi in tutta la pianta, foglie comprese In questo caso è necessario intervento quando gli insetti sono adulti, verso l’inizio di aprile, lasciando agire il prodotto e fare un secondo round dopo circa un mese perché nel frattempo possono essere nate alcune nuove Tingide delle azalee. Se si vede che non ha ancora fatto molto effetto, si può ripetere ulteriormente. Quando delle piante sono totalmente invase e vediamo che stanno morendo, quando gli interventi chimici non danno alcune speranza, allora dobbiamo optare per la soluzione più estrema, triste ma necessaria per salvare il resto del giardino. Le piante più colpite vanno distrutte con il fuoco.

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