Un tetto verde o green roof può essere realizzato su capannoni, laboratori, fabbriche, scuole, ospedali, sedi di enti e istituzioni, centri commerciali, biblioteche e case private. E in effetti sono sempre più numerosi anche dalle nostre parti gli edifici su cui è realizzato un tetto verde, cioè una copertura coltivata con alberi, cespugli, piante aromatiche, erbe e fiori.
La tecnologia del tetto verde è caratteristica soprattutto del Nord Europa e la prima volta che se ne parlò in modo ufficiale fu durante l’Expo di Parigi del 1867 con la brochure di presentazione di un sistema per giardini pensili ideato dal mastro muratore Carl Rabitz di Berlino.
I vantaggi di un tetto verde? Molti e sostanziosi dal punto di vista del risparmio energetico e del comfort: migliore microclima, diminuzione dell’acqua piovana che defluisce verso i sistemi di raccolta, temperature dell’aria più miti (grazie al processo di evapotraspirazione delle piante), riduzione dei consumi energetici in fino al 25% estate e delle emissioni di CO2, minor inquinamento acustico, protezione contro gli sbalzi termici e assorbimento delle polveri sottili.
L’importante è saper scegliere il tetto verde più adatto alle proprie esigenze, e al clima. Prendiamo per esempio la Lombardia: tra le specie vegetali più indicate ai tetti di questa regione, tra coltivazioni estensive e intensive, ci sono borracina, garofani, timo, rosmarino, santolina, potentilla. Meglio invece evitare: glicine, edera, betulla, salice, pioppo, piante palustri e bambù.
Dei green roofs, degli aspetti tecnici ed estetici delle coperture a verde e dei loro effetti sul clima urbano, sui consumi energetici e sui flussi idrici, si è parlato oggi in Camera di commercio di Milano nel corso del convegno ‘Green roofs, obiettivi ambientali, energetici e paesaggistici’.
Il convegno è stato l’occasione per presentare i primi risultati delle attività del progetto Tevel, realizzato con il contributo della Camera di Commercio di Milano e della Fondazione Comunitaria del Varesotto onlus. Obiettivo: studiare e sperimentare le piante più adatte ai tetti verdi della Lombardia.
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