Tetto ventilato, come funziona
Tetto ventilato, come funziona e quali sono i suoi vantaggi. Tetto ventilato estensivo e intensivo, tetto freddo e altre tecnologie a confronto.
Le coperture hanno la funzione di proteggere l’ambiente interno dagli agenti atmosferici e dalle temperature esterne. Per garantire questa fondamentale funzione, esistono diversi tipi di coperture, parliamo infatti di tetto freddo (copertura isolata ventilata o tetto ventilato) e tetto caldo (copertura isolata non ventilata).
Vi sono anche tetti ventilati non isolati, in questo caso non è previsto l’impiego di nessuno strato isolante, tuttavia la ventilazione riduce gli effetti del riscaldamento dovuto all’irraggiamento solare estivo.
Il tetto isolato ventilato, prevede sia uno strato termoisolante, sia uno strato di ventilazione. Lo strato di ventilazione è interposto tra lo strato isolante e la sovracopertura. Per fornirvi uno schema degli strati di un tetto ventilato vi elenchiamo gli strati che costituiscono questa particolare copertura isolante:
- elemento portante o supporto di copertura
In genere si tratta di calcestruzzo gettato in opera o misto laterocemento, pannelli prefabbricati, pannelli in legno, lamiere metalliche… - Barriera al vapore
Non sempre si decide di inserire lo strato di tenuta al vapore. Fortemente consigliato in contesti con elevati tassi di umidità. - Isolante termico
Pannelli termoisolanti, rotoli… - Spazio di ventilazione
Questo strato di ottiene realizzando un’intercapedine a spessore costante interposta tra gli elementi di copertura e lo strato sottostante. - Sovracopertura
La sovracopertura è un elemento integrato dello strato di ventilazione. Generalmente costruita in legno. - Manto impermeabile
- Opere accessorie
si intendono finiture, manto calpestabile, tegole…
Il tetto freddo o tetto ventilato isolato è impiegato maggiormante nel caso di coperture in legno, tetti a falda e per edifici residenziali. Al contrario, il tetto caldo è usato generalmente nell’edilizia industriale. Il tetto ventilato non isolato, ancora, è usato principalmente in quelle strutture che si usano tipicamente d’estate o nelle strutture agricole.
Il tetto caldo prevede i medesimi strati visti per il tetto ventilato isolato, ciò che manca è la sovracopertura in legno e lo spazio di ventilazione.
Le caratteristiche del tetto ventilato isolato, cosa dice la legge
Stando alla UNI 9460, la sezione di flusso per le intercapedini davvero efficaci nella riduzione del flusso termico in clima estivo, nel caso di pendenze usuali in Italia (30-35%) e lunghezza di falda usuali (fino a 7 m), è di almeno 550 cmq netti per ogni metro di larghezza della falda.
Grazie a quanto disciplinato dalla norma UNI 9460, diventa più facile stabilire lo spessore dello strato di ventilazione tale da garantire un maggior comfort abitativo nei periodi estivi. Il corretto dimensionamento dello strato di ventilazione è essenziale per garantire i vantaggi legati al sistema.
Tetto ventilato, come funziona e quali sono i vantaggi
I vantaggi vanno ricercati in un maggiore isolamento termico. Grazie allo strato di ventilazione, il vapore acqueo prodotto nell’abitazione viene espulso al di fuori del tetto eliminando il problema della condensa. Un’abitazione con tetto ventilato si ritrova diversi vantaggi, per esempio, una sensibile riduzione della possibilità di insorgenza di muffa e problemi di umidità sui muri, per non parlare di un tetto ben isolato.
Come funziona?
L’intercapedine naturale che separa il manto di copertura dallo strato isolante, fa si che si verifichino i cosiddetti moti convettivi ascensionali, cioè delle correnti che sottraggono gran parte del calore che altrimenti sarebbe trasmesso agli strati sottostanti. Grazie ai moti convettivi ascensionali tende a disperdersi il vapore e l’umidità senza compromettere il potere termoisolanti degli altri strati della copertura.
I moti convettivi ascensionali si attivano quando l’aria esterna penetra nell’intercapedine attraverso le fessure che sono situate a livello della gronda. La corrente si genera in questo punto fino a fuoriuscire dal colmo attraverso un elemento di sfiato, il punto indicato con il numero 9 nella figura in alto.
Grazie a questo meccanismo di funzionamento, lo spazio ventilato protegge la casa dall’umidità in inverno (lasciando asciutto gli altri strati della copertura), mentre in estate massimizza l’efficienza dello strato termoisolante potenziando il potere coibente della copertura.
Pubblicato da Anna De Simone il 1 Febbraio 2016