Una condizione di tic nervoso agli occhi può determinare un po’ di preoccupazione nelle persone che ne soffrono più o meno abitualmente ma… che cosa si cela dietro questo sintomo?
Cos’è un tic nervoso agli occhi
Per prima cosa, bisogna capire che cosa intendiamo per tic nervoso agli occhi, visto e valutato che generalmente rientrano all’interno di questa definizione almeno tre tipi comuni di spasmi palpebrali, quali lo spasmo delle palpebre, il blefarospasmo essenziale e lo spasmo emifacciale.
Per quanto concerne il primo, ovvero lo spasmo delle palpebre, possiamo ben rammentare come di norma un leggero spasmo unilaterale della palpebra inferiore o superiore, o occasionalmente di entrambe le palpebre, sia una questione comune, che non deve destare preoccupazione, e che di solito si risolve in pochi giorni. Questo disagio può essere associato a una condizione di mancanza di sonno, di stress o di eccesso di caffeina.
Il secondo è il c.d. blefarospasmo essenziale. Si tratta di una condizione involontaria che coinvolge entrambi gli occhi, e che inizia con un aumento della frequenza degli ammiccamenti e che alla fine porta alla chiusura delle palpebre e alla compressione dei muscoli intorno agli occhi. In alcuni casi di blefarospasmo essenziale, sono coinvolti anche i muscoli della bocca o del collo. Quando si verificano questi spasmi, la chiusura involontaria delle palpebre può causare una temporanea incapacità visiva. Il blefarospasmo essenziale è raro ma molto fastidioso e spesso invalidante e, dunque, occorre evidentemente condividere in maniera tempestiva con il proprio medico il da farsi.
Arriviamo infine alla terza fattispecie, il c.d. spasmo emifacciale. Si tratta in questo caso di una condizione che comporta la chiusura involontaria dell’occhio insieme ai muscoli della guancia, della bocca e del collo, ma solo su un lato del viso.
Sintomi del tic nervoso agli occhi
Il tic nervoso agli occhi può manifestarsi con un piccolo o significativo spasmo, nelle misure che sopra abbiamo riassunto.
Si tenga però conto che i sintomi sopra descritti possono non significare necessariamente che si hanno spasmi palpebrali. Tuttavia, se si verificano uno o più di questi sintomi, è sempre opportuno contattare il proprio oculista per un esame completo.
Cause del tic nervoso agli occhi
Ad oggi non si conosce la causa di una lieve contrazione delle palpebre. Di contro, ci sono molti più sospetti concreti su quali siano le determinanti di un blefarospasmo essenziale, per il quale si parla generalmente di una distonia focale, o movimento anomalo, prodotto dalla parte del cervello che controlla il movimento. La causa del blefarospasmo essenziale non è quasi mai una malattia psichiatrica.
Si ritiene poi che la causa dello spasmo emifacciale sia un’anomalia nel nervo dei muscoli facciali, che provoca una contrazione del viso.
Fattori di rischio del tic nervoso agli occhi
Il blefarospasmo essenziale di solito si verifica più comunemente nelle donne e in età avanzata.
Test e diagnosi
Ciascuna condizione di tic nervoso agli occhi dovrebbe essere affrontata con il proprio medico se non viene risolta autonomamente in breve tempo, in maniera tale da procedere con un attento esame clinico. Raramente, lo spasmo emifacciale è causato da un tumore che preme sul nervo facciale ma, in caso di dubbi, si potrà procedere con un test con risonanza magnetica.
Trattamento e farmaci
Per quanto attiene i trattamenti per il tic nervoso agli occhi, è bene distinguere gli approcci a seconda della specifica ipotesi.
Iniziando con la contrazione della palpebra, di norma i piccoli spasmi delle palpebre non richiedono alcun trattamento, poiché di solito si risolvono spontaneamente. La riduzione dello stress, l’uso di bagni caldi, la correzione di eventuali errori di rifrazione e la lubrificazione dell’occhio con lacrime artificiali possono aiutare. Alcuni oculisti raccomandano di ridurre l’uso di caffeina.
Per quanto invece riguarda il blefarospasmo, questo può essere trattato con farmaci, iniezione di tossina botulinica e chirurgia. I farmaci e il biofeedback raramente riescono a gestire il blefarospasmo. Iniezioni di tossina botulinica sono invece ora il trattamento più comunemente raccomandato per il blefarospasmo.
L’iniezione di tossina botulinica in quantità molto piccole nei muscoli intorno agli occhi fermerà lo spasmo. Si tenga però conto che l’iniezione funziona per diversi mesi ma si esaurirà lentamente e di solito deve essere ripetuta 3 o 4 volte all’anno. Il trattamento ha molto successo con pochi effetti collaterali. In rare occasioni in cui si verificano effetti collaterali, essi includono l’abbassamento delle palpebre o la visione doppia. Gli effetti collaterali durano generalmente da 1 a 2 settimane, mentre gli effetti positivi durano 3 mesi. Oltre alla terapia con tossina botulinica è occasionalmente necessaria un’operazione chirurgica per rimuovere i muscoli coinvolti.
Infine, ricordiamo anche come le iniezioni di tossina botulinica possano alleviare gli spasmi palpebrali e facciali nei pazienti con spasmo emifacciale. Una procedura neurochirurgica per lo spasmo emifacciale, la decompressione microvascolare, può altresì essere utile in questo contesto. Attenzione, però, alle possibili gravi complicazioni.