Il terreno ideale per quasi tutte le piante e i fiori è un terreno sciolto, non pesante, permeabile all’acqua e all’aria e in cui le radici delle piante possono penetrare con facilità. Il terreno sciolto, così come le consociazioni vegetali, è anch’esso parte delle misure preventive che aiutano a tenere lontano molti parassiti dall’orto: tenetelo presente e avrete piante più sane senza dover aggiungere nulla.
Il punto è: come avere un terreno sciolto nell’orto e in giardino? Beh, sappiate che le piante dotate di un apparato radicale profondo, in grado di spingersi anche negli strati più duri sotto il piano di campagna, sono in grado di rendere il terreno sciolto (che ha caratteristiche opposte al terreno argilloso) con molta più efficacia della vanga o della zappa. E con meno fatica per l’orticoltore.
Se vi trovate a lavorare su terreni ‘nuovi’ o su terreni pesanti che sono stati a lungo trascurati, risulta particolarmente utile la messa a dimora di alcune ‘piante pioniere’. Tra quelle che radicano in profondità e che contribuiscono a sciogliere il terreno ci sono in particolare alcune leguminose. Ottimi alla bisogna risultano essere i lupini, l’erba medica e il trifoglio.
Le piante pioniere formano un buon terreno sciolto perché sono essenze annuali le cui radici, quando la pianta muore ed entra in decomposizione, lasciano un reticolo intricato di passaggi per l’aria. Le leguminose, inoltre, hanno la caratteristica di sviluppare particolari tubercoli radicali dove si accumulano discrete quantità di azoto che arriscono il terreno di preziose riserve nutritive. E se le radici fanno il terreno sciolto, le parti aeree costituiscono un eccellente material per la pacciamatura e per il compost.
Anche la concimazione verde è un’ottima cura di riposo per il terreno e contribuisce a formare terreno sciolto. Le luguminose di cui sopra, e anche le radici di senape e facelia, sciolgono il terreno mentre i loro fiori sono un ottimo nutrimento per le api.