Tesla: vita e storia di un genio truffato
Tesla è un nome che vi suona familiare più o meno di quello di Edison? Scommetto meno, se non si tiene conto della macchina che porta questo nome. Eppure entrambi questi uomini hanno registrato un numero immenso di progetti, impegnandosi per creare oggetti e strumenti utili. A volte ce l’hanno fatta, oltre meno, ma se Edison è rimasto nella storia, Tesla non ce l’ha fatta e ha passato una vita intera ad avere grandi idee ma senza mai riuscire a ricavarci molto. Sia in termini economici che social. Qualcuno proverà pena, qualcun altro simpatia, ma è una storia che vale la pena di conoscere, anche per comprendere delle logiche di successo che possono essere valide anche nella società moderna in cui viviamo.
Tesla: storia
Nikola Tesla è di origine serbo-croata ma si è trasferito molto presto negli Stati Uniti ed è lì che (non) ha fatto carriera come inventore. La maggior parte delle sue idee sono nate nel laboratorio situato sulla newyorkese South Fifth Avenue, comprese quelle inerenti ai vari modi di fare luce. L’anno memorabile è il 1899, quando proprio in questo spazio sperimentava se la corrente elettrica potesse essere trasportata attraverso l’aria, come le onde radio. Ai tempi era un po’ come fare una magia e di fatto Tesla si poneva e si proponeva alla società del tempo un po’ come uno showman, come il “mago dell’elettricità”.
Non passava la sua vita chino sulle carte o in laboratorio ma amava mostrare con allestimenti coreografici, i suoi passi avanti nella nota “gurra delle correnti”, per l’elettrificazione del mondo, che ha combattuto con il famoso e vincente Edison. Vincente sì, e non tanto per la qualità delle sue idee quanto per il suo spirito imprenditoriale e per la sua furbizia. Tesla, al contrario, anche se in un primo momento sembrava molto “aggressivo” e attivo, poco concludeva con le sue dimostrazioni al popolo. E’ infatti rimasto noto come un “poeta della scienza” con idee grandiose, ma del tutto inutili. Scenografica, ma che non gli hanno riempito le tasche.
Tesla: vita
Nato il 10 luglio del 1856 da genitori serbi nel villaggio croato di Smiljan, da bambino era rimasto affascinato dal fenomeno della luce e da sempre ha desiderato indagarlo. Chissà se immaginava che avrebbe ad esso dedicato l’intera vita. Si applicava molto ma aveva anche delle vere e proprie visioni che col tempo aveva imparato ad incanalare in modo che gli risultassero utili. L’immaginazione forte di questo uomo, sicuramente ha aiutato, nelle scoperte e nelle invenzioni, ma non dal punto di vista pratico.
Riusciva ad arrivare ad oggetti da brevettare, senza nemmeno progettarli su un foglio, aveva già tutto costruito in mente. Con lo studio, grazie ad una borsa di studio al Politecnico di Graz, in Stiria, la sua passione aumenta sempre di più e diventa quasi una mania ossessiva. Tesla aveva anche diversi comportamenti compulsivi a prescindere dalla sua dedizione scientifica, ad esempio non sopportava i capelli altrui e guai ad indossare degli orecchini di perle in sua presenza. Contava i passi mentre camminava e anche il volume di ciò che mangiava, qualsiasi cosa fosse.
La sua ossessione primaria è stata sicuramente quella per l’elettricità che è diventata presto il centro dei suoi pensieri e delle sue azioni. Si era convinto che bisognasse puntare tutto sulla corrente alternata, ai tempi ancora tutta da inventare perché tutti gli apparecchi elettrici erano alimentati in corrente continua. Una alternativa era impensabile.
Dopo sette anni, mentre si guadagnava da vivere in una compagnia telefonica di Budapest, nel 1882 ha avuto la vera illuminazione, immaginando un motore assolutamente innovativo, a corrente alternata. Convinto che fosse molto vantaggioso e promettente, lo “portò” negli Sati Uniti per presentarlo a Thomas Alva Edison.
Tesla: storia di un genio truffato
Per capire meglio come mai si parla di Genio Truffato, è necessario entrare nel merito della Guerra delle correnti, una battaglia a suon di invenzioni che si è giocata a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento tra il nostro protagonista ed Edison che Tesla ha incontrato appena arrivato negli Stati Uniti. E’ una guerra che pochi conoscono anche se tutti accendiamo la luce ogni giorno più volte grazie ad essa. Tesla ha infatti vinto di fatto questa battaglia ma ne è poi uscito perdente.
Ingenuo e troppo entusiasta Tesla, un bel furbone Edison, fatto sta che quest’ultimo ha assunto il giovane con l’idea brillante in grado di migliorare la zoppicante invenzione di Edison. Ma Tesla non ricevette il compenso promesso e si licenziò cercando di farsi conoscere nel “giro” degli scienziati e di darsi da fare da solo. Negli anni seguenti Tesla cercò una rivincita in tanti modi: fondò una sua azienda, la Tesla Electric Light and Manufacturing Company e lavorò per la Western Union Telegraph Company che gli diede la possibilità di lavorare sulla corrente alternata
A suon di brevetti, con lo zampino dell’imprenditore George Westinghouse, la guerra diventò sempre più accesa ed Edison non mancò di giocare sporco cercando di diffamare il rivale Tesla collegando la corrente alternata con la brutale pratica della sedia elettrica. Il suo progetto fallì e l’idea di Tesla, grazie a Westinghouse illuminò tutto l’Expo di Chicago, e negli anni successivi, tutti gli Stati Uniti e il mondo. I contratti per Tesla non erano importanti rispetto all’idea di vedere realizzata la propria invenzione. Proprio per questo finì truffato e non prese un soldo per la sua illuminazione.
Nonostante la fama e i suoi 700 brevetti, Tesla anche negli anni successivi, con altre idee attorno all’elettricità, non riuscì mai a sfondare e morì con le braghe a terra in un hotel di New York, a 86 anni
Pubblicato da Marta Abbà il 19 Luglio 2019