L’effetto noto con il nome “isola di calore” riguarda le zone urbane, infatti pare che in città la temperatura sia più alta rispetto alle regioni circostanti ancora non urbanizzate. La differenza di temperatura può essere significativa, case e uffici consumano molta energia elettrica, aumentando così le emissioni di gas a effetto serra e quindi la temperatura.
La città di New York sta cercando di invertire questa tendenza utilizzando la scienza come alleata. Molti edifici di New York City hanno i tetti di colore scuro perché sono stati asfaltati o ricoperti da bitume e altri materiali famosi nell’edilizia per le loro capacità impermeabili, per la resistenza e la facilità di applicazione. Purtroppo i tetti scuri costituiscono un problema perché aumentano l’effetto “isola urbana di calore“.
I tetti scuri assorbono troppo calore solare e aumentano la temperatura degli spazi circostanti, compreso l’interno dell’edificio. In risposta all’aumento di temperatura interna dell’edificio, i residenti della città, tendono ad alzare l’aria condizionata e azionare altri dispositivi per raffreddare gli ambienti. In tal modo aumenta il dispendio energetico, aumenta l’effetto serra e anche la temperatura esterna.
Il fenomeno non è una caratteristica delle ore diurne, anche di notte la temperatura può aumentare di ben 7 gradi. Grazie a dei test condotti dalla NASA si è potuta osservare una soluzione. Il giorno 22 luglio del 2011, gli edifici scuri di New York City hanno raggiunto una temperatura di 77 gradi centigradi. Al contrario, gli edifici che possedevano rivestimenti chiari o di particolari materiali, avevano una temperatura più fresca di soli 52 °C. Ben 25 gradi in meno.
Il materiale che tappezzava gli edifici più freschi di NYC, era in fase di sperimentazione. Il sindaco di New York ha avviato un programma per combattere il riscaldamento globale abbassando le emissioni di anidride carbonica del 30% entro il 2030. Con questo programma è stato utilizzato un materiale di rivestimento a basso costo.
Le superfici scure assorbono la luce e il calore solare, al contrario i materiali chiari, riflettono la luce senza trattenere il calore. Il materiale bianco utilizzato per i rivestimenti degli edifici newyorkesi è un materiale di copertura low cost, il prezzo è di soli 50 centesimi di dollari per piede quadrato. Inoltre l’installazione di tali coperture è estremamente semplice: nel rapporto ufficiale della NASA si legge che non c’è bisogno di una particolare formazione e che si tratta di un materiale di facile applicazione.
Perché è importante la facilità di applicazione? Molto spesso i consumatori sono restii a effettuare un cambiamento perché comporta una grossa spesa danarosa. Con un materiale a basso costo, facile da applicare, l’utente è incoraggiato alla “manodopera fai da te” sostituendo così, la vecchia copertura in asfalto, con la nuova copertura più ecologica e più efficiente perché tiene la casa più fresca. La NASA studia l’effetto “isola urbana di calore” per comprendere al meglio quali sono le strategie più pratiche da attuare in città per far fronte al problema del riscaldamento solare.
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