Il tessuto che genera energia
Il tessuto che genera energia non è una novità nel campo delle innovazioni sostenibili, ne sanno qualcosa i ricercatori dell’Università di Dallas, in Texas. Il team di ricerca, già nel 2011, riuscì a sviluppare un particolare spray che quando applicato su qualsiasi tessuto conferiva ad esso la capacità di generare energia elettrica. Lo spray in questione è una miscela di boro e magnesio in polvere, questo mix è capace di intersecarsi in qualsiasi tessuto sotto forma di nanotubi.
Con la diffusione del tessuto che genera energia ogni individuo ben vestito potrebbe essere un caricabatterie ambulante!
Prima del 2011 era già nota la capacità delle polveri di magnesio e boro e a causa della loro natura amorga era difficile qualsiasi tipo di applicazione. Il team texano riuscì a sviluppare una tecnica per adoperare le polveri sotto forma di spray. Lo spray può essere spruzzato fino a formare una rete di nanotubi talmente fitta da costituire un vero e proprio tessuto genera energia. Il tessuto costituito da nanotubi di magnesio e boro, potrebbe essere usato per produrre materiali autopulenti o abiti capaci di generare energia. Le polveri a base di magnesio e boro messe a punto dall’università texana non sono l’unica soluzione per la creazione di un tessuto che genera energia.
Il Power Felt è un tessuto capace di generare energia sfruttando il gradiente termico (la differenza di temperature tra due compartimenti) tra il corpo umano e l’ambiente esterno. Nel caso della giacca, la corrente verrebbe prodotta dalla differenza tra la temperatura esterna e quella del corpo umano. Con Power Felt 72 strati sovrapposti di nanotubi nel tessuto hanno una resa di circa 140 nanowatt di potenza.
Il mondo della moda non è nuovo ad abiti e accessori che producono energia, lo abbiamo visto con Hermes, la scarpa made in Italy vincitrice del concorso indetto dal CNR (Centro Nazionale di Ricerca). La scarpa sfrutta i principi dell’elettromagnetismo per produrre elettricità.
Pubblicato da Anna De Simone il 29 Maggio 2013