Tibouchina: caratteristiche e coltivazione

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La tibouchina è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Melastomataceae. Questo genere raggruppa circa duecento specie diverse, tutte originarie delle zone tropicali dell’America del Sud, tra cui spicca in particolar modo il Brasile.

Nei prossimi paragrafi scopriremo le principali caratteristiche di questa pianta insieme ad alcuni accorgimenti pratici per poterla coltivare nelle nostre case in modo da poter godere della sua innata bellezza.

Caratteristiche della tibouchina

L’unica specie di questo genere coltivata in appartamento si presenta con fusti legnosi e quadrangolari che sostengono foglie ovali di colore verde – bronzo, lunghe 15 centimetri circa, pubescenti, con 3 o 5 nervature pronunciate. La pianta produce fiori larghi 8 centimetri dalle accese sfumature viola-rossastre, il calice peloso e una corolla contrassegnata da un esile tubicino che si apre in cinque grandi petali obovati, tutti raccolti nei grappoli apicali.

Se messa a dimora, la tibouchina cresce fino a due metri in altezza, mentre in natura è in grado di raggiungere anche i cinque metri abbondanti. Le infiorescenze sono davvero belle e decorative.

La tibouchina fiorisce durante la stagione estiva e per tutto il periodo autunnale, da luglio a novembre.

Come coltivare la tibouchina

Vediamo a questo punto insieme alcuni piccoli trucchi per coltivare questa pianta in maniera ottimale all’interno delle nostre abitazioni.

Esposizione ideale

La temperatura ideale per il benessere della tibouchina dovrebbe mantenersi intorno ai 24 °C. All’esterno la temperatura minima non dovrebbe per nessuna ragione scendere al di sotto dei 13 °C.

Per evitare problematiche alla pianta, è inoltre necessario fare attenzione alle correnti d’aria fredde e agli ambienti asciutti con scarsa ventilazione.

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Terreno idoneo per la messa a dimora della pianta

Il terreno ideale per la messa a dimora della tibouchina deve assicurarle tutti gli elementi e le sostanze nutritive indispensabili per la sua prosperità. Nella fattispecie, è bene usare un tipo particolare di humus mischiato a sabbia grossolana e torba. Questo mix servirà a drenare la quantità di acqua in surplus.

La tibouchina si sviluppa in maniera direttamente proporzionale al vaso nel quale viene interrata. Ciò significa che, maggiori saranno le dimensioni del contenitore, maggiore sarà la sua crescita in altezza. Per quanto riguarda la concimazione, è possibile adottare del concime liquido diluito a giuste dosi all’acqua delle annaffiature.

Come annaffiare la tibouchina

Le annaffiature andrebbero effettuate regolarmente, specie in quelle situazioni in cui il clima risulta arido. Un elevato tasso di umidità è importante per la salute della pianta. Nel periodo più freddo dell’anno, è possibile ridurre drasticamente l’apporto idrico, pur mantenendo le condizioni di umidità ideali al terreno.

Nelle stagioni con maggiore siccità, è invece possibile intervenire con frequenti nebulizzazioni sulle foglie e sistemando alcuni sassolini di argilla nei sottovasi, così da consentire l’evaporazione di acqua in eccesso.

Come potare l’arbusto

L’arbusto necessita di potatura subito dopo la fioritura, a inizio primavera o comunque prima del periodo vegetativo. Gli esemplari si rinvasano annualmente nei mesi di febbraio-marzo, con l’impiego di vasi dalle dimensioni più ampie, fino ad un massimo di 25-30 centimetri. Raggiunta tale misura, è sufficiente sostituire lo strato superficiale (2,5-5 centimetri.) con del nuovo soffice terriccio.

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Moltiplicazione della pianta

La riproduzione avviene per talea del fusto. Quest’ultima, recisa alla lunghezza di 12 – 15 centimetri, va trapiantata in un composto di sabbia e torba e va sistemata in luoghi ombreggiati, avendo cura di ricoprire e proteggere la parte superficiale del terriccio con un foglio di cellophane trasparente forato.

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È importante, ai fini della germogliazione, che la temperatura si mantenga attorno ai 22 ° – 24° C. Nel momento in cui i nuovi germogli sono pronti e la talea ha radicato a sufficienza, è possibile rinvasarla da subito con del terreno adatto alle piante adulte.

È bene sapere che le piante di tibouchina necessitano di un sostegno realizzato con canne di bambù, alle quali vanno legate con del semplice filo plastificato.

Parassiti e malattie della tibouchina

Qualora la pianta non sviluppi la sua rigogliosa fioritura o perda le foglie con estrema facilità, potrebbe dipendere dalla sistemazione in ambienti con scarsa illuminazione. Sarà buona regola ricollocare la nostra tibouchina in un ambiente con maggiore luce naturale ed aerazione.

Le foglie gialle o macchiate sono indicatori della presenza del ragnetto rosso, un acaro che prolifera facilmente in ambienti troppo caldi. Cerchiamo di prevenire le minacciose colonizzazioni dei parassiti, mantenendo il più possibile alto il grado di umidità nell’ambiente. All’occorrenza, possiamo utilizzare degli antiparassitari specifici o naturali come l’olio di Neem.

Curiosità sulla pianta

Nella zone centrali del Brasile, la tibouchina viene soprannominata “quaresmeira” poiché fiorisce solitamente a cavallo dei mesi di febbraio e aprile, proprio in coincidenza con il periodo liturgico della Quaresima e al termine dell’estate brasiliana, nelle zone della “foresta atlantica” (centro Brasile). Per questo motivo la pianta ci ricorda il periodo penitenziale di preparazione alla Pasqua.

Nel linguaggio dei fiori, la tibouchina può rappresentare il simbolo del sacrificio e dell’astinenza (il sacrificio della Quaresima) volto a raggiungere il pentimento dell’animo cristiano.